Cittadini
Imu su terreni ex agricoli, cittadini in ansia: “Con queste tasse finiremo sul lastrico”
Al centro della polemica il cambio di destinazione d'uso dei fondi agricoli, che ha portato la valutazione di Palazzo Mosti a quasi 60 euro a metro quadrato: “Non abbiamo la possibilità di pagare queste tasse. L'amministrazione non può ignorare le nostre richieste"Ascolta la lettura dell'articolo
Terreni ereditati di generazione in generazione e che ora rischiano di diventare un peso insostenibile per i proprietari. Non parliamo di zone urbane o edifici in pieno centro, ma di tanti piccoli appezzamenti delle contrade Olivola, Roseto e Fasanella. Ntr24 ha raccolto l’appello del comitato “Suoli Agricoli” che ha deciso di denunciare l’eccessiva tassazione Imu su terreni ex agricoli e resi edificabili con destinazione commerciale – industriale. Terminologia che si tramuta in una valutazione di quasi 60 euro al metro quadrato.
Ad aggravare ulteriormente la situazione sono arrivati gli avvisi di accertamento Imu per gli anni passati che, con la stima del Comune, rappresentano delle vere e proprie stangate per i proprietari.
“Noi vogliamo pagare le tasse – hanno spiegato i cittadini -, ma non possiamo distruggere la nostra vita per degli appezzamenti che vengono sopravvalutati”. Un esempio al limite lo rappresenta un fondo “che – hanno commentato i proprietari – è alluvionato e inaccessibile per la presenza del guardrail. Eppure secondo il Comune è un possibile insediamento commerciale e ci chiede 5mila euro di tasse all’anno”. Ad accrescere le preoccupazione dei membri del comitato è anche il pessimo stato nel quale versano le contrade. La destinazione d’uso commerciale, infatti, accresce il valore del terreno “che, però – aggiungono i residenti -, è invendibile o inutilizzabile per tali scopi a causa della mancanza di servizi e infrastrutture”.
Sulla vicenda era intervenuta anche l’Associazione nazionale costruttori edili che, insieme agli ordini professionali, ha presentato a Palazzo Mosti una relazione tecnica per proporre la riduzione dei valori. Una proposta che, però, è rimasta sulla carta.
Chiedono, invece, di essere ascoltati i cittadini delle contrade sannite: “Non abbiamo la possibilità di pagare queste tasse. L’amministrazione non può ignorare le nostre richieste e ci aspettiamo un intervento. Altrimenti finiremo sul lastrico per colpa delle tasse”.