Archeoclub Benevento: il programma di mandato per l’anno 2011-2012

Michele Benvenuto torna ad essere il presidente di Archeoclub Sezione di Benevento. Nella prima dichiarazione rilasciata dopo la conferma del suo incarico è racchiuso il decalogo che compone il programma di mandato dell’anno 2011-2012 dell’associazione culturale.

“Il 26 marzo 2003 presso la Casa Comunale, alla presenza del Sindaco Sandro D’Alessandro e dell’Assessore alla Cultura Nazzareno Orlando, si costituiva in Benevento la Sezione di Archeoclub d’Italia con sede in Roma.
Fin da subito, fu iniziato un lavoro capillare dando vita a quel filone di conoscenze storiche e monumentali della nostra città di Benevento, tra i giovani e non solo, che fino ad allora erano stati patrimonio esclusivo di studiosi della materia e di ricercatori, al fine di suscitare curiosità ed interesse onde poter creare coscienze volte alla valorizzazione di quell’immenso patrimonio storico monumentale che s’incontra ad ogni piè sospinto e che mi portò a definire Benevento come “la Città nel Museo”.

Prima che fossero messe in essere le iniziative di Archeoclub, soprattutto nelle scuole, era poco diffuso l’interesse per la storia della nostra Città; gli Osci, i Sanniti, i Longobardi sono stati oggetto di conferenze tenute nelle scuole di ogni ordine e grado oltre che pungolo per altre Associazioni Culturali e per lo stesso Assessorato alla Cultura del nostro Comune. L’istituzione del Concorso “Traianus Optimus” nelle scuole ha realizzato tra gli studenti interesse sincero e svegliato quell’orgoglio sopito delle proprie origini che non era mai stato da alcuno promosso.
Così, oggi, assistiamo con vero piacere allo sfilare delle scolaresche attorno alle pregevoli monumentalità precedute dada insegnanti di cui lodevolmente si deve apprezzare l’impegno; ma prima di Archeoclub, non era mai accaduto.
Ed anche lo stesso Assessorato alla Cultura del Comune di Benevento è cresciuto con l’Archeoclub, si è evoluto attraverso i contenuti delle proposizioni avanzate anche se poi non lo ha sostenuto come sarebbe stato il caso di farlo.

Tante sono state le iniziative poste in essere: dal Convegno Nazionale di Archeologia, a quello sulle tecniche di salvaguardia dei monumenti presso l’Università degli Studi del Sannio, dalla diffusione gratuita di un dvd sulla storia di Benevento, alla denuncia attraverso la stampa locale e nazionale di situazioni insostenibili (Ponte Valentino), dal degrado dei siti archeologici, alla distruzione degli stessi con la più placida indifferenza per non dire complicità della Soprintendenza Archeologica ai Monumenti.

La battaglia di Archeoclub per la rivalutazione dei “Santi Quaranta” una delle più significative testimonianze monumentali collegate al passaggio della via Appia, al Porto fluviale ed all’insediamento di Cellarulo e di cui si è perso anche il ricordo storico, è stata vanificata dall’indifferenza di chi avrebbe dovuto farne giusto vessillo di conoscenza, di studio, di itinerario storico collegandolo con il più noto, ma ormai degradato, “Bue Apis” all’imbocco del V.le San Lorenzo.

Non abbiamo avuto adeguate risposte sull’ignobile stato in cui versano gli importanti rinvenimenti di Cellarulo ed altrettanto per l’infamante sorte dell’Anfiteatro Romano in via M. Planco, per non parlare della altre monumentalità minori oggetto di inciria e, pertanto, di vandalismo.

Abbiamo subito lo sfratto coatto dalla Sede che ci era stata assegnata dall’Amministrazione D’Alessandro in P.zza Ponzio Telesino (risolvendo in questo modo i problemi delle entrate municipali), la mancanza di promesse per l’attuazione di progettualità culturali a vantaggio della Città, il finto interesse per proposizioni innovative e per la Deleta Beneventum, la scarsa partecipazione alle iniziative di Archeoclub.
Eppure, vogliamo contare quanti giovani attualmente, a seguito proprio dell’interesse che siamo stati capaci di suscitare, hanno intrapreso gli studi dei Beni Culturali o di Archeologia intraprendendone la carriera?
Ebbene, anche questo è un successo di Archeoclub che, a differenza di altre Associazioni, svolge il proprio ruolo senza alcun sostegno economico o forma di contributo, ma esclusivamente con gli sforzi degli Iscritti che dedicano gratuitamente il proprio tempo, sottraendolo magari anche ad altri impegni familiari e professionali.

Presiederò ancora questa Associazione verso la quale ho rivolto sempre il più autentico e sincero interesse, come mi viene richiesto dal Presidente Nazionale prof. Claudio Zucchelli, ma nello stesso tempo esigo ed esigerò il massimo rispetto verso la mia persona e verso l’Archeoclub d’Italia che rappresento nella nostra Città.

Il programma che mi accingo a presentare e che rappresenta paradigma della linea politica che intendo promuovere si propone:

1 – continuare a sensibilizzare i giovani studenti, e gli scolari in particolare, sulla importanza della tutela culturale, e giammai politica, del nostro patrimonio storico monumentale che appartiene alla universalità della cultura e non soltanto a Benevento;

2 – valorizzazione del Concorso Traianus Optimus estendendone la partecipazione a tutti i Comuni che facevano parte del Sannio Storico utilizzando tutti i mezzi di informazione mediatici e costituendo una Commissione ad hoc;

3 – coinvolgimento nelle attività culturali della Università degli Studi del Sannio;

4 – attivazione di gite culturali in aree che abbiano affinità storiche con la città di Benevento;

5 – programmazione di conferenze bimestrali su tematiche culturali ad ampio spettro;

6 – deciso impegno per il rispetto degli impegni presi per la istituzionalizzazione delle Giornate del Ricordo “Deleta Beneventum” per onorare gli oltre duemila morti tra la popolazione civile causati dai bombardamenti anglo-americani nell’ultimo conflitto mondiale e verso i quali, vale ricordarlo, si è arrecata grave mancanza omettendo di dedicare una lapide o, meglio ancora, un monumento a differenza di tante altre vittime di Paesi stranieri, che pure vanno onorate, ed alle quali sono stati dedicati ampi spazi ed importanti strade urbane;

7 – richiesta di definizione, non di una via solitaria, ma di un’area fruibile, da intitolare alle predette vittime civili e quale se non quella che è stato maggior teatro di quei lugubri avvenimenti: l’area Archeologica del Sacramento;

8 – conclusione del rapporto di gemellaggio con il Comune di S. Pietro Infine medaglia d’oro al valore civile e monumento nazionale della II° Guerra Mondiale;

9 – richiesta di partecipazione, attraverso un nostro rappresentante, alle scelte urbanistiche affinché non accada che le stesse deturpino aree di elevato valore storico con l’imposizione di strutture avulse da qualsiasi contesto correlativo;

10 – vigilanza e denuncia attraverso i mezzi di diffusione cartacea e mediatica, di inadempienze laddove queste dovessero rendersi furiere di disagi per il patrimonio storico monumentale della Città.
 

Questo è il decalogo che pongo all’attenzione e sul quale chiedo il consenso degli Iscritti, la loro stessa partecipazione per integrarlo e porlo in essere, ed il coraggio dello scontro laddove scelte politiche errate falsificassero o alterassero la storia di Benevento”.