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Mensa San Pio, sindacati e lavoratori protestano contro la procedura di licenziamento
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Continua la diatriba tra i lavoratori del servizio mensa e i vertici dell’ospedale ‘San Pio’, ai ferri corti per via della procedura di licenziamento recentemente avviata dalla ditta appaltante, intenzionata a tagliare 10 posti di lavoro sui 54 attualmente in servizio, e delle delicate condizioni in cui verserebbe il personale.
Come annunciato nei giorni scorsi dalle sigle sindacali, stamattina si è tenuto un sit-in di protesta all’esterno della struttura ospedaliera di via Pacevecchia, durante il quale i manifestanti, supportati dagli esponenti di Cgil e Cisl, hanno ribadito a gran voce di ritenere illegittimo sia l’iter di allontanamento che la recente decurtazione dell’orario di lavoro, evidenziando quanto ad oggi sia estremamente complicato garantire all’utenza un adeguato servizio di ristoro a causa della carenza di risorse umane e materie prime.
Revocare la procedura di licenziamento, convocare un tavolo di confronto tra le parti e ascoltare le istanze dei lavoratori: queste le richieste avanzate dai presenti per ricomporre la frattura e scongiurare l’eventualità di una seria compromissione del servizio mensa.
‘I dieci esuberi dichiarati nell’ambito della procedura di licenziamento non ci risultano in alcun modo – sostiene Antonella Rubbo, segretaria provinciale Filcams Cgil – . Abbiamo chiesto apertamente l’intervento della stazione appaltante che però continua a fare orecchie da mercante. Di questo passo la gestione del servizio mensa rischia seriamente di diventare un fallimento totale’.
A rincarare la dose è Salvatore Montuori della Fisascat Cisl Irpinia Sannio.
‘L’aspetto più grave dell’intera vicenda è che la mensa va peggiorando giorno dopo giorno e gli encomiabili sforzi profusi dal personale attualmente in servizio tra molteplici difficoltà non sono sufficienti per garantire un servizio ottimale – spiega il sindacalista – . A nostro avviso, questa procedura di licenziamento è del tutto infondata e non si può assolutamente parlare di esuberi’.