ECONOMIA
Montefusco, Santa Paolina e Torrioni insieme per un progetto di rigenerazione culturale ed economica
Ascolta la lettura dell'articolo
Nei piccoli paesi irpini la rigenerazione parte dal basso, intrecciando saperi antichi e visioni contemporanee. È questa l’anima del 2VITE Festival, azione del progetto PNRR Borghi – Linea B, che punta a trasformare artigianato, paesaggio e vita quotidiana in un modello innovativo di sviluppo culturale ed economico.
Protagoniste le comunità di Montefusco, Santa Paolina e Torrioni, dove fino a domenica sono in programma workshop, laboratori, mostre, degustazioni e momenti di confronto sui temi della formazione, della sostenibilità, dell’artigianato e della valorizzazione delle produzioni locali.
Il progetto è promosso dal Dipartimento di Architettura dell’Università Federico II di Napoli, insieme al Dipartimento di Agraria, ai centri interdipartimentali CRISP e LUPT, e a una rete di partner del terzo settore, pro loco e realtà locali. L’obiettivo è ricucire le relazioni tra persone e territori, partendo da tre asset fondamentali: la vite, l’alto artigianato e il paesaggio.
La giornata inaugurale, che si è svolta nel Carcere Borbonico di Montefusco, ha coinvolto i bambini dei plessi scolastici del territorio con “Coltivare legami, abitare territori: bambini e comunità in cammino”, esito di un percorso scolastico annuale dedicato alla scoperta delle potenzialità del proprio territorio.
Il 2VITE Festival non è un punto d’arrivo, ma una tappa di un percorso che proseguirà fino al 2026, con attività di formazione, ricerca e co-progettazione diffuse sul territorio. Montefusco, Santa Paolina e Torrioni mostrano così che la rigenerazione dei borghi nasce dalla capacità di creare legami tra passato e futuro, tra saperi accademici e conoscenze pratiche, tra identità locale e visione globale.
Le interviste nel servizio video




