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Ecosistema Scuola, Benevento è la migliore città del Sud

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E’ Trento ad aggiudicarsi il primo posto nella classifica di Ecosistema Scuola, la ricerca annuale di Legambiente sulla qualità delle strutture e dei servizi della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado dei Comuni capoluogo di Provincia. Seguono Verbania, Prato, Reggio Emilia, Pordenone, Asti, Parma, Biella, Piacenza e Terni. Con Piacenza per la prima volta nella top ten e Benevento quale prima città del Sud, al ventunesimo posto.
All’indagine di Legambiente, che intende restituire una fotografia degli investimenti degli enti locali per la sostenibilità e la sicurezza degli edifici scolastici, hanno partecipato 91 Comuni. I dati presentati sono relativi al 2010 e sono stati raccolti tramite questionario. Pochi, nel complesso, i passi in avanti rispetto agli anni precedenti.

 

“Non si riesce a uscire dall’emergenza – commenta Vanessa Pallucchi, responsabile Legambiente Scuola e Formazione –. Gli enti locali, strozzati fra il patto di stabilità e il mancato trasferimento di fondi dallo Stato, non riescono più a stanziare sufficienti finanziamenti per la manutenzione delle scuole e il livello di qualità dei servizi scolastici, come mette in evidenza il nostro rapporto. Il primo stralcio di 358 milioni di euro del miliardo dei fondi Cipe per l’edilizia scolastica pare non essere arrivato ancora a destinazione. Il nodo aperto rimane l’aumento dei finanziamenti previsti per la messa in sicurezza delle scuole, associato a una programmazione che individui le priorità da affrontare. Ma per fare questo è necessario l’accesso ai dati dell’anagrafe scolastica, che malgrado gli annunci non sono ancora noti. Per questo chiediamo ancora una volta che l’anagrafe sia finalmente pubblicata, anche con dati parziali, riconoscendo ai cittadini il diritto di sapere le condizioni reali delle nostre scuole”.

 

Trento sale in vetta alla graduatoria, si legge nel rapporto, grazie a dati di eccellenza legati al possesso, di tutti gli edifici scolastici, dei certificati di collaudo statico, agibilità, agibilità igienico-sanitaria, impianti elettrici a norma, porte antipanico e requisiti di accessibilità. Un’attenzione alla sicurezza e alla messa a norma che permettono a Trento di non avere alcuna necessità di manutenzione straordinaria urgente nei propri edifici scolastici. A fronte di tutto ciò, restano comunque significativi gli investimenti che la città continua a fare sulla manutenzione straordinaria e ordinaria, tanto da farla entrare nelle top ten dei Comuni che in media investono di pi? nelle due tipologie di manutenzione. Sicurezza ma anche servizi e buone pratiche a favore delle scuole: il 30% degli edifici è servito da pedibus con un coinvolgimento complessivo di 3.283 ragazzi; il 74% dispone di piste ciclabili nelle aree circostanti la scuola; la raccolta differenziata viene praticata in tutte le scuole; tutte le mense scolastiche sono dotate di cucina interna e utilizzano posate riutilizzabili; nel 19% degli edifici sono installati impianti di energia rinnovabile.

 

Riportare in sostanza la motivazione del complesso di circostanze che ha collocato il capoluogo trentino al primo posto della graduatoria nazionale significa portare all’attenzione di attori istituzionali ed opinione pubblica quelli che sono gli interventi necessari, indispensabili viene il caso di dire, perché i figli di tutti si sentano a scuola in una condizione di sicurezza.

 

Il rapporto evidenzia la classica ‘forbice’, pure in questo campo, fra settentrione e mezzogiorno, e comunque colloca, come si diceva prima, Benevento nelle posizioni di vetta di questa classifica parziale del solo Sud (la graduatoria delle città, i cui dati sono riferiti alle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado, è il risultato finale dell’intreccio dei dati relativi alle informazioni generali sugli edifici, certificazioni, manutenzione, servizi messi a disposizione delle istituzioni scolastiche, avvio di pratiche ecocompatibili, esposizione a fonti di inquinamento ambientale). Siamo dinanzi ad un elemento di conforto per la popolazione scolastica (e… l’indotto dei genitori) e di sprone, per le amministrazioni comunali e provinciali locali, perché questo ventunesimo posto possa essere migliorato.

 

Ed è una considerazione attuale, perché qusto posizionamento in classifica della nostra città ricalca esattamente quello dello scorso anno. Ovvero siamo dinanzi, dall’altro verso della medaglia, ad una sostanziale immobilità.

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