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Comune di Benevento

Verso il ballottaggio…più veleni che programmi. Sul turismo, ad esempio, cosa hanno in mente i due contendenti?

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La campagna elettorale beneventana 2021 sarà ricordata molto più per le polemiche e gli scontri a suon di post, dichiarazioni al veleno e ‘bordate’ a mezzo stampa. I programmi, veri protagonisti della volata alle urne, restano ancora una volta ai margini, parole al vento pronunciate talvolta nei comizi o nelle conferenze stampa, depositati per legge nei cassetti del Comune e pubblicati sui siti web dei candidati per assolvere alla tanto predicata ‘trasparenza’.

Prendiamo i due aspiranti allo scranno più alto di Palazzo Mosti, i due contendenti al prossimo ballottaggio: il sindaco uscente Clemente Mastella e lo sfidante Luigi Diego Perifano. Al di là di qualche nota ‘spot’ e delle conferenze stampa nelle quali hanno presentato sinteticamente il lavoro da fare nel prossimo quinquennio, hanno archiviato programmi e progetti per scendere in campo e scontrarsi esclusivamente su botta e risposta personali, toni accesissimi e dichiarazioni che poco interessano la comunità.

Eppure, le due settimane che separano le elezioni comunali dal successivo ballottaggio potrebbero essere un periodo fervido per far capire meglio i temi da sviluppare e da realizzare con la futura amministrazione comunale.

Pensiamo alla salute, all’ambiente, al turismo. Se girassimo in città per effettuare interviste ai cittadini, quanti sarebbero preparati sulle idee messe in campo dai due candidati a sindaco? Quanti sono realmente e consapevolmente informati? Nella migliore delle ipotesi, sarebbe una piccolissima parte.

Prendiamo proprio il tema tanto dibattuto del turismo, che in città e nell’intera provincia segue diverse direttrici ed è considerato da sempre un settore dalle infinite possibilità, ma inespresse. 

IL TURISMO SECONDO MASTELLA – Il sindaco uscente – si legge dal suo programma – sfrutterà l’apporto dei fondi PICS, ben 16 milioni di euro, puntando sulla valorizzazione del centro storico e il miglioramento della sua attrattività con manifestazioni, eventi e spettacoli fino a sera tardi: l’obiettivo è quello di candidare Benevento al ruolo di città ‘ri-innovata’ sotto il profilo dei servizi alla cultura e al turismo, alla persona e alla collettività. Una visione che si struttura e consolida intorno alle tre componenti fondamentali: territorio, cittadini, risorse, disegnando un “progetto di Città” in cui si coniugano le istanze della tradizione con quelle di una visione prospettica orientata alla salvaguardia dell’ambiente urbano e non, alle nuove filiere della ricerca e dell’innovazione, alla creazione di valore aggiunto territoriale per la rigenerazione delle funzioni produttive, commerciali e culturali.

Tra i punti la risistemazione e la valorizzazione dell’Hortus, la riapertura dei teatri, la rinascita di piazza Duomo e del mercato, la riqualificazione dell’area dell’Arco Traiano (con la dotazione di una serie di funzioni integrate che prevedono da un lato la realizzazione del Museo dell’Arco e dall’altro la realizzazione di una cavea gradonata per eventi culturali all’aperto). Un lavoro che sarà accompagnato da iniziative specifiche di marketing territoriale, in partnership con le associazioni di categoria e con i singoli commercianti e ristoratori.

Secondo il sindaco uscente, infatti, non è sufficiente portare più visitatori in centro per rivitalizzare il commercio ma è necessario anche affiancare agli eventi e alle iniziative per i turisti operazioni di promozione e fidelizzazione dirette. Il Comune si farà dunque promotore una campagna di comunicazione che possa far comprendere l’importanza di fare acquisti in negozio e nei locali del territorio, tenendo così viva la città e sostenendo il commercio di vicinato; campagne promozionali specifiche dedicate alle festività che più di altre richiamano il commercio: l’acquisto dei regali natalizi, piuttosto che San Valentino ed altre iniziative di marketing. Infine, azioni di promozione legate agli eventi: acquisti in centro collegati all’uso dei mezzi pubblici e del bike sharing ma anche ai tanti eventi che animeranno le stagioni beneventane, a partire da Città Spettacolo, passando per il Natale e per il BCT ma anche attraverso il Premio Strega e le stagioni della Musica Classica.

Non solo: tra i progetti PICS ce ne sono anche alcuni che si pongono l’obbiettivo di individuare e caratterizzare percorsi turistici che ripercorrano la storia della città rendendoli fruibili e riconoscibili mediante attrezzature e tecnologie digitali. I percorsi saranno la città dei romani, la città medievale e la città dei Santi. A corollario c’è poi il Front-Office Turistico che prevede il recupero e la riqualificazione dell’area di proprietà comunale, ubicata nell’attuale Piazza Santa Maria, da destinare a info-point.

“Archiviata la pratica di correzione delle brutture del passato, di risanamento delle ferite e di messa a sistema di tutti i siti e i luoghi di interesse culturale – si legge nel programma – la città potrà finalmente voltare pagina e cominciare la scalata che la porterà ad essere una città a trazione turistica in cui i visitatori aumenteranno progressivamente fino a divenire una voce consistente all’interno dell’economia cittadina. Il percorso è avviato, ora bisognerà solo seguire la strada intrapresa e rafforzare l’immagine esterna della città nei circuiti nazionali e internazionali nonché creare connessioni con altri siti di interesse turistico. Per promuovere questo sviluppo ci si muoverà lungo alcune direttrici che sono già familiari perché inglobate all’interno del piano di gestione del bene patrimonio dell’Unesco che è custodito nella nostra città insieme agli altri immensi gioielli culturali e di rilevanza storica che ci sono stati consegnati dal nostro glorioso passato”. Un turismo, che in città potrà anche sfruttare l’ambiente e la riqualificazione del fiume Calore, trasformandosi in fluviale/esperenziale, iniziative che negli ultimi tempo stanno crescendo grazie alle restrizioni dei tradizionali flussi legati all’emergenza pandemica: sono di sicuro interesse interventi che puntano al recupero e potenziamento di ciclovie lungo il corso del fiume in grado di collegare l’area periurbana con i percorsi naturalistici già esistenti sul massiccio del Taburno al fine di generare effetti sinergici tra i flussi turistici che interessano la città storica e quelli legati all’area naturalistica e montana del Parco. In tal senso il fiume diventa elemento di connessione tra ambiente urbano e ambiente rurale naturale.

Fondamentale per Mastella sarà lo sviluppo di un piano annuale di eventi culturali e di spettacoli che possa snodarsi lungo tutto l’arco dell’anno solare senza accavallamenti con altri eventi, manifestazioni e ricorrenze. A tal proposito saranno importantissime la programmazione e la trasparenza del piano stesso, che sarà elaborato anche attraverso la dialettica con le associazioni di categoria e con le associazioni di promozione culturale presenti sul territorio, nonché con altri Enti, a partire da Provincia e Regione. Si partirà da eventi già consolidati come quelli legati alla Chiesa di Santa Sofia (mostre ed eventi culturali sviluppati nell’ambito del piano di gestione Unesco) o come quelli inseriti in Città Spettacolo piuttosto che nel BCT o nelle stagioni del balletto e della musica classica a cui dovrà essere affiancata una stagione sempre più strutturata dedicata alla lirica e una teatrale che esca fuori dai confini di Città Spettacolo e sia pronta ad animare tutti i teatri della città, dodici mesi su dodici. Il piano di eventi dovrà tener conto, oltre che delle vocazioni culturali e artistiche del territorio e delle aspettative del turismo culturale, anche di nuove forme di turismo alle quali la città non intende rinunciare, a partire da quello religioso fino ad arrivare a quello congressuale.

Infine, necessario lo sviluppo di una rete di relazioni istituzionali da convogliare nell’istituzione di un organismo permanente sul turismo: lo scopo è quello di sviluppare una serie di relazioni istituzionali utili a delineare una sorta di osservatorio sul turismo cittadino allargato anche ad Enti e Istituzioni che siano provinciali ma anche regionali e, vista la presenza di un bene tutelato dall’Unesco parte di una candidatura seriale, anche nazionali. Nell’ottica di far uscire Benevento dal suo isolamento e dall’anonimato, Mastella intende promuoverla presso gli stakeholders che potranno sostenere l’opera di promozione e collaborare alla realizzazione di progetti di sviluppo sia culturale che turistico. Parliamo di relazioni con comuni ed Enti locali e nazionali per la promozione del turismo religioso, piuttosto che con privati e Enti pubblici che si occupano di turismo enogastronomico.

IL TURISMO SECONDO PERIFANO – Nella sua ‘Benevento a colori’, a proposito del tema, Perifano partirà dall’istituzione dell’Albo dei promotori del bene comune, al quale potranno iscriversi singoli cittadini e organismi civici, comunque costituiti (Associazioni, Comitati etc.) e aventi sede ed operanti nel Comune di Benevento, che a titolo personale o associativo, senza corrispettivo alcuno, intendono volontariamente dedicare la loro attività, capacità e conoscenza a beneficio della comunità. L’Albo avrà anche una sezione dedicata al turismo e allo spettacolo.

Si punterà su programmi di formazione e divulgazione per accrescere l’interesse culturale, allargare il pubblico degli eventi e sensibilizzare i più giovani ai beni e alle risorse cittadine. Si lavorerà per lanciare una sfera turistica poco sfruttata, quella della convegnistica, con l’intervento di rigenerazione urbana dell’ex Manifattura Tabacchi di via XXV Luglio: l’obiettivo è creare una struttura congressuale che consenta, sfruttando le bellezze della città e del Sannio, di ospitare convegni di natura regionale e nazionale con l’evidente indotto che ne deriverebbe. L’ampio spazio dell’ex Manifattura, in connessione con la struttura congressuale, diventerà la sede delle Officine dell’Arte e della Creatività, luogo di elezione cittadino per la produzione culturale e artistica in tutte le sue forme (musica, danza, teatro, cinema, ecc.), nonché di un incubatore di imprese creative al fine di sostenere e accompagnare la nascita di esperienze imprenditoriali, con l’ausilio di un partner specializzato nel settore della cultura, quale obiettivo strategico del nostro programma amministrativo per trattenere sul territorio i nostri tanti giovani talenti. A beneficio di artigiani digitali si creerà, sempre in questa struttura, un Fab Lab dove essi troveranno dispositivi e tecnologie (stampanti 3D, schede a microcontrollori, sensoristica, ecc.) per la fabbricazione di prototipi.

Non solo: si studierà il Piano di marketing territoriale congiuntamente a tutti gli enti locali e agli operatori del settore (Università, Curia, Musei, Conservatorio, Associazioni culturali, Imprese, etc.), in modo da produrre un brand unitario teso a proiettare Benevento oltre i propri confini provinciali e regionali. Il progetto dovrà operare strategicamente su più fronti, da quello museale al singolo evento culturale, dall’aspetto paesaggistico a quello enogastronomico, al fine di rendere riconoscibile e attraente la Città dal punto di vista turistico. A tale proposito, l’ipotetica amministrazione Perifano sosterrà il Distretto Culturale Turistico, che prevede la costruzione di una Rete tra Istituzioni, Imprese e Associazioni per favorire il dialogo tra le diverse filiere.

E ancora: l’attivazione di un portale web che promuova il nostro patrimonio storico, artistico e culturale. In esso troveranno spazio il calendario degli eventi e manifestazioni che si tengono in città, visite virtuali a musei, monumenti, ecc. (anche in 3D e realtà aumentata), al fine di rendere Benevento maggiormente nota e visibile, nonché stimolare flussi di visitatori in presenza. Sarà attivata la promozione turistica territoriale, anche mediante gli strumenti minimi, quali la segnaletica necessaria, le brochure e le mappe turistiche.

Fondamentale sarà la valorizzazione del sito Unesco affinché esso venga maggiormente tutelato e riconosciuto, sia all’interno della comunità cittadina che a livello nazionale e internazionale, proponendo maggiori sinergie con le altre realtà del sito “Italia Langobardorum”.

Particolare attenzione sarà rivolta allo sviluppo del turismo slow in cooperazione con tutte le istituzioni pubbliche, gli imprenditori del settore alberghiero ed enogastronomico e in generale i fornitori di servizi turistici.

“Seguiremo le linee strategiche per l’affermazione della biodiversità – scrive Perifano nel programma – affinché il turismo risulti anche a Benevento una leva importante per il rilancio economico. Sosterremo pertanto lo sviluppo di attività sostenibili dal punto di vista ambientale, economico e sociale e l’attenzione alla riduzione degli impatti sulle risorse naturali, nonché l’individuazione di motivazioni di viaggio “slow” e relativa veicolazione verso target selezionati (cicloturisti, turismo attivo, turismo emozionale). Tale sviluppo passa necessariamente per la riqualificazione urbana, del patrimonio culturale e del sistema di accoglienza. In particolare, il Mibact da anni promuove una nuova dimensione turistica, quella dei Cammini d’Italia, intesa a valorizzare e mettere a sistema il ricco patrimonio composto dalla rete di Cammini – storici, naturalistici, culturali e religiosi – che, da nord a sud, attraversano il Paese rappresentando una quota fondamentale nell’offerta del turismo lento italiano, oggi peraltro in fortissimo incremento. Benevento, oltre ad essere luogo di partenza del Cammino dell’Arcangelo, si trova all’incrocio di due delle vie più importanti in assoluto – l’Appia e la Francigena del Sud – eppure non risulta essere un POI, cioè un punto di intersezione, di interesse o di ingresso. Sarà nostro dovere soddisfare tutti i requisiti necessari affinché Benevento colmi tale lacuna divenendo a buon diritto uno snodo fondamentale”.

Infine, un Nuovo Turismo Musicale: un progetto che può sviluppare una diversa offerta turistica «esperienziale artistica e musicale» che pone l’arte come sistema unificante di momenti anche enogastronomici nei luoghi più affascinanti e suggestivi del nostro patrimonio storico-architettonico e ambientale.

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