Tammaro
Associazione Kinetes, presentato il libro della Donisi
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La presentazione del libro di Enrica Donisi, Le scuole musicali dell’Orfanotrofio di San Lorenzo di Aversa, (2012), è avvenuta in uno scenario insolito e straordinariamente suggestivo, il podere di Laura Ravone.
L’iniziativa, promossa da La Cittadella, Associazione Nuova Morcone Nostra e dall’Associazione Kinetes – Arte, Cultura, Ricerca, Impresa, è stata patrocinata dalla Facoltà di Architettura della II Università di Napoli, dal Conservatorio di Musica “N. Sala” di Benevento e dall’Istituto per la Storia della Musica Campana (ISMuC).
Partendo dalla ricostruzione storica del sistema pubblico d’istruzione musicale italiana, nato a Napoli in età moderna, si è giunti a considerazioni sull’attuale sistema formativo e produttivo musicale in Italia e nel mondo, oggi.
Tommaso Paulucci (Presidente Ass. Morcone Nostra), con l’impegno civile e culturale di sempre, ha contribuito alla realizzazione di un momento di confronto e di arricchimento personale e collettivo, sul piano della conoscenza e della emotività, di un pubblico insolitamente folto ed interessato; con lui, Rossella Del Prete (Presidente Ass. Kinetès/Arte, Cultura, Ricerca, Impresa), studiosa del sistema produttivo artistico, musicale, teatrale e attenta ai problemi di gestione di un patrimonio culturale che è ancora in cerca di professionalità e strategie adeguate alla sua valorizzazione.
Insieme, animati dalla stessa passione per l’arte musicale e teatrale e per la storia, Paulucci e la Del Prete avevano già “lavorato”, nel corso di un’amicizia trentennale, alla realizzazione di attività culturali per lo sviluppo sostenibile del territorio.
Quello che si è consumato ieri, a Morcone, è stato un evento di straordinaria portata, per le presenze e gli interventi autorevoli all’incontro, per la sapienza e la gradevolezza del programma che, accompagnato da un sottosfondo musicale ha contemplato diversi momenti, da quello più bucolico e campestre (a cura di Laura Ravone), nella visita “guidata” al podere – dal piccolo ma coloratissimo frutteto, all’orto biologico, al laghetto delle ninfee…-, a quello del racconto storico (a cura di Rossella Del Prete), della descrizione artistica e architettonica dell’Abbazia Benedettina che ospitò le scuole musicali dell’orfanotrofio San Lorenzo di Aversa, oggi sede della Facoltà di Architettura della II Università di Napoli (a cura di Danila Jacazzi), a quello delle considerazioni e delle prospettive che oggi il sistema formativo e professionale della musica offre ai nostri giovani (a cura di Achille Mottola), riproducendo, in alcune situazioni più fortunate, modelli e strategie che risalgono ai secoli XVII-XIX della nostra storia, adottati per la prima volta in un Mezzogiorno italiano, spesso accusato, ingiustamente, di inoperosità e mancata intraprendenza.
Di enorme interesse è stato l’intervento di Annunziata De Paola, beneventana di origine e, da oltre vent’anni, Direttore d’orchestra e Responsabile dell’Istituto di Cultura italiana a Monaco di Baviera.
Le sue, più che conclusioni, sono state aperture, per nuovi progetti da condividere con i vari referenti locali pronti ad accogliere la sfida per consolidare un sistema artistico che promuova i giovani talenti locali, senza mai chiudersi nei confini del campanilismo e dell’autoreferenzialità.
L’incontro è stato moderato da Daria Lepore, direttore responsabile de “La Cittadella”, storico mensile morconese, ed ha visto, naturalmente, la presenza attiva dell’autrice del libro, Enrica Donisi, anche lei sannita di origini, ma da anni ormai, proiettata verso la costruzione di una rete di relazioni amicali e professionali che va ben “oltre i confini”, sempre supportata dalla passione e dal rigore scientifico per la ricerca storico-musicale.
Il momento della “cultura enogastronomica” è stato affidato a Giorgio Del Grosso, Fiduciario Slow Food Alto Sannio, che ha guidato la degustazione di spumanti sanniti. Il perlage della falanghina ha così recuperato il mancato luccichio delle stelle, offuscato dai grossi nuvoloni che hanno minacciato, senza rovinarla, la riuscita dell’evento, tutto all’aperto.
Le aspettative dei promotori dell’iniziativa sono state assecondate e di gran lunga superate da questo insolito, ma straordinariamente ricco e suggestivo salotto culturale sotto le stelle, che ha aperto nuove piste da seguire per conoscere sempre meglio il nostro passato, fruire al meglio del nostro presente e preparare un futuro che raccolga il testimone mettendolo “a valore”.
Il nostro patrimonio culturale, fatto di innumerevoli gemme preziose e diversamente colorate (storia, paesaggio, monumenti, musica, arti visive, enogastronomia…) ha bisogno innanzitutto di persone sensibili e disponibili all’arte e subito dopo di professionalità.
Una notte di San Lorenzo con poche stelle visibili, quella dell’altra sera a Morcone, ma straordinariamente ricca di emozioni e belle speranze per il futuro.