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Futuridea, presentato il progetto IAAS. Nardone: “Con la stevia sviluppo sostenibile e orientato al benessere”
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Valutare come risponde in termini agronomici e produttivi la pianta della stevia sul territorio beneventano e casertano è uno degli obiettivi del progetto IAAS realizzato a partire da febbraio scorso dal Cnr Isafom, Futuridea, la seconda Università di Napoli, dall’azienda sannita Giangregorio storicamente produttrice di tabacco e l’azienda agricola Giasole del Basso Volturno e presentato oggi presso la sede di Futirdea a Piano Cappelle.
Una sinergia che va nella direzione di verificare le potenzialità di nuove colture alternative a quelle tradizionalmente allevate in Campania e la loro attrattività sul mercato grazie al contributo finanziario della misura 124 del Psr Campania 2007/2013.
In particolare per la stevia, che è una pianta originaria del Paraguay conosciuta e utilizzata da oltre 400 anni per i numerosi effetti salutistici e funzionali, si auspica un riscontro economico per i suoi derivati, lo stevioside e il rebaudioside, le uniche parti attualmente commerciabili in Europa, che hanno un potere dolcificante di circa 200 volte superiore allo zucchero utilizzabile anche dai diabetici e dai cardiopatici.
La pianta sudamericana è stato oggetto di ricerca anche da parte di altri enti e istituzioni come la Coldiretti Benevento capofila del progetto “Dolci di Stevia del Sannio”.
Un segnale questo, secondo il presidente di Futuridea, Carmine Nardone, che manifesta il forte interesse verso le potenzialità agronomiche e di mercato della specie vegetale ma anche la volontà a cambiare rotta nel campo dell’agricoltura.
Le dichiarazioni nel servizio video