POLITICA
“Insoddisfatto? Sono incazzato”, Nardone alla risposta di Abbate su piano Borea
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E’ stata la questione della discarica di piano Borea ad aprire il ‘question time’ del Consiglio Comunale. Un momento di confronto diretto tra l’opposizione ed il governo cittadino, che oggi ha visto la partecipazione anche di 14 consiglieri di maggioranza. A promuovere l’interrogazione, il consigliere Carmine Nardone di Sud Innovazione e Legalità, che ha chiesto spiegazioni all’assessore all’Ambiente Luigi Abbate circa alcune anomalie determinate dalla discarica di piano Borea.
La fuoriuscita di percolato dalle vecchie vasche, a causa di cedimenti nella struttura del muro di recinzione, le infiltrazione nei terreni circostanti, con conseguente danno per un pozzo, unica risorsa idrica per un’azienda agricola confinate con la discarica: queste alcune delle questioni portanti dell’interrogazione dell’ex presidente della provincia. Ad esse si sono aggiunte anche richieste di spiegazioni sulla presenza di uccelli rapaci e ratti “coraggiosi”, li ha definiti Nardone.
L’assessore all’Ambiente Abbate ha risposto che non esistono infestazioni di topi, né uccelli rapaci – perché sono gabbiani -, né fuoriuscita di percolato, né danni alle famiglie limitrofe. E l’Asia procede a periodiche operazioni di sanificazione. Risposte che non hanno soddisfatto Nardone, che si è definito “incazzato”. “Le prendo un topo”, ha tuonato Nardone verso Abbate, “glielo porto e vediamo se è un topolino di campagna o no. Mi faccio prestare un fucile e poi le faccio vedere che non sono gabbiani.”
Esiste certo un problema di gestione del post mortem delle vecchie discariche, di proprietà però del Consorzio Bn1 e non dell’Asia. E l’Arpac ha assicurato al comune che il liquido che fuoriesce dalla vasche non è percolato, ma acqua comunque contaminata, anche da pesticidi usati in agricoltura. Ma Nardone mette in discussione tutto, minacciando di denunciare l’azienda regionale di protezione ambientale.
La gestione post morten delle discariche del Consorzio Bn1, che ha accolto un milione di metri cubi di spazzatura, non è di facile risoluzione. Anche il sindaco Fausto Pepe è intervenuto per confermare la serietà del problema, che di fatto il consorzio, in liquidazione, non può affrontare. Toccherà al comune in qualche modo farsi carico di questo aspetto. “Oggi i comuni siti di discarica hanno perso le premialità”, ha dichiarato Pepe, “ma devono assumersi solo gli onori della gestione del post mortem. Io, sapendo che il consorzio non ha liquidità, agirò e farò investimenti per piano Borea, anche sapendo che non si tratta di una competenza diretta del Comune di Benevento”.
Erika Farese