POLITICA
Rinvio a giudizio: il commento di un “poco sorpreso” Clemente Mastella

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Clemente Mastella, rinviato a giudizio, dal Gip Cusani con la moglie Sandra Lonardo e altre 12 persone per l’inchiesta sul centro commerciale “I Sanniti”, ha rilasciato la seguente dichiarazione: «Dire che sia un fulmine a ciel sereno significherebbe da parte mia dire una bugia. Confermo invece sia per me che per mia moglie, che non abbiamo mai messo in tasca un euro, di non aver mai chiesto un euro a nessuno e di esserci sempre mossi nell’ambito della legalità.
Mentre auguro a tutti un felice Natale, rivolgendomi ai cittadini e ai miei elettori, parlando anche a nome di mia moglie, voglio dire che questa insensata vicenda non scalfisce né la nostra dignità, né la nostra credibilità. A questo punto auspico solo un giudizio rapido, severo e sereno dove i magistrati, nel processo, potranno valutare assurdità, negligenze, criteri valutativi diversi tra figli e figliastri e tante altre anomalie.
Un ex Ministro della Giustizia ha il dovere di rispettare qualsiasi giudizio che lo riguarda, ma in questo caso, prendendomi una licenza, lo ritengo illogico ed inverosimile. Certo essere accusati tra l’altro di aver fatto pressioni indebite su dipendenti pubblici del Comune di Benevento che neppure conosco lascia l’amaro in bocca. Peraltro davanti al giudice ho dichiarato, e lo faro anche nel processo, che laddove avessi perpetrato una simile azione mi sarei dimesso da Parlamentare Europeo. E questo lo confermo».