Tammaro
“Sassinoro, paese dell’Acqua”, la settima edizione all’insegna di un futuro sostenibile
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C’è un luogo nel Sannio che si definisce paese dell’acqua perché sa generare ancora nuove energie e ripartire dall’acqua e dalla terra per guardare al futuro. Lo fa da sette anni anche attraverso iniziative di ampio respiro, che si uniscono nell’evento “Sassinoro, paese dell’Acqua”, che coinvolge esperti, giovani, scuole e associazioni, su impulso del vice-sindaco di Sassinoro, Marco Iamiceli.
Una due giorni, svoltasi dal 21 al 22 marzo, inserita nella “Giornata Mondiale dell’Acqua” di passeggiate guidate alle sorgenti e alle fontane, dibattiti, tavole rotonde per celebrare l’oro blu, che non è un bene infinito e per questo bisogna ripensare e rimodellare il modello economico fino ad oggi basato solo su profitti e consumi.
Nella tavola rotonda dal titolo “Acqua + energia per un futuro sostenibile” è intervenuto, tra gli altri, anche Roberto Casari, presidente di CPL Concordia, una cooperativa a capo di un gruppo di 80 società, che operano in Italia e all’estero nel settore del fotovoltaico e nelle fonti rinnovabili.
“E’ indispensabile – secondo Casari – gestire la risorsa acqua ad un prezzo accessibile a tutti per evitare disuguaglianza”.
Acqua bene comune che in molti casi rischia di diventare solo di pochi se si attribuisce ad esse il ruolo di moltiplicatore dei capitali.
Acqua bene comune da difendere: è questo l’obiettivo del documentario dei registi napoletani, Stefano e Mario Martone “Lucciole per lanterne” proiettato dopo la tavola rotonda e che affronta le conseguenze di un modello unico di sviluppo sulla vita di persone che vivono ai margini da un punto di vista geografico e sociale, gli abitanti della Patagonia cilena, che hanno subito dal 1981 ad oggi la scelta di Pinochet di privatizzare l’acqua, dandola in gestione a colossi occidentali.
Le interviste nel servizio.