POLITICA
Abolizione Provincia, Cimitile all’attacco: “Operazione di macelleria”
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“E’ un’operazione di macelleria delle autonomie locali. Un atto arrogante e non motivato. Sono tagli lineari e non giusti secondo criteri di spending review. Eliminare le province più piccole non è un buon passaggio per l’Italia. E’ inaccettabile ragionare su un comunicato stampa”.
Sono le prime dichiarazioni del presidente Cimitile al termine dell’incontro convocato con urgenza alla Rocca dei Rettori con la Giunta provinciale in merito alla decisione del Governo sulla soppressione delle province.
“Anche i criteri non sono chiari – aggiunge Cimitile – erano tre all’inizio e invece sembra che siano stati adottati solo due: estensione e popolazione. Il criterio che hanno utilizzato per la scelta delle province non è un criterio né tecnico né da contabile. E’ più un esercizio da scuola media o elementare”.
“Faremo di tutto per evitare lo scempio dell’abolizione della Provincia di Benevento e ci prepariamo nelle prossime ore alla più ampia mobilitazione. Il provvedimento del Governo creerà più disoccupazione, meno servizi per le Imprese e per i cittadini. E’ esattamente il contrario di ciò che si deve fare per rilanciare lo sviluppo soprattutto delle aree interne.
Naturalmente si continua a nascondere la incapacità di intervenire sul grande bubbone della spesa pubbliche costituita da enti e strutture intermedie che – questi sì – andrebbero eliminati seduta stante. D’altronde il Governo Monti ci ha abituati a provvedimenti improvvisati ed approssimativi. Auspichiamo che prevalga alla fine la ragione ed il buon senso per dare vita non a tagli indiscriminati, bensì selettivi e capaci di qualificare la spesa”.
La contrarietà alla paventata ipotesi di cancellazione degli enti intermedi – ha spiegato Cimitile – nasce dal fatto che tale ipotesi rappresenta una grave lesione alla democrazia ed alla identità culturale delle comunità. L’abolizione non produrrebbe un risparmio di spesa, anche a fronte del fatto che per un territorio come il Sannio la perdita secca di strutture pubbliche decentrate dello Stato sarebbe traumatica e tale comunque da creare un enorme disagio per le popolazioni interessate che si vedrebbero private in un colpo solo di: Prefettura, Questura, Comandi provinciali delle Forze dell’Ordine, Camera di Commercio, Agenzia delle entrate, Vigili del fuoco e Corpo Forestale dello Stato, Motorizzazione civile, Catasto.
Inoltre, ha sottolineato Cimitile, verrebbe disintegrata l’intera organizzazione attuale su scala provinciale dei servizi e delle espressioni sindacali e di categoria: Ordini professionali, Sindacati, partiti, oltre alle sedi provinciali di Inps, Inail, Provveditorato agli studi, solo per citarne alcuni. In una realtà quale quella sannita che è priva di grandi insediamenti produttivi, tutto questo provocherà uno sconquasso socio-economico straordinario.
“Chi difenderà i territori deboli?”: si è chiesto il presidente, ricordando che il territorio del Sannio è stato invaso dai rifiuti del napoletano e che solo la Provincia ha potuto arginare l’aggressione che, certamente, riprenderà all’indomani della soppressione dell’ente”.
Il presidente ha quindi aggiunto: “Le Province di fatto già non ci sono più: i tagli di risorse finanziarie che ci sono già stati e gli ulteriori che vengono annunciati di fatto impediscono a questi enti di intervenire sul territorio. Si tratta di tagli lineari selvaggi che non premiano l’efficienza degli enti ed incidono direttamente sui servizi a favore dei cittadini. Ci si dice che con queste misure si miglioreranno i servizi di trasporto, le strade e la tutela del territorio: ma non ci capisce come questo possa verificarsi se si assottigliano le già modeste risorse a disposizione.
Non c’è nessuna riqualificazione della spesa ma l’ennesima manovra che fa pagare i conti della crisi agli Enti locali, e quindi direttamente ai cittadini. Per quanto riguarda le Province, il taglio di 500 milioni di euro nel 2012 e di un altro miliardo l’anno prossimo porterà al dissesto finanziario di tutti gli enti anche di quelli che hanno sempre rispettato il Patto di stabilità come la Provincia di Benevento. E’ impossibile onorare il nostro impegno a favore dei cittadini. Non è una “spending review” è un massacro; è la macelleria degli enti locali territoriali”.
Cimitile ha negato che vi sia una logica vera di riqualificazione della spesa pubblica contro gli sprechi e le distorsioni e le dispersioni delle risorse finanziarie: “non è così perché non vengono cancellati tutti quei piccoli enti e quei piccoli consorzi sulle cui funzioni reali nulla è dato sapere. Il presidente ha auspicato che vi sia la piena convergenza delle forze istituzionali e della Deputazione parlamentare sulla difesa della Provincia in quanto ente e in quanto autonomia territoriale.
Il presidente ha affermato di aver già contatto tutte le espressioni politiche del Consiglio provinciale raccogliendo unanimità di vedute sul tema della difesa della Provincia ed ha quindi annunciato di aver convocato per lunedì 9 luglio una riunione del Tavolo interistituzionale con la partecipazione dei Deputati e dei Senatori e del Sindaco di Benevento. detto che con le sue che dello Stato fosse non solo fondamentale, quanto assolutamente decisivo in questo momento di grave crisi economica.
Cimitile ha infine annunciato di voler avviare da subito una battaglia perché alla Provincia di Benevento sia aggregati i territori del Sannio caudino e di quello alifano: “altro che soppressione della Provincia sannita” – ha chiosato il presidente.