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Al ‘San Pio’ malati Covid meno isolati con gli smartphone donati dai Lions
La giornata alla struttura sanitaria ha visto anche la donazione di un ventilatore polmonare da parte di Daniela De Rosa, la prima ricoverata e curata dai medici dell'ospedale di Benevento per contagio da coronavirus. Il direttore generale Ferrante, ha inoltre, annunciato il piano per i vaccini che inizierà a gennaio e per i quali l'ospedale beneventano sarà centro di stoccaggioAscolta la lettura dell'articolo
Serviranno a mettere in comunicazione i pazienti Covid dell’ospedale “San Pio” con i familiari, da cui la malattia costringe a stare lontani: sono sei gli smartphone donati dal Lions Club di Benevento Host che nei prossimi giorni, appena saranno attivate con le schede telefoniche, consentiranno ai malati di sentirsi meno soli e meno isolati.
Un gesto che l’associazione, operante su e per il territorio da oltre 65 anni anni, ha voluto fare raccogliendo le necessità riscontrate tra i pazienti e in particolare tra i familiari, che fino ad oggi, quando possibile, sono riusciti a tenersi in contatto grazie ai dispositivi degli stessi operatori sanitari.
“E’ un’azione che concretizza l’umanizzazione della cura e dell’assistenza e altamente curativa dal punto visto psicologico”, ha dichiarato il direttore generale della struttura sanitaria beneventana, Mario Nicola Vittorio Ferrante, che ha fatto il punto sulla situazione dei ricoveri, “in calo – ha detto – grazie alle misure restrittive” e anticipato le mosse per il piano vaccini anti covid, per il quale l’ospedale “San Pio” di Benevento sarà centro di stoccaggio. Il 12 gennaio si svolgerà una simulazione della somministrazione dei vaccini.
La struttura sanitaria è quasi pronta, inoltre, alla cura dei malati Covid con il plasma: “ultimati la raccolta ancora in corso e lo studio – ha anticipato Ferrante – inizierà la somministrazione che coinvolge diverse aziende sanitarie campane anche della provincia di Avellino e di Caserta.”
La giornata ha visto anche la donazione di un ventilatore polmonare destinato al reparto di Pneumologia da pare del medico di Savignano Irpino, Daniela De Rosa, tra le prime persone a essere ricoverate al San Pio per Covid e che ha voluto ringraziare con una lettera-testimonianza e con questo dono “i medici e gli operatori per le cure avute ma soprattutto – ha detto- per l’appoggio morale dei sanitari ricevuto nei sui 24 giorni di degenza.”
La sua è una testimonianza forte, ancora dopo dieci mesi intrisa delle paure che l’hanno accompagnata in quei giorni di malattia, ma anche un monito per chi ancora prende alla leggera o addirittura nega la pandemia da coronavirus.
Le dichiarazioni nel servizio video