Questione lavoratori ex consorzi all’Asia, Lonardo risponde a Mancini

Dopo la lettera di Piero Mancini, ex dipendente dei Consorzi Rifiuti Bn3, indirizzata al sindaco di Benevento Fausto Pepe e nella quale lo invitava ad “ottemperare all’imposizione dei Giudici del Lavoro” per il reintegro dei lavoratori nella partecipata Asia, risponde il presidente della municipalizzata Lucio Lonardo. Di seguito il testo integrale.

“Comincio ad essere veramente stanco di dover esercitare il diritto di replica per le farneticanti affermazioni del “grafomane Mancini” che pur autodefinendosi “spazzaturaio” ha una bibliografia di dichiarazioni, esternazioni, articoli e chi più ne ha più ne metta da guinnes dei primati, Machiavelli al suo confronto è ormai ridotto a un “principe abusivo”.

Per la verità lo avevo già diffidato una volta a non scrivere corbellerie perchè la disinformazione non può divenire un continuo alibi: nella sua ultima fatica letteraria attribuisce all’ASIA lumaca un semplice contatto informale con il Commissario liquidatore dell’ex Consorzio BN1 avvenuto a suo dire in data 5 marzo. Ora io non so quale sia la sua fonte di informazione , intuisco a braccio che non sia nè la Roiter nè tantomeno l’ANSA ma è mio dovere e piacere informarlo che le informazioni sull’inquadramento e qualifica dei lavoratori in oggetto, secondo le vigenti leggi sulla privacy,  sono state inviate a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno, in via ufficiale quindi, in data  27 febbraio con n. 14727161073-8., così come per il giorno11 è fissata l’informativa sindacale sull’argomento per le RSU : per noi i contratti aziendali non sono carta straccia e quindi, nel rispetto delle ordinanze e dei dispositivi giudiziari, continueremo ad operare secondo i dettami del CCLL DI FEDERAMBIENTE perchè abbiamo egual rispetto per i nuovi lavoratori come per quelli vecchi, per giunta vincitori di concorso pubblico.

Voglio inoltre chiarire un ultima cosa:  l’Azienda osserverà alla lettera il dispositivo giudiziario del tribunale, al punto che, notizia dell’ultima ora, il medico competente aziendale ha fissato le visite mediche di idoneità per il giorno 22 a sole 48 ore dello scontato esito del C.d.A. ,che ricordo solo a me stesso, è stato rinviato per inoppugnabile richiesta del Comitato per il controllo analogo. La via giudiziaria che sta perseguendo l’azienda con la Corte dei Conti per avere lumi sulla sentenza in oggetto è , per il momento, parallela e i suoi eventuali  influssi temporali non andranno minimamente ad inficiare l’iter che ci porterà ad ottemperare quanto stabilito dal Tribunale di Benevento. Continuo a ricordare solo a me stesso,  la fallacità della memoria può essere sempre in agguato ad una certa età, che lo stesso Sindaco, pur nel rispetto delle Sue dichiarazioni di felice accoglienza alla risoluzione contrattuale della vertenza, in precedenza, per la stessa dovuta osservanza del sottoscritto alle vigenti leggi, non ha potuto esimersi dalla tutela legale del proprio Ente in opposizione al provvedimento 700 dello stesso legale che rappresentava i Consorzi.

Comprendo, e chiudo, l’angoscia e l’impazienza dei tre lavoratori finalizzata a riprendere un attività lavorativa ma, mi creda, non la trovo dissimile da quella  delle migliaia di giovani e non,  disoccupati o inoccupati così come comprendo anche l’aggiunta frustrazione per chi legge l’art. 96 della Costituzione Italiana che, nell’attualità, recita che le assunzioni nella Pubblica Amministrazione possano avvenire solo per pubblico concorso e per chi ha contezza delle sentenze della Corte dei Conti che chiarivano come fosse illegittimo tramutare lavoratori a tempo determinato in lavoratori a tempo indeterminato : tra l’altro non penso di aver avuto le traveggole quando ho letto, sulla stampa nazionale, che la Corte dei Conti, nella relazione annuale presentata  nel corso della inaugurazione dell’anno giudiziario a Napoli, parliamo del 3 marzo 2013,  ha definito illegittime le assunzioni all’ex consorzio Bn1,  quantificando in un milione,669 mila 161 euro il danno erariale ponendolo a carico del subcommissario per l’emergenza rifiuti in Campania. Da qui la necessità per l’Azienda di chiarire, a sua cautela,, con essa Corte dei Conti, il nostro obbedisco, specificando che  non è essa il soggetto promotore di tali disposizione.”