POLITICA
Partiti sfiduciati dagli italiani, come recuperare un rapporto in crisi?
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Diffidenza, disgusto, ma anche noia e rabbia sono i quattro attributi utilizzati dai cittadini per parlare di politica.
Lo rivelano i sondaggi come quelli effettuati dall’istituto di ricerche Digis, ma è consapevolezza anche tra gli stessi protagonisti, partiti e classe dirigente, che tra governanti e governati le distanze sono oramai siderali.
E la politica che non appassiona e non infiamma più le folle è stato il tema che ha animato il dibattito al terzo convegno del “Piccolo Festival della Politica” a Sant’Agata dei Goti.
Al tavolo dei relatori: Paolo Macry, editorialista del Corriere del Mezzogiorno; Nicola Cesare, direttore commerciale e fondatore Digis; Pasquale Sommese, assessore regionale E.E.L.L. Regionmatrimonio da e Campania; Cosimo Sibilia, presidente della Provincia di Avellino.
“Dal 32% del 2010 al 13% di quest’anno è il tasso di fiducia che abbiamo registrato – spiega il direttore commerciale di Digis, Nicola Cesare – cui si aggiunge il 20% nei confronti della Camera dei Deputati, che due anni fa era al 48%”.
Sono dati per nulla entusiasmanti quelli che emergono dai monitoraggi. Italiani indignati da una classe politica distante dalle realtà sociali e dai bisogni della gente in un momento particolarmente complesso. Una crisi profonda a tutti i livelli, da quello economico a quello sociale e un governo di tecnici chiamato a salvare una nave che sta affondando.
“La sindrome di Schettino” – la definisce il prof. Paolo Macry – ha preso piede tra i politici” che nel novembre dello scorso anno hanno abdicato in favore dei tecnici e “questo – secondo l’editorialista- non ha fatto altro che accentuare la sfiducia nei loro confronti da parte dei cittadini”.
Sfiducia a cui si somma l’incapacità del “sistema” di fare delle scelte. A partire dal suo interno. Riduzione degli sprechi e dei privilegi della casta, buoni propositi per ora rimasti solo sulla carta.
“Da anni si parla di legge che dia pieni poteri agli elettori, riduzione del numero dei parlamentari, – dichiara l’assessore regionale Sommese – teoricamente siamo tutti d’accordo, ma siamo ormai vicini alla prossima competizione elettoriale e non si decide nulla”.
E su cosa dovrebbero fare i partiti per recuperare credibilità tra la gente il presidente della provincia di Avellino, Cosimo Sibilia non ha dubbi: “Abbiamo la necessità – dice – di ritornare tra la gente e far capire che esitono dei punti di riferimento che possono e devono dare risposte alle esigenze dei territori”.