POLITICA
“Se il vice segretario Nardone fa una lista in contapposizione al PD è incompatibile”

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Non farà mancare la sua presenza all’interpartico del 31 gennaio, l’onorevole Mario Pepe; tra gli esponenenti di primo piano del Parito Democratico sannita, il deputato ha assicurato che prenderà parte al tavolo che egli stesso ha definito “un tavolo vuoto, almeno per il momento, di proposte concrete”.
Lucido, puntale, pungente quanto basta, Pepe sintetizza così i tre punti chiave che mancano e che devono necessariamente riempire e rianimare la discussione all’interno del partito sannita: “Chi sono i componenti della coalizione, qual è il programma politico da presentare ai cittadini e chi sarà la persona scelta per la corsa alle amministrative”.
Sarà un vertice importante, si spera soprattutto decisivo; intanto si guarda anche a ciò che accade intorno, e senza andare troppo lontano ( in realtà rimanendo proprio all’interno dello stesso schieramento politico ), desta quantomeno perplessità pure in Pepe la posizione del vice segretario provinciale del Partito Democratico, Francesco Nardone, allo stesso tempo anche esponente del neo movimento “SUD innovazione e legalità” che fa capo al papà ( Carmine Nardone, ndr), e che stando alle ultime note stampa diffuse ha già pronto uno schieramento politico con tanto di nomi.
“Se l’operazione va in porto e concorrerà (il vice segretario ndr) a fare una lista civica in aperta contrapposizione al Partito Democratico mi pare chiaro che sia assolutamente incompatibile”, è il commento di Pepe che, sulla vicenda si esprime con molta cautela, utilizzando tutti i condizionali del caso. “E’ tutto da vedere – aggiunge – certo è che se qualcuno iscritto al partito decidesse di fare qualcosa del genere, dovrebbe quantomeno chiedere di parlarne all’interno del suo schieramento”.
Livia Cimaglia