CRONACA
I ragazzi del carcere minorile di Airola consegnano crocifisso di pane al Papa

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Un abbraccio per ributtarsi nella vita a testa alta: ecco il significato dell’incontro tra il Papa e sei ragazzi detenuti nel carcere minorile di Airola. Con loro anche due giovani che stanno scontando la pena a Catanzaro.
A Francesco hanno portato i prodotti confezionati con le loro mani, compreso un crocifisso fatto di pane. «Soprattutto gli hanno consegnato le loro speranze» racconta il direttore del carcere Antonio Di Lauro, che per la terza volta ha accompagnato un gruppo di detenuti in piazza San Pietro: «Sono state esperienze per loro importantissime, decisive: i ragazzi si sono sentiti accolti dal Papa tanto da far leva su questo incontro nel loro percorso di crescita umana spirituale».
Presenti anche alcuni agenti di polizia penitenziaria e i rappresentanti delle associazioni che seguono da vicino la formazione dei detenuti.