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CULTURA

Vicenda Pas, i chiarimenti del direttore del Conservatorio “Nicola Sala”

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Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Maria Gabriella Della Sala, direttore del Conservatorio “Nicola Sala” di Benevento, intervenuta per chiarire la posizione dell’ente da lei guidato in merito alla questione dei Pas. Questo il testo della missiva.

“Il Conservatorio di Benevento ha imparato a perdere, ha imparato a lottare con gli strumenti e per le vie messe a disposizione dal Ministero, ha imparato a ritirarsi di fronte alla prepotenza degli interessi dei singoli.

Le forze in campo che oggi vincono sono la FLC-CGIL di Benevento, il Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli, Direttore Elsa Evangelista, Commissario Achille Mottola, e l’USR della Campania.

La pressione esercitata dal sindacato e dall’USR sui tre conservatori della Campania affinché avviassero i Pas completandoli entro luglio 2014 ha completamente voluto ignorare la Nota Ministeriale del 30 gennaio u.s. che consentiva ai Conservatori di concludere i Pas entro maggio 2015.

Tutti i Conservatori campani, su invito dell’USR della Campania, avevano avviato le procedure attinenti le iscrizioni ma il 31 marzo sono stati convocati ricevendo un sollecito ad avviare i Pas e a concluderli entro luglio 2014, benché allo stesso tavolo fosse stato verbalizzato che, tranne il Conservatorio di Napoli, tutti gli altri conservatori campani avrebbero concluso i corsi entro maggio 2015.

Il Dirigente Generale dell’USR della Campania, dott. Diego Bouchè, in quella riunione ha espresso l’intenzione di fare un nuovo decreto di assegnazione dei corsisti tutti al Conservatorio di Napoli.

I Conservatori di Benevento, Avellino e Salerno hanno invocato il rispetto di predetta nota. Abbiamo chiesto al Ministero di fornirci un parere circa l’iniziativa del dott. Bouché.

Al momento non abbiamo ricevuto ancora risposta, se non qualche stralcio della risposta inviata all’USR che si è prodigato di citare qualche espressione decontestualizzata, in qualche virgolettato, nell’ultimatum pervenutoci il 16 aprile in cui si indicava il giorno 23 aprile come termine ultimo per dichiarare l’avvio dei Pas con conclusione nei tempi decisi dall’USR e dai Sindacati, luglio 2014!

Abbiamo risposto evidenziando che i termini per noi erano quelli indicati nella Nota Ministeriale e che in scarsi due mesi sarebbe stato difficile svolgere i corsi. Abbiamo anche chiesto copia della risposta del Miur perché era evidente nostro diritto averla.

La risposta dell’USR è stata il Decreto di assegnazione di tutti i corsisti dei Pas al Conservatorio di Napoli, pervenuto in data 24 aprile.

C’è poco da trionfare dal nostro punto di vista. Trionfa la prepotenza, trionfano interessi locali su disposizioni ministeriali che vengono invocate solo quando fa comodo.

Il MIUR non fa bella figura ovviamente. Non ci ha degnati neppure di una risposta data, invece, a chi ha pressato e oggi offende un Conservatorio che da anni sta lavorando con onestà e belle prove di qualità della didattica, della produzione e della ricerca. Ma, si sa, fa sempre più notizia la cronaca nera. E questa per noi è cronaca nera per davvero.

Forze della città di Benevento, di casa al Nicola Sala, hanno vinto e, per osannare se stessi, massacrano il Conservatorio di Benevento, denunciando un ostracismo nei riguardi dell’utenza che mai ci ha contraddistinto. Studenti dei Bienni ad indirizzo didattico, istituiti a Napoli, lamentano che i loro corsi non sono partiti e non si concluderanno e hanno chiesto il trasferimento presso la nostra istituzione che li completerà entro l’imminente mese di maggio.

Ci si chiede come, in tale contesto, si possano avviare i Pas, per circa 120 docenti, con procedure per le iscrizioni, ad oggi, non ancora avviate e un piano didattico che meriterebbe una verifica ministeriale, giacché un’abilitazione merita almeno una parvenza di conformità rispetto al tetto di ore di frequenza e crediti da riconoscere e conseguire come detta il decreto legge.

Sperare in tale verifica, a questo punto, è pura chimera ma augurarsela è pur sempre espressione di quella correttezza di comportamento che ha condotto il Conservatorio di Benevento a non rincorrere facili guadagni, sottostando ai piani didattici suggeriti dalla FlC-CGIL di Benevento che avvilivano il senso stesso dell’azione didattica, ridotta ad una pura e semplice formalità.

C’è tanta volontà di denigrare il Conservatorio di Benevento, anche quando si allude alla quota d’iscrizione, esaltando il Conservatorio di Napoli che “fa lo sconto” di euro 500! Al tavolo dell’USR, per evitare inutili concorrenze di prezzo, tutti i direttori della Campania, compreso quello di Napoli, decisero che euro 2500, sarebbe stata la tassa d’iscrizione dei corsisti dei Pas.

Accordo disatteso solo dal Conservatorio di Napoli. Evidentemente quest’ultimo nella riunione del 31 marzo già sapeva che 2000 euro sarebbero stati moltiplicati per circa 120 iscritti. Un bel bottino!

Perdere qualche euro per fare bella figura da populisti fa sempre effetto. Avere poi le tasse d’iscrizione più alte di quelle del Conservatorio di Benevento, se non lo sbandiera nessuno, porta utili che compensano sconti comodi all’immagine.

Il Conservatorio di Napoli ha esercitato un’autonomia, a scapito dei diritti e delle facoltà degli altri tre conservatori, sanciti dalla nota Ministeriale del 30 gennaio che recepiva linee di indirizzo, peraltro, condivise fra la Conferenza dei Direttori e il MIUR.

Ma il Conservatorio di Napoli non ha degnato di risposta neppure la Conferenza dei Direttori che ha invitato il San Pietro a Majella a rivedere le sue posizioni.

Un’autonomia che oggi rimpingua le disastrate casse dello storico Conservatorio, risolve i problemi dell’USR, dà forza alla CGIL di Benevento ma costituisce un risultato che, ma forse volutamente, oscura il Conservatorio di Benevento, colpevole di aver perseguito la qualità della didattica, la coerenza delle linee condivise con la Conferenza dei Direttori e il rispetto delle disposizioni del Ministero che dovrebbe essere prima dell’USR, a cui ha prontamente risposto il Conservatorio di Napoli, il nostro diretto e specifico organo superiore.

Auguriamo buona fortuna ai corsisti che frequenteranno i Pas a Napoli, speranzosi che a loro non tocchi la stessa fortuna di quegli studenti che stanno bussando alle porte del Nicola Sala per finire i corsi del Biennio ad indirizzo didattico. Ma forse qualche soldo in più potrà consentire il buon esito degli studi anche a questi corsisti”.

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