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CRONACA

Celebrato il 161esimo anniversario della Polizia di Stato

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Centosessantunesimo anniversario dalla fondazione della Polizia di Stato celebrato nella sede della Questura di Benevento. Una festa all’insegna della sobrietà così come i tempi richiedono, iniziata con un momento solenne: lo scoprimento di una targa alla memoria di tutti i caduti della Polizia che, nell’adempimento del proprio dovere, hanno sacrificato la vita.

Cerimonia austera presieduta dal questore di Benevento, Salvatore La Porta accompagnato dal prefetto Ennio Blasco e dal parroco mons. Pasquale Maria Mainolfi.
Il ricordo del capo della Polizia, Antonio Manganelli prematuramente scomparso lo scorso marzo, riempie i messaggi di auguri inviati alle forze dell’ordine dal presidente della Repubblica, Napolitano, dal premier Enrico Letta e dal capo del Viminale, Alfano.

“C’è più sicurezza insieme” lo slogan, il tema della festa di quest’anno, un concetto rimarcato dal questore La Porta che – nel suo discorso – ha invitato gli uomini della Polizia a proseguire nella loro missione con spirito di sacrificio e solidarietà, stringendosi sempre più alla cittadinanza e facendo sentire quotidianamente la loro presenza.

Il questore ha anche tracciato un bilancio dei risultati ottenuti tra il 2012 ed i primi mesi del 2013 evidenziando come la provincia di Benevento registri, a differenza delle altre province limitrofe e del resto d’Italia, una diminuzione del numero di reati soprattutto predatori.

“Dalla disamina dei dati statistici, quali percettori del senso di sicurezza di una comunità e chiavi di lettura per ridurre il divario tra sicurezza reale e quella percepita, emerge la costante diminuzione in percentuale dell’incidenza delittuosa – dato che caratterizza la nostra provincia dal 2010 – e, dalla disamina delle singole tipologie delittuose, non si evincono particolari situazioni diagrammatiche, registrandosi anche un decremento dei furti e rapine, a fronte di una costante tenuta dell’azione di contrasto.

Come emerge dai dati riferiti alle persone denunciate ed arrestate, che hanno subito un sensibile incremento, pari ad oltre il 140% per gli arresti – Polizia di stato: 2012 n.59 arresti e n. 365 denunciati; 2013 n. 152 arresti e n. 411 denunciati. Situazione, apprezzabile se confrontata ad alcuni territori limitrofi, deve essere preservata, ulteriormente migliorata.

Numerosi sono i cittadini che sono stati investiti dagli effetti della crisi economica; spesso ci si è dovuti confrontare con coloro che perdevano certezze materiali finora ritenute acquisite e, in tale contesto, determinante è stato l’impegno e l’equilibrio dell’ufficio Digos, che ha seguito, con particolare attenzione, lo stato di crisi di vari opifici, quali la Tessival e Benfil di Airola, “Grandi strutture” con sede in Limatola, la RDB con sede in Montesarchio e San Martino Valle Caudina, e del personale, di volta in volta, chiamato a gestire delicate situazioni di O.P., per indirizzare le legittime proteste nell’alveo della legalità.

Meritoria è stata l’attività dell’Ufficio Gabinetto nello svolgere, con estremo equilibrio, attraverso la predisposizione di 1300 ordinanze, uno dei compiti principali demandatici: il governo e la gestione dell’ordine pubblico.

Impegnativa è stata, anche, la gestione delle manifestazioni sportive, soprattutto riferita alla disputa del campionato di calcio di Lega Pro 1^ Divisione della locale compagine calcistica, con la disputa di n.4 sensibili derby, i quali, grazie alla professionalità e a sperimentati metodi di approccio, non hanno fatto registrare problematiche degne di rilievo.

Incisive sono state le investigazioni della DIGOS, sotto la direzione della magistratura, per quello che riguarda la gestione della cosa pubblica e gli interesi ad essa correlati.
Infatti la Digos ha svolto numerose complesse indagini, nell’ambito dei reati contro la Pubblica Amministrazione, e riferite a vicende che, in qualche modo, hanno inciso sulla credibilità delle Istituzioni.

In particolare: l’operazione “Mani sulla Città” , con l’esecuzione di ordinanze di misura cautelare, tra custodia in carcere, arresti domiciliari, obblighi di dimora e obblighi di presentazione alla P.G., emesse dal locale Ufficio G.I.P., nei confronti di nr. 16 indagati tra pubblici Amministratori, Funzionari e tecnici del Comune di Benevento, nonché imprenditori locali, casertani e del napoletano, per i delitti di concussione anche elettorale, corruzione, truffa aggravata, frode nelle pubbliche forniture, falsità ideologica, abuso d’ufficio e frode fiscale. Nel medesimo contesto investigativo sono stati emessi ed eseguiti, a carico di altrettanti 15 indagati, sequestri preventivi di immobili, danaro contante e polizze assicurative, in Benevento, Ascoli Piceno, Avellino, Bergamo, Caserta e Foggia, per un valore di oltre 6 milioni di euro.

Un filone d’indagine riguardante l’immigrazione clandestina, con l’identificazione e il deferimento di nr. 74 persone, tra cittadini Italiani ed extra-comunitari, e l’esecuzione di nr. 4 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di cittadini stranieri.

Relativamente alla disputa del campionato di calcio di Lega Pro 1^ Divisione girone B, la denuncia di sette tifosi, per reati da stadio, e n.7 sanzioni amministrative per violazione del regolamento d’uso dell’impianto sportivo.

Al fine di rassicurare i cittadini, l’azione delle volanti e del poliziotto di quartiere, all’uopo integrata dal concorso, in specifiche circostanze, del Reparto Prevenzione Crimine Campania, è stata orientata ad un mirato controllo del territorio, anche attraverso l’elaborazioni e analisi di dati riferiti ai luoghi interessati, ai giorni dei commessi reati, alla fasce orarie ed al modus operandi, con l’identificazione complessiva di circa 17.000 persone, 12.000 automezzi e 59.000 chiamate al 113, a testimonianza della fiducia che viene riposta a detto servizio, motivo di soddisfazione e di incoraggiamento a migliorarlo a disposizione della collettività.

Consapevoli che la lotta alla criminalità organizzata non può ridursi al solo, seppure importante, contrasto repressivo, ma che l’attività di prevenzione si persegue, anche, diminuendo la potenzialità delinquenziale di quei soggetti abitualmente dediti ad attività o a traffici illegali, nonché di quelli che, per condotta o stile di vita, debbano ritenersi inclini alla commissione di reati, la Divisione Anticrimine ha sensibilmente incrementato, nel suo complesso, le attività connesse alle misure di sicurezza e di prevenzione.

Infatti sono state inoltrate alle competenti Autorità Giudiziarie 34 proposte per misura di sicurezza della Casa di Lavoro e 14 per la Sorveglianza Speciale della P.S.; sono stati irrogati 36 avvisi orali, 90 fogli di via obbligatorio e 4 provvedimenti di cui all’art. 75 bis del D.P.R. 309/90. Particolare attenzione è stata rivolta anche ai fenomeni di natura persecutoria e, attraverso la specifica Sezione, sono state ammonite 10 persone per stalking, ai sensi dell’art. 8 del D.L. n.11 del 23.2.2009.

Capillare è stata l’azione di controllo ai destinatari di misure di prevenzione e cautelare, con oltre 2.000 controlli eseguiti nell’arco delle 24 ore, con contestuali 11 denunce alla competente A.G. per violazione delle prescrizioni imposte.

Recentemente, sempre nell’ambito della Divisione Anticrimine, è stata costituita una specialistica Sezione che ha il compito di monitorare i sospetti od illeciti arricchimenti, perché solo aggredendo questi ultimi si riuscirà a contrastare validamente ogni forma di criminalità organizzata.
Detto personale ha già inoltrato un’articolata e complessa proposta rivolta al sequestro di beni, mobili ed immobili, di rilevante valore econimico, nella disponibilità di sodalizi criminosi.

L’attività investigativa della Squadra Mobile ha consentito di porre in essere un drastico ridimensionamento della criminalità organizzata, sia nel capoluogo che sia valli caudina e telesina, dedita, in via prioritaria, alle estorsioni, al traffico di stupefacenti, all’usura ed all’accaparramento di appalti pubblici, con l’arresto di esponenti di maggior spessore, permettendo, altresì, di contenere ed arginare la costante azione d’infiltrazioni dai territori viciniori.

Si segnalano, per la loro rilevanza: n. 2 fermi di P.G. per rapina aggravata in danno di un minore degli anni 18; nr. 11 arresti in esecuzione custodia cautelare, in collaborazione con il Commissariato P.S. Telese Terme, nell’ambito dell’operazione denominata “la Montagna”, emessa dal Gip presso il Tribunale di Napoli, in quanto parte attiva, a vario titolo, del Clan Pagnozzi; 14 arresti in esecuzione ordinanza custodia cautelare per usura, estorsione e truffa, emessa dal G.I.P. del locale Tribunale; nr. 1 fermo di P.G. per rapina aggravata, a seguito di laboriose indagini svolte immediatamente dopo la rapina subita dal titolare di una tabaccheria del centro cittadino; 3 fermi di P.G. in quanto ritenuti responsabili, in concorso tra di loro e con il vincolo della continuazione, di una serie di gravi violenze, anche di natura sessuale, gravi minacce, lesioni personali e sevizie con l’utilizzo di oggetto da taglio nei confronti di una trentenne di Benevento; 1 arresto in flagranza per violenza sessuale pluriaggravata, al termine di una complessa indagine, presso una scuola elementare della provincia, commessa in danno di minore degli anni 10;. 2 esecuzioni di ordinanze di custodia cautelare, emesse dal G.I.P. del Tribunale di Napoli, nei confronti di pregiudicati casertani, resisi responsabili di estorsioni ed usura, con l’aggravante del metodo mafioso, al fine di agevolare il sodalizio camorrista “clan Belforte” di Marcianise , con contestuale sequestro di 10.000 euro quale provento delle attività illecite”.

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