CULTURA
Teatro Romano, successo per il Festival di Musica Classica Sinfonica. Grandi emozioni con Beethoven e Čajkovskij
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Serata di grandi emozioni nella suggestiva cornice del Teatro Romano per il secondo Festival Internazionale di Musica Classica Sinfonica e il concerto inaugurale dell’orchestra Ami Samnium. Una manifestazione interessante e molto apprezzata dal pubblico presente, con un programma che ha ripercorso la grande tradizione russa e tedesca, e che ha visto protagonisti tre ospiti di eccezione: il direttore d’orchestra Arturo Armellino, maestro di origini sannite; il pianista napoletano Giovanni Alvino e il celebre critico d’arte Vittorio Sgarbi.
Partendo da Beethoven con il Concerto per pianoforte e orchestra n.5 “Imperatore”, pezzo rinomato per le sue difficoltà tecniche e per il trascendente lirismo, la seconda parte dello spettacolo è stata caratterizzata dalla Sinfonia n. 6 in si minore “Patetica” di Čajkovskij, scritta nel 1893.
Il Festival è stato anche l’occasione per un nuovo incontro, a 23 anni di distanza, tra il giovane pianista Alvino e il critico Sgarbi: era, infatti, il 24 gennaio 1992 quando i due si conobbero sul palco del Maurizio Costanzo Show. Alvino aveva solo sei anni e incantò tutti, Sgarbi compreso, suonando al pianoforte il “Nessun Dorma” di Giacomo Puccini.
E da padrino di un grande talento si è passati poi al discorso sul boss. Allontanandosi per un attimo dall’aspetto artistico, nel corso del suo intervento Sgarbi non ha rinunciato a fare riferimenti anche all’attualità attaccando governo e sindaco di Roma sul recente funerale di Vittorio Casamonica.