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Asl, sospeso bando per il 118: il Tar accoglie ricorso di Misercordie e Anpas
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La Quinta Sezione del Tar di Napoli ha accolto il ricorso presentato da Anpas Campania e Confederazione delle Misericordie d’Italia contro il bando dall’Azienda sanitaria del capoluogo sannita per l’affidamento del Servizio 118. Il Tribunale partenopeo ha, dunque, sospeso la gara e fissato la trattazione di merito del ricorso per il prossimo 17 luglio.
I giudici hanno ritenuto fondata la richiesta presentata dalle associazioni per “l’incongruità del prezzo a base d’asta”. Come si ricorderà, l’Asl sannita aveva indetto la gara per il servizio di soccorso e trasporto infermi in emergenza – 118 per un periodo di 2 anni con possibilità di opzione per ulteriori 12 mesi. L’importo presunto dell’affidamento – scaduto lo scorso 19 gennaio – era di 11.292.897 euro più iva.
Una somma, pari ad oltre 3 milioni di euro l’anno, che secondo il Tar e le associazioni è “insufficiente alla copertura del costo del personale e al soddisfacimento delle prescrizioni riportate al Capitolato Speciale di Appalto comprendenti, tra l’altro, rispetto all’attuale affidamento aggiudicato per un importo superiore di quasi 4 milioni l’anno, la fornitura di infermieri per una ulteriore postazione nonché la messa in disponibilità delle 11 ambulanze in servizio e delle 2 ambulanze sostitutive, con tutto quanto è ordinariamente collegato al funzionamento dei predetti mezzi di soccorso (carburante, coperture assicurative)”.
Inoltre, secondo il giudici, è “impossibile la formulazione di una offerta seria e ponderata per l’esplicazione di un servizio adeguato”.
Sulla questione è intervenuta anche la Fp Cgil Sanità con il responsabile Pompeo Taddeo: “Vigileremo per la tutela dei diritti dei lavoratori e la salvaguardia dei posti di lavoro. Noi siamo sindacalisti e non imprenditori”.
Alla Luce di tutto questo Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia afferma la propria soddisfazione per la sospensione del bando “con questo pronunciamento del TAR di Napoli – afferma il presidente Roberto Trucchi – dimostriamo le nostre ragioni. Siamo stati gli unici ad agire a favore dei lavoratori segnalando la situazione poco chiara a livello contrattuale. Sottolineiamo con forza che ci sono elementi che mettono in pericolo i livelli occupazionali non solo esterni, ma anche interni. Il Tribunale Amministrativo di Napoli ha riconfermato il fatto che abbiamo agito con linearità e coerenza, con i fatti prima ancora che con le parole”.