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Comune di Benevento

Fallimento Amts, riunione operativa a Palazzo Mosti. Il sindaco: “Pronti due reclami a nome del Cda e del Comune”

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GUARDA VIDEO “E’ una sentenza che va rispettata, ma porteremo avanti la nostra battaglia legale in tutte le sedi. Siamo ancora convinti della bontà del Piano industriale che avevamo preparato e non ci fermeremo adesso”.

I vertici dell’Amts non ci stanno e annunciano una battaglia legale. Le dichiarazioni del presidente della partecipata, Mirko Francesca, sono chiarissime. Parole che giungono al termine della riunione operativa che si è svolta nella tarda mattinata di oggi a Palazzo Mosti.

Nella sala della Giunta si sono riuniti i vertici dell’Azienda di trasporto urbano del capoluogo insieme con il sindaco Fausto Pepe, i dirigenti dell’Ente, i legali e i consulenti dall’azienda. L’obiettivo era quello di stabilire la strategia che bisognerà mettere in campo per rispondere alla sentenza del Tribunale che, di fatto, ha sancito il fallimento, come chiesto dalla Procura.

“I reclami saranno due – ha spiegato il primo cittadino -. Uno a nome del Cda dell’Amts e l’altro del Comune di Benevento”.

Sarà contestata la condizione di insolvenza sulla base del risultato finanziario raggiunto dalla partecipata. Il sindaco, infatti, ha ribadito i buoni risultati conseguiti dall’azienda che ha chiuso l’anno con i conti in attivo. “A questo punto – ha aggiunto Pepe – con questo reclamo ci chiediamo a chi convenga far fallire l’Amts: di certo non ai cittadini, non ai lavoratori e nemmeno ai creditori”.

Il numero uno di Palazzo Mosti ha voluto anche chiarire alcuni aspetti della vicenda “legati – ha detto – ad alcune speculazioni politiche”.

“Le considerazioni da campagna elettorale – ha sottolineato – troveranno il loro corso a breve. Io ho il dovere, invece, di regolare la questione per senso di responsabilità sui fatti e non su quello che viene detto sul discarico di responsabilità della campagna elettorale.

Alcune verità vanno dette – ha aggiunto il sindaco –. L’Amts è stata sempre in perdita e nel corso del tempo siamo dovuti intervenire per appianare debiti e ammodernare il parco mezzi. Abbiamo concesso la gestione delle strisce blu e al tempo stesso abbiamo tagliato i trasferimenti pubblici. L’azienda poteva fare di più, ma è anche vero che la questione del parcheggio di Porta Rufina non è un’invenzione di questa amministrazione”.

Capitolo a parte, invece, quello dei lavoratori. Per ora il servizio sarà garantito e tutti i dipendenti continueranno nelle attività quotidiane. Per conoscere il loro futuro bisognerà attendere ancora: “Ci affidiamo al reclamo – ha concluso Pepe – e poi vedremo quali strade potranno essere seguite”.

LA NOTA DEL PRESIDENTE DELL’AMTS  – “Esprimo la mia più profonda amarezza per la situazione attuale di una importante azienda dei trasporti, come l’Amts, dichiarata fallita dal Tribunale. Come presidente, e a nome di tutto il Cda, posso confermare la buona volontà e tutto l’impegno profuso nella gestione dell’azienda, nonostante ostacoli oggettivi ereditati da precedenti situazioni.

Ho dimostrato coraggio nel mettermi in gioco per il bene della mia città, prendendo la gestione di ‘una bomba pronta ad esplodere’. Coraggio, professionalità, onestà, tenacia e decisione che purtroppo mancano a chi invece strumentalizza questa triste vicende per fine elettorali, dormiente fino a qualche giorno fa ma che ora è puntuale a puntare il dito e criticare. Sembra una gara a chi la spara più grossa ma capisco che sono tutti in cerca di visibilità su questo punto anche perché tra pochi mesi si vota.

Provo amarezza, ma non scoramento visto che sono conscio di tutti gli sforzi fatti in questi 2 anni, dei risutati raggiunti e degli apprezzamenti ricevuti. Sono pronto, inoltre, a collaborare con i tre curatori fallimentari, preposti alla gestione provvisoria dell’Amts.

Una cosa è sicura. Di dimissioni non voglio neanche sentir parlare. Non abbandonerò l’Amts, così come non l’ho fatto quando ho avuto la possibilità di entrare in Consiglio Comunale, credendo nelle potenzialità di questa azienda e del lavoro che come CdA stavamo mettendo in campo.

Resterò al fianco di tutti i dipendenti e provo grande dispiacere anche per loro. E non solo. Infatti, il mio sentimento va anche ai ragazzi tirocinanti del Progetto Garanzia Giovani, a cui è stata data l’opportunità di fare esperienza in una importante Spa. La maggior parte di loro era utilizzata a potenziare i controlli sui parcheggi e negli autobus. Da non dimenticare anche le tante aziende beneventane fornitrici dell’Amts con l’intero indotto che ruota attorno all’azienda.

Con spirito di abnegazione ed in condizioni economiche non esaltanti, ho dato il mio contributo, anche oltre le competenze proprie del Cda, a differenza di qualunquisti e populisti della buonora che di sicuro non avrebbero accettato quest’incarico.

Una situazione economica certamente non voluta dall’Amts, ma bensì vittima di una triste vicende che porta il nome di ‘Parcheggio Porta Rufina’ appaltato dalla Giunta D’Alessandro e contro il quale ci siamo opposti, come dimostrano le nostre lotte in Corte d’Appello a Napoli.

Nella valutazione della nostra situazione finanziaria non si tenuto della crisi generalizzata che ha colpito il TPL a livello nazionale. Nel nostro caso era stato anche evidenziato come alcune situazioni particolari, indipendenti dal nostro operato, hanno influito sull’andamento finanziario del 2015: le forti nevicate di inizio anno che hanno visto la città completamente bloccata; la chiusura parziale della viabilità sul ponte Vanvitelli per quasi tutto l’anno, che ha comportato la deviazione di tutte le linee dirette al rione ferrovia con conseguenza perdita di utenza; la chiusura per lavori di via Grimoaldo Re con conseguenza inutilizzazione di molti stalli di parcheggio.

Ancora, la chiusura del Ponte san Nicola e conseguente disagio alla viabilità; l’evento alluvionale che ha bloccato la città per numerosi giorni; la chiusura forzata delle scuole a seguito di emergenza meteo. (si ricorda che gli studenti sono tra i principali utilizzatori del TPL). La consegna ritardata degli stalli del rione ferrovia avvenuta solo a fine febbraio.

E pensare che erano in cantiere diverse iniziative ed investimenti, fermi, in attesa dell’ok del giudice al concordato in continuità. Ad esempio, voglio citare l’automatizzazione dei parcheggi di piazza Risorgimento e via Del Cogliano, per una lotta all’abusivismo affrontata senza alcun concreto aiuto da porte di nessuno; il potenziamento delle attività operative con acquisto di autobus elettrici o ad idrogeno tramite finanziamenti europei; l’applicazione per smartphone per il pagamento dei parcheggi, così come avviene nelle città più moderne e localizzazione degli autobus per dare agli utenti maggior precisione sugli orari; l’incentivazione all’uso del trasporto pubblico con iniziative scolastiche iniziate gli anni scorsi “Vai in Bus”; le iniziative di marketing sugli autobus e sui parcheggi (da ricordare la recente “Parcheggia l’auto e fai shopping gratis” in collaborazione con la CCIAA).

A questo si aggiunge la riorganizzazione dei vari uffici con potenziamento del personale autista trasformando diversi contratti part time in full time e ripristino dei buoni mensa per i dipendenti incentivandoli ad una maggiore produttività e il Tour degli autobus attraverso le “fermate storiche” cittadine.

Questi ed altri progetti sono stati mandati in fumo, e ciò nonostante crediamo di aver portato avanti un buon servizio”.

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