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Cybersecurity: cresce l’attenzione degli italiani per la sicurezza informatica
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La digital life ha reso tutto più semplice e accessibile, con la possibilità di utilizzare i moderni dispositivi elettronici per informarsi, effettuare pagamenti, prenotare un viaggio, videogiocare o assistere a musica, film e serie TV in streaming, in qualsiasi momento e ovunque ci si trovi. Allo stesso tempo, la digitalizzazione della quotidianità ha fatto emergere una serie di timori per la sicurezza informatica.
Secondo quanto emerso dal report sulla Cybersicurezza in Italia a cura di Censis e DeepCyber, oltre 6 italiani su 10 sono preoccupati dai rischi informatici (61,6%). Del resto, i cyber attacchi sono piuttosto diffusi tra la popolazione italiana: infatti, il 64,6% dichiara di aver ricevuto e-mail ingannevoli e il 44,9% ha avuto il proprio notebook o pc infettato.
Dal rapporto Censis/DeepCyber si evince come oltre 8
italiani su 10 temano di essere vittima di violazioni e furti dei propri dati
sensibili, con preoccupazioni che riguardano soprattutto la navigazione
web, le piattaforme social, lo shopping e le attività bancarie online.
Come difendersi dal cybercrimine e usare i servizi online in sicurezza
La vita digitale richiede una maggiore attenzione nei confronti della sicurezza informatica, imparando a prevenire i cyber rischi e vivere la digitalizzazione con maggiore consapevolezza e serenità.
Innanzitutto bisogna proteggere la connessione web, ad esempio scaricando una VPN gratis da usare su tutti i dispositivi elettronici, come il PC, il tablet e lo smartphone. Tra le numerose funzionalità di una VPN è possibile nascondere l’indirizzo IP, per salvaguardare la propria identità online e navigare in modo sicuro e privato.
Tutti i dispositivi collegati a Internet, infatti, possiedono un indirizzo IP, un codice identificativo con il quale i device possono comunicare tra loro, per esempio trasmettendo una richiesta di dati da un computer al server di una piattaforma web. L’indirizzo IP, però, può essere sfruttato da un cybercriminale per rilevare la posizione dell’apparecchio o per monitorare le attività online di un utente ignaro e pianificare un attacco malware, mentre la VPN nasconde l’IP e cripta le attività online proteggendo la navigazione web da PC, smartphone e perfino smart TV.
Un altro accorgimento consiste nell’attivazione di un software antispam per la casella e-mail, un programma in grado di scansionare le mail in arrivo per rilevare eventuali messaggi dannosi o pericolosi e bloccarli, affinché non vengano aperti e non infettino il dispositivo con programmi malevoli. Inoltre, è necessario installare un buon sistema antivirus su tutti i device elettronici connessi a Internet, al fine di eliminare automaticamente tutti i file infetti e scansionare periodicamente gli apparecchi alla ricerca di file e programmi pericolosi.
Bisogna anche aggiornare con frequenza i software installati, sia i programmi del PC sia le applicazioni dello smartphone, dotandosi sempre dell’ultima versione del software, in quanto garantisce in genere una migliore protezione e la correzione di eventuali bug.
È importante anche salvare file importanti con costanza, per
limitare i danni in caso di attacco informatico. In questo caso, è
consigliabile impostare un salvataggio automatico per avere una copia di
backup sempre aggiornata, utilizzando i servizi messi a disposizione dalle
piattaforme web o dei programmi di terze parti.
Come proteggersi dal phishing, un fenomeno in crescita
Secondo il Report ThreatLabz Phishing 2022, uno studio a livello globale condotto nell’ambito della sicurezza informatica, nel 2021 gli attacchi di phishing nei confronti di privati, aziende ed enti governativi sono aumentati del 29% nel mondo rispetto al 2020.
In particolare, il phishing nei confronti degli utenti online è cresciuto del 436%. Si tratta di attacchi che utilizzano risorse digitali contraffatte di marchi globali come Microsoft, Telegram, Amazon e PayPal, ma che sfruttano anche eventi attuali e popolari come il Covid-19 e lo streaming gratuito illegale.
Il phishing è un’attività che mira a ingannare l’utente per rubare dati sensibili o installare programmi malevoli nei dispositivi elettronici, per esempio attraverso l’invio di e-mail che simulano un mittente autorevole, come la propria banca o un’azienda nota.
Spesso questi attacchi avvengono anche tramite i social e le piattaforme di messaggistica, con link che rimandano l’utente a un sito web truffa in cui tutte le informazioni inserite vengono sottratte dai cybercriminali.
Per proteggersi dal phishing bisogna innanzitutto prestare attenzione a e-mail e messaggi sospetti, evitando di cliccare su link non riconoscibili o inviati da fonti non autorevoli e verificate.
Inoltre, eventuali richieste di dati e informazioni personali devono subito insospettire, in quanto né le banche né altri fornitori di servizi online richiedono l’invio di dati sensibili attraverso queste modalità. Adottando gli accorgimenti giusti è possibile approcciarsi con maggiore tranquillità alla digital life, ma non bisogna mai abbassare la guardia, in quanto basta un errore banale per subire un attacco hacker potenzialmente pregiudizievole.