Il rientro di Pirelli nello Stoxx 600

Rientrata in Borsa sulla Piazza Affari di Milano agli inizi di ottobre, con un IPO attesissima che ha lasciato tutti con il fiato sospeso per mesi, Pirelli a novembre risulta già tra le aziende indicizzate nello Stoxx Europe 600.

La società Stoxx, operatore finanziario appartenente al gruppo Deutsche Boerse, a livello trimestrale aggiorna la composizione dell’indice azionario Stoxx Benchmark e dei suoi sotto-indici, tra cui lo Stoxx Europe 600, e con il nuovo aggiornamento, che sarà effettivo a partire dal 18 Dicembre, ha inserito anche l’italiana Pirelli.

Per la società della Bicocca e il suo dirigente storico Marco Tronchetti Provera, ancora oggi alla guida del gruppo dopo la cessione ai cinesi di ChemChina, nel ruolo di CEO e Vice Presidente Esecutivo, si tratta di un rientro atteso e voluto, logica conseguenza del fresco ritorno in Borsa.

Il grande ritorno di Pirelli – L’IPO di Pirelli è stata accolta dal mercato finanziario come la più grande IPO dell’anno in Europa, che già in fase di collocamento ha raccolto 2,275 miliardi, che diventeranno 2,6 miliardi in caso si decida di esercitare integralmente l’opzione Greenshoe, con una capitalizzazione calcolata in base al prezzo dell’IPO pari a 6,5 miliardi.

Questo risultato è il frutto di un periodo favorevole del mercato e anche della nuova strategia di business, che vuole l’azienda concentrata sul comparto consumer e sui prodotti high value e gli allestimenti di alta gamma, mentre il comparto Industrial è stato affidato ai soci cinesi e fuso con la loro società Aeolus Tyre per la nascita di Prometeon.

Grazie all’ottimo fatturato del primo trimestre dell’anno, Tronchetti Provera e la dirigenza Pirelli hanno quindi pensato di accelerare i tempi dell’IPO e di lanciarla già entro l’ultimo trimestre del 2017, mettendo in atto uno studiato programma di rifinanziamento e dilazione del debito, che le ha permesso di lanciare l’IPO in tempi record. Una parte del merito va sicuramente ha chi ha sostenuto queste operazioni, ossia la cordata di banche internazionali dove Banca Imi ha fatto da sponsor e J.P. Morgan e Morgan Stanley hanno svolto il ruolo di Global Coordinator durante il roadshow per la definizione dell’offerta globale.

Pirelli ha mantenuto quindi le promesse fatte ad azionisti e investitori ed è riuscita a riprendersi dalla crisi finanziaria che l’aveva colpita alla fine del 2015, dovuta all’opa lanciata da Marco Polo che ha favorito l’arrivo dei cinesi, e seguita dalla svalutazione dei suoi titoli e da un inesorabile e costoso delisting, che l’aveva anche condotta all’uscita dagli indici azionari italiani e dallo Stoxx 600, scalzata da CellNex Telecom.

Il rientro negli indici azionari – Dal prossimo 18 Dicembre sarà quindi effettivo il rientro nello Stoxx Europe 600, dove Pirelli andrà ad affiancare altre 599 grandi aziende capitalizzate a livello europeo e presenti in 18 Paesi, ossia, oltre all’Italia, in Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Islanda, Irlanda, Lussemburgo, Paesi Bassi, Norvegia, Portogallo, Spagna, Svizzera, Svezia e Regno Unito.

Oltre a Pirelli, a tenere alto l’onore del nostro paese all’interno dello Stoxx 600, ci sono soprattutto gruppi bancari e assicurativi, come Assicurazioni Generali, Atlantia, Banca Popolare Milano, Banco Popolare, UBI Banca, Cattolica Assicurazioni, Intesa San Paolo, Mediobanca, i colossi dell’energia Enel, Eni, Snam Rete Gas e Terna, e altre società attive in altri settori come Lottomatica, Luxottica, Parmalat, Seat Pagine Gialle, Telecom Italia e Buzzi Unicem.

Sempre a partire dal 18 Dicembre, sarà effettivo anche il rientro di Pirelli nel più importante indice azionario della Borsa Italiana, ossia il Financial Times Stock Exchange Milano Indice di Borsa, abbreviato in FTSE Mib, di cui fanno parte le 40 maggiori società italiane capitalizzate, comprese quelle che hanno sede all’estero, per esempio FIAT Chrysler, che da sole rappresentano circa l’80% della capitalizzazione del Mercato Azionario Italiano.

Inoltre, proprio per il successo del lancio dell’IPO che è riuscita ad attirare oltre 250 investitori esteri, l’Amministratore Delegato di Borsa Italiana, Raffaele Jerusalmi, ha annunciato che Pirelli sarà una delle 22 società italiane quotate che rientreranno nell’Italian Listed Brands, ossia una vetrina dei migliori marchi italiani che permetterà agli investitori di tutto il mondo di identificarli a colpo sicuro. A partire dalla lista verrà infatti creato un nuovo indice dedicato da FTSE Russel, atto a coprire il mercato azionario italiano.

Le società inserite nella lista sono state selezionate da un panel di esperti di vari settori e di analisti finanziari sia italiani che stranieri, e i criteri adottati per la selezione, oltre ai target tradizionali, hanno anche compreso dei fattori intangibili, come la percezione del brand aziendale da parte dei consumatori e il posizionamento rispetto ai maggiori competitor del settore.

Tra i brand più quotati del nostro panorama economico, oltre alla rinnovata Pirelli e C., ci sono aziende che spaziano tra diversi settori, da quello della moda, come Tod’s e Salvatore Ferragamo, a quello alimentare e dei servizi alla persona, come Campari, Autogrill e Tecnogym, fino alle grandi industrie come Ferrari e FIAT Chrysler Automobiles.