CRONACA
Benevento saluta il giovane Peppe Izzo: “Buono e mite, ha fatto della vita un dono per gli altri”
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Silenzio e grande commozione alla Chiesa della Santissima Addolorata di Benevento per l’ultimo saluto questa sera al giovane Giuseppe Izzo, il sannita scomparso tragicamente una settimana fa all’ospedale Cisanello di Pisa. Il suo quartiere, il Rione Libertà, si è stretto intorno alla famiglia in un momento drammatico e terribile come è la morte di un ragazzo di appena 28 anni.
Ai piedi dell’altare una foto di Giuseppe, Peppino per i tanti amici e conoscenti che con lui hanno percorso un tratto di strada. Tra i banchi e nel piazzale all’esterno una città emozionata e sconvolta: dagli amici dell’Azione Cattolica ai colleghi steward dello stadio “Vigorito” – in bianco e con il lutto al braccio – che con lui hanno garantito la sicurezza degli spettatori in occasione delle partite casalinghe del Benevento. Ma anche i volontari del Cesvob che con Giuseppe avrebbero dovuto condividere l’esperienza del servizio civile, i compagni della scuola calcio e del Trofeo Shalom.
A presiedere la celebrazione l’arcivescovo Felice Accrocca, che lo ha ricordato come un giovane ‘buono, mite, dall’anima candida” come quella bara bianca che adesso lo custodisce per sempre. E poi, ricordando le parole di Giovanni Paolo II, l’invito ai tanti giovani presenti a fare della loro vita un capolavoro, a renderla – come Giuseppe ha insegnato – un dono continuo per gli altri.
Toccanti anche le parole del fratello, che ha rimarcato la limpidezza e l’amore di un giovane che non aveva paura di superare gli ostacoli e cimentarsi in ogni tipo di esperienza formativa e professionale: “La vita – ha detto – non ti ha mai sorriso, caro fratello mio, ma sei sempre stato tu a sorridere a lei con gioia”. Fuori dalla Santissima Addolorata, intanto, un rione che lo ha abbracciato idealmente e ora con i familiari aspetta di sapere le cause e le eventuali responsabilità di una morte davvero inspiegabile.