Medio Calore
Il Comune di San Nicola Manfredi dichiara guerra all’Imu Agricola: “Tassa inaccettabile. L’Anci faccia qualcosa”
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Il Comune di San Nicola Manfredi dichiara guerra all’Imu Agricola. Lo fa attraverso una delibera di Giunta dello scorso 23 dicembre e pubblicata in mattina sull’albo pretorio dell’Ente. L’atto di protesta riguarda l’articolo 22 – comma 2 – del Decreto Legge 66/2014 che limita l’esenzione IMU per i terreni agricoli e detta nuove disposizioni per il pagamento dell’imposta.
L’esecutivo guidato da Fernando Errico esprime, dunque, forte dissenso nei confronti del Governo per la politica dei tagli lineari, per questo ricorso improvvisato alla decretazione d’urgenza che genera incertezza e sfiducia nella pubblica amministrazione, costringendo i Comuni a fare da esattori dello Stato, esponendoli a continue contestazioni, perdita di credibilità da parte dei cittadini, oltre a privarli di capacità e azione di programmazione.
E’ inammissibile – si legge nel documento – chiedere ai Comuni di riscuotere l’IMU sui terreni agricoli per compensare, con un gettito incerto e improbabile, il taglio già operato ai danni del Fondo di Solidarietà Comunale.
Tra le ragioni della protesta anche il mancato slittamento del termine per il pagamento della tassa che la Ragioneria dello Stato ha individuato per il prossimo 26 gennaio. Una circostanza – secondo l’amministrazione del comune sannita – che sta accrescendo il livello di tensione sociale per una imposta considerata inaccettabile e insostenibile dalla cittadinanza.
Inoltre – specifica la delibera – la soluzione tecnica dell'”accertamento convenzionale” comporterà ulteriori difficoltà per le casse dei comuni, costretti ad certificare nei bilanci una entrata virtuale per compensare un taglio ai trasferimenti effettivo e reale.
A preoccupare le amministrazioni comunali c’è anche l’aspetto legato alla retroattività della pretesa fiscale. L’incertezza dei criteri applicativi e gli effetti devastanti sui comuni e sulle comunità – attacca la Giunta guidata da Errico – evidenziano la possibile illegittimità costituzionale, l’iniquità e soprattutto l’inopportunità dell’imposta, visto che molti comuni interessati insistono in aree svantaggiate e fortemente esposte a fenomeni di dissesto idrogeologico e di spopolamento. Non solo, la tassa andrebbe ad intaccare il settore agricolo che è trainante per l’economia campana e l’unico dove si registrano incrementi occupazionali.
Per questo il Comune di San Nicola Manfredi chiede un’azione forte e incisiva di Anci Nazionale nei confronti del Governo sulla questione, sul ripristino del fondo di solidarietà comunale e sulla legge di stabilità.