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Scelte post-diploma: lavoro, università o corsi di formazione?
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Lo scorso giugno, in occasione dell’evento “ITS DAY”, dedicato alla formazione terziaria professionalizzante, sono stati presentati i dati relativi all’inserimento nel mondo del lavoro degli studenti diplomati presso gli Istituti Tecnici Superiori. Come riporta il sito ufficiale del MIUR, il Monitoraggio nazionale relativo ai “Percorsi terminati nel 2020 monitorati ad un anno dal diploma” effettuato da INDIRE, rileva che “l’80% dei diplomati ha trovato lavoro nel corso del 2021 e, di questi, oltre il 90% in un’area coerente con il proprio percorso di studi”. Il rilevamento statistico ha riguardato 5.280 diplomati ed ha offerto un riscontro estremamente positivo, soprattutto in considerazione delle restrizioni e delle difficoltà causate dalla pandemia.
La maggior parte degli studenti che non hanno frequentato un ITS (o scuole affini), una volta conseguito il diploma sono chiamati a dover decidere il proprio futuro, scegliendo tra un percorso formativo o l’inserimento nel mondo del lavoro. Nel primo caso, oltre al canonico percorso di laurea, è possibile scegliere un corso o un master professionalizzante, come quelli erogati dal portale specializzato www.uplevel.it, magari da integrare con certificazioni linguistiche o di altro tipo.
I dati relativi agli studenti diplomati ITS nel 2020
L’analisi, spiega la nota del MIUR, “si è concentrata sull’analisi dei 260 percorsi oggetto di monitoraggio terminati nel 2020, erogati da 89 Fondazioni ITS su 103 già costituite nel 2018”. La percentuale di diplomati che non ha trovato un impiego dopo il completamento del proprio percorsi di studi include sia gli studenti rimasti inoccupati, sia coloro i quali hanno scelto di iscriversi ad un corso universitario oppure risultano impegnati in tirocini extracurriculari. Dal monitoraggio INDIRE, i settori a far registrare le performance migliori sono Mobilità sostenibile e Sistemi meccanici (con percentuali di impiego pari, rispettivamente, a 85,7% e 84,7%).
Per quanto riguarda le tipologie di contratto, emerge un quadro piuttosto eterogeneo; a 12 mesi dal conseguimento del diploma, il 46,1% degli occupati ha ottenuto un contratto a tempo determinato o è lavoratore autonomo a regime agevolato; il 29,5% è stato assunto con un contratto a tempo indeterminato mentre il 24,3% è impiegato con un contratto di apprendistato di terzo livello.
Diplomati al di fuori degli ITS: i fattori di scelta per l’Università
Gli studenti che non scelgono, al termine della scuola media inferiore, di proseguire i propri studi iscrivendosi ad un istituto tecnico professionale hanno maggiori probabilità di iscriversi all’università una volta conseguito il diploma.
Il Rapporto 2021 sul profilo degli studenti laureati nel 2022, redatto da Almalaurea, analizza i fattori che maggiormente determinano la scelta degli studenti. Tra coloro i quali si sono laureati nel 2020, quasi un terzo (29,1%) dichiara di essere stato spinto da “fattori prevalentemente culturali” mentre solo l‘8,1% ha scelto il percorso di laurea per motivi esclusivamente professionalizzanti; per la maggior parte dei laureati (46%), hanno inciso “fattori sia culturali sia professionalizzanti” mentre il restante 16,6% ha intrapreso il proprio percorso accademico per ragioni differenti.
L’interesse per le materie di studio prescelto è determinante soprattutto per chi predilige lauree di tipo letterario-umanistico anche se, sottolinea il report di Almalaurea, “l’interesse per le materie del corso sia stato decisivo anche per numerosi laureati dei gruppi arte e design (50,3%) e psicologico (45,7%)”. L’interesse per l’aspetto professionalizzante, invece, è più pronunciato tra gli studenti di ingegneria industriale e informazione (15,4%), così come tra i laureati in economica, (12,8%), informatica e tecnologie ICT (12,0%).
Le possibilità di scelta post diploma
La scelta dipende principalmente dalla formazione scolastica pregressa nonché dalle ambizioni personali in ambito professionale; uno studente diplomato all’Alberghiero, ad esempio, può completare la propria formazione con un corso da Hospitality Manager o Tourism Manager. Di contro, gli studenti diplomati al liceo, pur avendo acquisito un’ampia preparazione di base, tendono a prediligere l’università, per completare la propria formazione o acquisire una specializzazione professionale di alto livello.