CULTURA
‘In Vino Musica’, i Concerti Aperitivo 2012 al Conservatorio
Ascolta la lettura dell'articolo
Domani, alle ore 18.00, presso la Biblioteca “Alfredo Parente” del Conservatorio “Nicola Sala” di Benevento, primo appuntamento con In vino Musica, progetto ideato e curato dal M° Maria de Martini, responsabile del Laboratorio di musica d’ insieme per strumenti antichi presso il conservatorio sannita. Il titolo del progetto ben sintetizza il contenuto dei concerti: all’ascolto di brani originali, eseguiti con ricostruzioni di strumenti antichi, si accompagneranno degustazioni di prodotti di cantine presenti sul territorio provinciale, inaugurando con l’azienda vitivinicola Terre del Principe di Castel Campagnano.
Il programma musicale vedrà l’esecuzione di due brani – per flauto dolce, due violini, liuto, chitarra barocca, violoncello barocco, contrabbasso e clavicembalo – tratti da un manoscritto antologico conservato presso la Biblioteca del Conservatorio di Musica S. Pietro a Majella di Napoli (Mus. strumentale, 34-39), datato 1725, testimonianza dell’alto livello della produzione napoletana di quel periodo, che tramanda composizioni strumentali di «napoletani» come A. Scarlatti, E. Barbella, D. Sarro, F. Mancini e R. Valentini.
Le composizioni, il Concerto in do minore di Francesco Mancini e il Concerto in la minore di Alessandro Scarlatti, saranno eseguite da un complesso cameristico costituito da docenti ed allievi del conservatorio: il M° Ugo di Giovanni all’ arciliuto; Alfredo Zullo e Isidoro Ferrone ai flauti dolci; Giorgio Sasso e Laura Quarantiello ai violini barocchi; il M° Antonella Moles e Rosa Piantadosi al clavicembalo; Nazarena Ottaiano al violoncello barocco; Giuseppe Copia alla chitarra barocca; Valerio Mola al contrabbasso.
Secondo appuntamento con la rassegna Concerti Aperitivo 2012 giovedì 16 febbraio, alle ore 18.00, presso la Biblioteca del Conservatorio.
***
L’azienda vitivinicola Terre del Principe nasce a Castel Campagnano grazie alla passione di Peppe Mancini, avvocato, e Manuela Piancastelli, giornalista e scrittrice che, abbandonate le rispettive professioni, si sono dedicati al progetto di valorizzazione delle
varietà autoctone casertane Pallagrello bianco, Pallagrello Nero e Casavecchia, facendo di questo progetto la ‘mission’ aziendale. Peppe Mancini, infatti, con un lavoro di vera e propria enoarcheologia, ha sin dalla fine degli anni ’80 recuperato queste antiche varietà, seguendo il filo della memoria familiare.
Successivamente, è stato proprio il suo impegno a stimolare gli studi genetici, ampelografici e le microvinificazioni della Regione Campania e dell’Università degli Studi di Napoli che hanno portato queste varietà arientrare prima nel Catalogo Nazionale delle Uve da vino, poi nell’Igt Terre del Volturno. L’azienda, che dispone di undici ettari vitati e
produce 50mila bottiglie, si avvale della consulenza enologica di Luigi Moio.
In pochi anni Terre del Principe ha raggiunto importanti traguardi della critica enologica. Tra i riconoscimenti: Tre Bicchieri Gambero Rosso, Corona dei Vini Buoni d’Italia, Etichetta Slow Food rapporto qualitˆ/prezzo, 5 Grappoli Ais, Tre Stelle Blu Guida Veronelli, tra i 50 Outsider italiani della Guida dell’Espresso, 93/100 punti di Robert Parker.