Medio Calore
Ceppaloni, ‘ristoro per il danno d’immagine’
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Il consigliere provinciale Alfredo Cataudo ha contestato l’andamento, il contenuto e le scelte operate dagli Autori nel corso della trasmissione di Canale 5, condotta dalla signora Barbara D’Urso, “Stasera, che sera”, andata in onda domenica 16 gennaio scorso in diretta da Ceppaloni e da Varallo Sesia. Il consigliere ha anche chiesto a Mediaset un ristoro per il danno di immagine che, a suo dire, ne sarebbe derivato per la collettività ceppalonese e sannita.
Secondo Cataudo, la trasmissione non solo non avrebbe raggiunto il suo dichiarato obiettivo di mettere a confronto comunità del Nord e del Sud d’Italia, ma avrebbe stravolto la realtà sociale, storica ed economica della cittadina di Ceppaloni. Ecco quanto ha dichiarato:
“La signora Barbara D’Urso o almeno gli Autori del programma hanno voluto privilegiare con “Stasera, che sera” del 16 gennaio 2011 solo gli aspetti più trash o quantomeno quelli più folcloristici di Ceppaloni. Non mi esprimo su quanto è venuto fuori di Varallo Sesia, perché non ho il piacere e l’onore di conoscere quella realtà; ma, per quanto riguarda Ceppaloni, che conosco invece benissimo, l’immagine che è stata irradiata dalle antenne di Canale 5 resta confinata alla sola presenza nella nostra cittadina di Donato Principe, personaggio simpaticissimo, spiritoso e gradevole, ma che certamente non riassume in sé la complessa ed articolata realtà ceppalonese. E dire che gli Autori avevano fatto mobilitare stands per mettere in mostra le qualità, le unicità e le specificità produttive locali; avevano sollecitato la partecipazione di tante energie e di tante persone di buona volontà che esprimono moltissimo sotto una molteplicità di fronti da quello produttivo a quello culturale. Invece, alla fine, cosa è rimasto allo spettatore di Canale 5 di tutto questo e di tutto questo spreco di risorse? Ben poco; quasi nulla: gli Autori hanno infatti pensato solo di mandare in onda una persona di Ceppaloni che faceva battute ed intratteneva il pubblico, facendolo peraltro apparire come un guitto. Si è così perpetuata una immagine del Sud che non è affatto aderente alla realtà. Ceppaloni ha storia e cultura, capacità produttive, inventiva e tenacia lavorativa da vendere. Lo ha dimostrato negli anni, in Italia e all’estero: pertanto, non è possibile che il tutto resti cristallizzato nella sola capacità istrionica di qualcuno. Ciò che la città di Ceppaloni ha rappresentato e rappresenta per la storia del Sannio, del Mezzogiorno e dello stesso Paese; le potenzialità del suo territorio e della sua gente; le sue ricchezze sono rimaste invece nell’ombra grazie a Canale 5. Nel mentre ringrazio la cittadinanza di Ceppaloni e la Pro loco per l’impegno che hanno posto in essere nelle giornate precedenti la diretta per dare la immagine migliore al nostro territorio, devo dire che è fallito del tutto il tentativo della trasmissione – se mai c’era – di far dialogare due realtà italiane; al contrario mi sembra che si sia fatto di tutto per acuire lo scontro (nemmeno tanto sotterraneo) tra Nord e Sud del Paese, favorendo le polemiche ed innescandone anzi di nuove per amore dello spettacolo e dell’audience. Nell’anno della celebrazione del 150° dell’Unità d’Italia si tratta di un gran bel risultato – non c’è che dire. Pertanto, io chiedo a Canale 5 una trasmissione riparatrice per Ceppaloni, altrimenti non esiterò a percorrere ogni strada che mi è consentita per il ristoro del danno d’immagine che ne è venuto alle nostre comunità”.