ECONOMIA
Dal tabacco alle piante officinali, la riconversione possibile delle aziende agricole
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Dal 2004 ad oggi il settore tabacchicolo ha registrato una crisi molto forte con la diminuzione degli aiuti europei del 50%, e il calo della produzione delle diverse tipologie di tabacco dal 45% al 90 %. Solo la varietà Kentucky, quella utilizzata per la produzione del sigaro toscano, è diminuita del 25%. Dati che hanno progressivamente allarmato i produttori che si sono dovuti scontrare nel corso degli anni anche con l’aumento dei costi del gasolio e di produzione e con la difficoltà a reperire manodopera.
La crisi, che secondo il presidente della cooperativa agricola Co.ta.b Sannio, Angelo Mastromarino, è una vera e propria distruzione del settore, ha spinto gli agricoltori a pensare ad una riconversione delle aziende e all’individuazione di nuovi settori da destinare al mercato. Una delle possibili alternative risiede nella coltivazione delle piante officinali.
L’analisi e le prospettive potenziali della riconversione delle aziende tabacchicole attraverso la coltivazione delle piante officinali sono state affrontate in un incontro divulgativo, svoltosi a Villa dei Papi a Benevento, alla presenza di numerosi imprenditori agricoli e rappresentati istituzionali, durante il quale è stato presentato il progetto “Ripot” portato avanti, anche grazie alla Misura 124 del PSR Regione Campania 2007-2013, dall’Università di Fisciano e la SUN di Napoli con l’obiettivo ultimo di orientare la messa a punto di un modello aziendale eco- compatibile e a bassi costi di conversione, mediante l’adeguamento delle strutture pre-esistenti e l’utilizzo di nuove tecnologie, che sia in grado di permettere una produzione di alta qualità da inserire sul mercato.
“E’ un mercato imponente che vede richieste anche oltre confine e forti istanze nel mercato interno – ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura, Daniela Nugnes, che ha aggiunto che “la Regione rivisiterà la Misura 124, nata nel lontano 2007, in prospettiva della futura programmazione per lo sviluppo rurale per accompagnare e aiutare le aziende che vorranno vuole riconvertirsi”.
Dal settore alimentare, a quello cosmetico, da quello medico-farmacologico a quello veterinario e conciario al settore domestico la richiesta negli ultimi anni delle materie prime da parte dell’industria specializzata è aumentata di circa il 90% grazie anche ad una maggiore cultura del benessere. Le prospettive economiche di sviluppo sono ampie anche per il Sannio che detiene una forte tradizione nell’utilizzo di piante aromatiche per la produzione di liquori.