Sindacati
Polo tessile, sindacati divisi. Lo spettro della mobilità spaventa i lavoratori
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Continua a far discutere la vicenda dei quattrocento lavoratori dell’ex Polo tessile di Airola. Alcuni di loro stamani guidati dai segretari provinciali di Cisl e Cgil hanno dato vita ad una protesta dinanzi il Palazzo del Governo.
Contestano l’accordo firmato alcuni giorni fa dall’Ugl con il liquidatore della Tessival, una delle aziende coinvolte nella crisi dell’area industriale caudina.
Un intesa che proroga di 15 mesi la Cigs in scadenza il prossimo 30 settembre ma che – secondo il segretario della Cisl Petrillo – “è il preludio al licenziamento. Siamo contrari – all’accordo stipulato in sede Ormel – dichiara – da una sigla che è estremamente minoritaria rispetto a Cgil, Cisl e Uil ma che soprattutto per quanto riguarda la mobilità apre scenari inquietanti per i lavoratori”.
“Mobilità uguale licenziamento” dicono alcuni lavoratori.
“Siamo partiti dal tetto dell’azienda – racconta Valerio Meccariello dipendente della Tessival – poi abbiamo occupato il comune, la sala consiliare di Airola per tutto il mese di luglio, abbiamo fatto un presidio sotto la Provincia. Sono anni che aspettiamo la riconversione, ed ora che sembra aprirsi qualche prospettiva, sentiamo parlare di mobilità”.
Intanto il prossimo 15 ottobre Confindustria Benevento dovrebbe presentare al Mise a Roma il progetto di riconversione per l’area che punta sull’agroalimentare. E’ stato predisposto l’avviso per la manifestazione d’interesse ma sui tempi non c’è certezza.
Nel frattempo, i sindacati hanno ottenuto un impegno dal Prefetto che nei prossimi giorni convocherà un incontro con il liquidatore della Tessival per trovare la quadra sul tanto discusso accordo.