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Valle Vitulanese

L’Associazione ‘I Sempre Accesi’ celebra i 150 anni dell’Unità d’Italia

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“150 anni di teatro musica e storia…”: questo il titolo del progetto a firma dell’Associazione Culturale ‘I Sempre Accesi’ guidata da Dario Orsillo. Il 26 e il 27 dicembre Paupisi sarà coinvolto in una serie di eventi tutti dedicati ai 150 anni dell’Unità d’Italia per far riscoprire nelle persone e in particolare nei giovani, le origini della propria identità, gli eventi e le ragioni che hanno determinato l’unità e l’importanza dell’ indivisibilità come fonte di coesione sociale e di sviluppo nazionale. Tra le idee in cantiere, si legge nella nota diffusa alla stampa, c’è l’esecuzione di brani risorgimentali da parte di diverse bande musicali che percorreranno le vie di Paupisi; non mancherà l’alza bandiera con Picchetto d’Onore da parte dell’Arma dei Carabinieri ed Inno Nazionale. E poi ecco il momento clou della due giorni, un momento tanto atteso dai paupisani e non solo: la rappresentazione della commedia intitolata “Tre pecore viziose” di Eduardo Scarpetta e lo spettacolo musicale realizzato dalla band “Nice & Nice” che ripercorrerà la storia della musica italiana da fine 800 ai giorni nostri. Appuntamenti questi che saranno approfonditi successivamente.

A parlare intanto di questo progetto “150 anni di teatro musica e storia…”, che vede coinvolti la Provincia di Benevento, il Comune di Paupisi, l’Istituto Comprensivo Ponte-Paupisi, l’Arma dei Carabinieri, l’associazione “Il Sogno”, l’associazione “Vivo 4114”, la Fondazione “Antonio D’Agostino”, il Forum Giovani, la Pro Loco Paupisi e il Gruppo Fratres, è il responsabile Dario Orsillo: “I giovani del nostro tempo – afferma Orsillo – sono esposti a continui stimoli mediatici e tecnologici che, da un lato, accrescono le loro competenze e favoriscono una comunicazione veloce e immediata, dall’altro però, li priva di una comunicazione diretta e senza filtri portandoli a chiudersi in se stessi. Quest’ultima è la sola che li pone nella condizione di mostrarsi per quello che realmente sono, di vincere le proprie chiusure ed insicurezze e di affrontare una socializzazione diretta. Per tale ragione si è pensato di ricorrere a due mediatori che, tramite il divertimento e l’impegno costante, spingono i giovani a mettersi in gioco in prima persona scoprendo doti e qualità che, per molti, resterebbero nascoste. I nostri mediatori sono il teatro e la musica”.

Dario Orsillo spiega poi perché proprio il teatro e la musica: “Sono i mezzi attraverso i quali è possibile lavorare all’interno di uno spazio mentale che si trova tra il reale e l’immaginario.
Se la rappresentazione, ci trasporta in un confine nuovo che tende ad ampliare la conoscenza di sé, e che quindi agisce anche sullo sviluppo e il potenziamento della creatività, la musica è un’altra forma di comunicazione che va al di là di ogni parola. E’ l’unica espressione globale che possa venire capita sempre e ovunque. E’ l’unico modo che – afferma ancora il numero uno de ‘I Sempre Accesi’ – consente di esprimere le proprie emozioni affidandole ad un testo e ad uno spartito, che permettono di esprimere quei sentimenti più profondi che difficilmente si riescono a comunicare. Quando queste arti si incontrano e si confrontano nelle loro diversità socio-culturali, territoriali e nel modus operandi, allora uno spettacolo Teatrale-Musicale diventa un luogo di formazione che rende la partecipazione di ciascuno un’ esperienza unica, nella quale i giovani imparano a conoscersi a rafforzare la propria identità e a sperimentare un momento di crescita umana e culturale difficile da dimenticare.

A partire da queste considerazioni nasce, quindi, l’idea di uno spettacolo teatrale-musicale dedicato ai 150 anni dell’Unità d’Italia che coinvolgerà una settantina di giovani”. Da qui la spiegazione più approfondita dell’evento: “E’ uno spettacolo originale composto da una compagnia teatrale, da una band rock e da un corpo di ballo, un insieme straordinario costruito per celebrare con la gioia della recitazione, del canto e della danza il sentimento d’amore per la propria terra e le proprie radici. Nello spettacolo trovano posto le tante voci ed espressioni musicali popolari che hanno così intimamente caratterizzato la nostra storia nazionale favorendo sensibilmente la coesione dell’Unità nazionale. Si tratta di canti di grande suggestione poetica che testimoniano come il popolo, pur subendo la complessità della Storia, abbia provato con la forza della poesia cantata vissuta come un’esperienza comunitaria a trovare un possibile sostegno all’incalzare tragico degli eventi, così come appare evidente nel repertorio che racconta il grande esodo delle classi popolari avvenuto con l’emigrazione della fine del diciannovesimo secolo. Ai fini anni dell’Ottocento appartengono anche il repertorio di canti napoletani. Uno spettacolo dal ritmo vertiginoso e travolgente. Una grande Festa popolare quindi, dove ballo canto e recitazione saranno un’affascinante trama sonora per celebrare con gioia e semplicità i primi centocinquant’anni del nostro Bel Paese”.

Da qui le conclusioni di Dario Orsillo: “Gli obbiettivi principali dell’associazione culturale sono quelli di: sollecitare esperienze di crescita individuale e collettiva tra i giovani; creare un luogo culturale e pedagogico in cui sperimentare diversi linguaggi: corporeità, vocalità, musicalità, testualità e visibilità come strumenti di didattica creativa; creare una rete di competenze integrate; favorire l’interscambio tra le varie realtà partecipanti consentendo l’integrazione e la socializzazione; favorire lo sviluppo della realtà locale; rafforzare la propria identità nazionale ed infine – conclude Orsillo – riscoprire il valore dell’Unità come fonte di coesione sociale e di sviluppo nazionale. Obbiettivi che si possono raggiungere solo se c’è unità e un gran bel gruppo di lavoro. Tutto ciò ce l’abbiamo!”.

 

 

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