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POLITICA

Seggi aperti. Cresce il fronte degli astensionisti, alle ore 22 nel Sannio crolla l’affluenza: -13,5%

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Affluenza ore 22.00 Affluenza in caduta libera nel Sannio: – 13,5%. Ultimo aggiornamento di questa prima giornata elettorale, che si contraddistingue per un calo degli elettori che si sono recati alle urne. Alle 22.00 le percentuali dell’affluenza non aumentano, anzi, si ampia la forbice della differenza con le elezioni del 2008, quando a quest’ora aveva votato il 63,14%. Oggi invece il dato si ferma a 49,66 punti percentuali. Un crollo del 13,5%. In alcuni casi, come a Castelfranco in Miscano, si scende anche di 30 punti sotto al dato del 2008. L’unico paese che registra un segno positivo è Sant’Arcangelo Trimonte, che ha visto aumentare del 6,5% la partecipazione popolare al voto.

 


Affluenza ore 19.00 
Crolla l’affluenza nel Sannio: meno 5,8 punti. Dopo il calo registrato alle ore 12, sia in Campania che nel Sannio, dove la percentuale dei votanti è scesa dal 14,64% del 2008 all’11,5% di questa mattina, i dati, alle ore 19, come da prassi, hanno avuto una rapida impennata. Ma la percentuale si mantiene molto al di sotto del dato omologo delle ultime elezioni politiche.

Nel Sannio, dopo una partenza a rilento di 3 punti percentuali, nel pomeriggio ha votato solo il 39,98 % degli aventi diritto. Il dato infatti è in forte flessione rispetto a quello del 2008, quando l’affluenza, alla medesima ora, si assestava su un 45,7 %. Il paese dove si è recato al voto il maggior numero di elettori è Forchia con il 50,63% di affluenza alle urne.

Astensione alta a Pietrelcina, che si ferma al 31,14%. Boom di votanti rispetto al 2008 nel paese di Sant’Arcangelo Trimonte, che con il 42,6% supera di circa 12 punti il dato delle scorse elezioni. Aumentato anche il numero di elettori che oggi si è recato nei seggi di Forchia e Limatola.

In Campania l’astensionismo della mattinata, che aveva segnato il dato più basso tra le altre regioni d’Italia, si conferma anche nel pomeriggio con un meno 4% dei votanti.

Il PD denuncia foto nei seggi in Campania: “Esprimiamo forte preoccupazione per alcune condotte segnalate durante le operazioni di voto in queste ore cosi’ importanti per l’Italia e per la Campania”. A dichiararlo e’ Ciro Cacciola, coordinatore della campagna elettorale del Pd Campania. “Stiamo vivendo una due giorni fondamentale per il futuro del Paese, e non e’ possibile tollerare comportamenti come quelli gia’ riscontrati nella prima giornata di consultazioni. Condanniamo con forza chi sta diffondendo immagini delle schede all’interno dei seggi, compiendo una palese irregolarita’, cosi’ come invitiamo gli esponenti di tutti gli schieramenti a non effettuare alcun tipo di condizionamento degli elettori nei pressi delle sezioni. I nostri rappresentanti di lista sono impegnati a garantire la massima regolarita’ delle operazioni, e nel caso si ripetano episodi riconducibili a violazioni di legge non esiteremo ad informare gli organi giudiziari competenti. In tal senso facciamo appello a tutti i presidenti di seggio affinche’ vigilino attentamente su un voto che, ripetiamo, deve tradursi in un momento di leale di partecipazione e democrazia”.

Ricordiamo che fotografare una scheda votata è reato.

Affluenza ore 12: Arriva il primo dato effettivo di questa tornata elettorale: l’affluenza delle ore 12. In dato si riferisce alla Camera dei Deputati. Nel Sannio, nella prima mattinata dell’apertura dei seggi, si è recato a votare, in base ai dati diramati dalla Prefettura, l’11,53% degli aventi diritto al voto. Nel 2008, alla stessa ora, la percentuale omologa era stata del 14,64%. Si registra così un calo percentuale di 3 punti. 

L’affluenza più bassa si registra nel paese di Bonea che si assesta intorno al 5%. Mentre il paese dove stamattina si sono recate più persone ai seggi è Castelvetere in Valfortore con il 23,5%.

Il calo dell’affluenza registrato in provincia di Benevento è sostanzialmente in linea con il dato nazionale e regionale, che vende un calo del 3-4 punti percentuali rispetto alle elezioni politiche del 2008.

A livello nazionale cala il numero dei votanti per le politiche rispetto al 2008 ma cresce di oltre cinque punti l’affluenza per le regionali. I primi numeri diffusi dal Viminale con la rilevazione delle 12 dicono infatti che hanno votato il 14,94% degli aventi diritto, un punto e mezzo in meno rispetto alle precedenti elezioni, quando ai seggi andò il 16,51% dei cittadini. Il calo più netto si è registrato in Campania, dove l’affluenza è scesa di 4 punti: dal 14,84 del 2008 all’10,80 di oggi. Tra le grandi città, il calo maggiore si registra a Napoli, dove sono andati a votare l’11,75% degli aventi diritto contro il 14,84% del 2008.  

La prossima percentuale sull’affluenza sarà diramata alle ore 19.

Al via la due giorni del voto. Hanno aperto regolarmente stamane, alle ore 8, i seggi nel Sannio per le elezioni per il rinnovo del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati. Gli elettori nella Provincia di Benevento sono, per la Camera dei Deputati, 233.504, di cui 112.806 maschi e 120.698 femmine, per il Senato della Repubblica 209.440, di cui 100.374 maschi e 109.066 femmine. Le sezioni sono 341.

Con circa 50mila elettori Benevento è la città con il maggior numero di elettori, agli antipodi, Ginestra degli Schiavoni, il paese nel cuore del Fortore, fermo a 437 aventi diritto al voto.

Alle elezioni del 2008 nel Sannio gli elettori per la Camera dei Deputati erano 235.176. Di questi si recò alle urne l’84,48%. Per tanto i votanti arrivarono a 198.672. Le schede bianche e non valide furono 14.451. Per il Senato invece gli elettori erano 210.590 e i votanti arrivarono a 177.191, segnando un 84,14%. Un’affluenza molto alta.

Si può votare oggi dalle ore 8 alle ore 22, e domani dalle ore 7 alle ore 15. 
Lo scrutinio inizierà lunedì 25 febbraio, al termine delle operazioni di voto e di riscontro dei votanti, cominciando dallo spoglio delle schede per l’elezione del Senato. Martedì 26 febbraio, a partire dalle ore 14, si svolgeranno gli scrutini per le elezioni regionali. 

Campania, campo di battaglia per il Senato: Si dice che chi vince qui al Senato conquisti l’Italia. Nelle urne di questa regione c’è il verdetto: uscirà un vero, sicuro, vincitore o  invece al Senato bisognerà “inventarsi” un qualcosa per dare un governo al Paese. Non è un caso che sia Bersani che Berlusconi abbiano deciso di chiudere a Napoli la campagna elettorale. La Campania è in questo pugno: chi vince si porta a casa 16 senatori, i perdenti si dividono gli altri 13. Nel 2008 non ci fu storia, il centrodestra stravinse in Campania, al Senato e alla Camera. Ma erano anche altri tempi per il Pdl, che nella composizione delle liste ha dovuto rinunciare a uomini come Cosentino, portatori comunque di larghi consensi. Ma se ne centro destra la perdita di Cosentino è una ferita ancora aperta, nel centrosinistra sale la tensione tra la coalizione di Bersani e la Lista Rivoluzione Civile, che ha nel sindaco di Napoli de Magistris uno dei suoi maggiori sostenitori e che può erodere voti al Pd. Infine c’è il fattore Grillo da non sottovalutare. Anzi.

Come si vota: per l’elezione della Camera possono votare i maggiorenni aventi diritto al voto, mentre per l’elezione del Senato possono votare coloro che, alla data di domenica 24 febbraio, hanno compiuto il venticinquesimo anno di età. Sia per l’elezione della Camera (scheda rosa) sia per l’elezione del Senato (scheda gialla), l’elettore esprime il voto tracciando con la matita un solo segno (esempio, una croce o una barra) nel riquadro che contiene il contrassegno della lista prescelta. E’ vietato scrivere sulla scheda il nominativo dei candidati e qualsiasi altra indicazione. Non è quindi possibile manifestare ‘voto di preferenza’: la lista dei candidati è, infatti, ‘bloccata’, cioé i nominativi sono presentati in un ordine prestabilito al momento del deposito della lista stessa. Anche nel caso di liste collegate in coalizione, il segno va posto solo sul contrassegno della lista che si vuole votare e non sull’intera coalizione. Eventuali ‘sconfinamenti’ su contrassegni limitrofi non sono un problema: la legge prevede, infatti che, se il segno dovesse essere parzialmente posto su altri simboli, il voto si intende riferito al contrassegno su cui insiste la parte prevalente del segno stesso. Il numero dei deputati da eleggere è di seicentotrenta, dodici dei quali eletti nella circoscrizione Estero. Il numero dei senatori elettivi è di trecentoquindici, sei dei quali eletti nella circoscrizione Estero.

Viminale: ricordarsi della tessera elettorale: In previsione delle elezioni politiche e regionali il ministero dell’Interno ricorda che gli elettori, per poter esercitare il diritto di voto presso l’ufficio elettorale di sezione nelle cui liste risultano iscritti, dovranno esibire, oltre ad un documento di identità, la tessera elettorale personale a carattere permanente.
“Qualora gli elettori non rinvengano la propria tessera elettorale – aggiunge il Viminale – potranno chiederne il duplicato agli uffici comunali, che a tal fine assicureranno l’apertura al pubblico nella giornata di oggi, dalle ore 9.00 alle ore 19.00, mentre domenica e lunedì, giorni della votazione, per tutta la durata delle operazioni di voto. Al fine di evitare una particolare concentrazione di domande presso gli uffici comunali nei giorni di domenica e lunedì, con conseguenti disagi per gli elettori – prosegue il ministero dell’Interno – gli elettori sono stati invitati “a voler verificare sin d’ora se siano in possesso del documento, al fine di potersi rivolgere quanto prima ai predetti uffici per l’immediato rilascio del duplicato della tessera”.

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