ECONOMIA
Ignazio Catauro: Nella programmazione dell’Asi più strategie istituzionali e meno ingerenze esterne”
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Il presidente di Unimpresa, Ignazio Catauro nominato consigliere dell’Asi in rappresentanza della Camera di Commercio di Benevento interviene con una nota dichiarando: “Dopo un lungo periodo di commissariamento del Consorzio per le Aree di Sviluppo Industriale della provincia di Benevento, finalmente a breve potrà insediarsi il nuovo Consiglio Generale formato dai rappresentanti dei tre Enti fondatori e che avrà, tra l’altro, il non facile compito di dare un impulso ai programmi per il rilancio delle imprese industriali e dovrà lavorare, inoltre, alla elaborazione di un piano di rafforzamento del tessuto imprenditoriale, in grado di dare un boccata di ossigeno alla asfittica economia sannita, che vive un momento di forte regressione e recessione.
Nella prossima riunione, – ricorda Catauro- prevista per il 14 maggio, non appena insediato il nuovo Consiglio Generale, avrà il compito statutario di eleggere il Presidente ed il Comitato Direttivo.
Sono convinto che i neo consiglieri dell’Asi , sapranno gestire con intelligenza ed equilibrio questa fase preliminare, avendo il concreto obiettivo di assicurare la equa presenza nel comitato Direttivo di tutti gli Enti Istituzionali fondatori, che sono Camera di Commercio, Comune e Provincia di Benevento.
Sono altresì convinto che questo Consiglio darà una svolta storica assegnando ruoli di gestione e di responsabilità amministrativa alle rappresentanze imprenditoriali presenti in Consiglio.
Altro tema non secondario nell’agenda del Consorzio, dovrà essere quello della sostenibilità ambientale del sistema produttivo, che deve diventare da un lato modello di gestione e monitoraggio delle aree industriali esistenti, dall’altro di indirizzo per la progettazione e l’istituzione di nuove aree.
Insomma, – conclude il neo consigliere Asi- la nuova programmazione dovrà caratterizzarsi per avere sempre più strategie di carattere istituzionale e meno ingerenze esterne, perché altrimenti non faremmo un buon servizio né agli imprenditori che sono i veri utilizzatori, né alla collettività che rappresentano i fruitori finali di servizi e beni prodotti”.