Medio Calore
Tarsu, il compostaggio domestico riduce la tassa
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Mentre si discute e si valuta la fondatezza degli aumenti cittadini della Tarsu, altrove, in provincia, si sperimenta qualche metodo – certo non innovativo nella sostanza, ma tale nella rideterminazione dell’imposta – per giungere da un lato ad una riduzione nella produzione di rifiuti, dall’altro ad una situazione premiale nei confronti di chi esercita questa prassi.
Accade a S. Angelo a Cupolo, dove l’amministrazione comunale, nel tentativo appunto di ridurne la produzione, promuove la pratica del compostaggio domestico come misura di autosmaltimento dei rifiuti organici (valutati in una percentuale pari al 30% del totale dei rifiuti solidi urbani).
Il compost è un “concime” naturale di eccellente qualità e senza cattivi odori, che si presenta come un terriccio soffice e bruno da utilizzare per la fertilizzazione del terreno dei giardini, degli orti e delle piante da vaso e viene prodotto attraverso il processo di compostaggio a partire dai rifiuti organici che tutti i giorni, con attività quotidiane svolte in giardino e in cucina, produciamo.
Al progetto comunale si accede attraverso la presentazione di un apposito modulo, da ritirarsi presso l’Ufficio Tributi del Comune o scaricandolo dal sito internet, da presentare entro il 28 febbraio, ma soprattutto attraverso anche la dotazione di un composter domestico – per chi dispone ovviamente, presso la propria abitazione di un giardino, un orto, uno spazio verde, necessari sia per praticare il compostaggio, sia per utilizzare il compost prodotto -.
Una corretta applicazione della misura citata varrà, e non è poco, al netto ovviamente dei controlli effettuati dall’amministrazione comunale per verificare la rispondenza ai requisiti regolamentari, una riduzione della Tarsu pari al 20%.