CULTURA
Benevento Città Spettacolo, la (non) conferenza stampa
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Oggi pomeriggio, come sappiamo grazie alla solerzia degli uffici e degli addetti stampa comunali rinnovata con giusta puntualità, si alza il sipario, ufficialmente, sulla XXXII edizione del festival ‘Benevento Città Spettacolo’. Verrà presentato, dai suoi principali attori dietro la scrivania – sindaco, assessore al ramo, curatore – il programma della manifestazione, l’insieme cioè di appuntamenti che, tra le novità ed anche le sorprese che dovrebbero essere vincolate alla speciale circostanza, andrà veicolato dai mezzi di comunicazione all’opinione pubblica.
Ma la ‘stampa’ non è soltanto (o non solo) una schiera di paggetti alla corte del re, partecipe di un gioco in cui il suo ruolo talora viene mortificato con evidente scorrettezza: il programma del festival è già pubblico, anticipato a spezzoni o nella sua interezza su qualche organo di informazione, che spaccia l’accesso facilitato alle fonti per una ‘esclusiva’. Le fonti non sono molte: l’ambiente degli uffici comunali, chi lavora in quei… segreti corridoi alimentando più d’un conflitto fra la sua posizione e quella di collaborazione più o meno spuria con testate giornalistiche. Insomma, se ho in squadra i parenti, gli amici, i conoscenti, gli zii, le nonne, i nipoti e la parentela tutta di chi svolge ruoli istituzionali per i quali il rispetto della funzione dovrebbe eticamente precedere quella di dar aria alla bocca ed ai tasti di un computer sono – come dire – favorito nel compito di amanuense.
Per fortuna non in quello di giornalista…
Abbiamo amministratori attenti alla comunicazione, che della comunicazione fanno una risorsa dei loro destini anche politici. Bene, anzi male non sarebbe se venisse posto un freno a certi comportamenti appunto da festival della scorrettezza. D’altronde il Festival teatrale ha un suo specifico ufficio stampa, che sembra all’altezza del compito e che, come è appena ovvio, viene svilito nella sua funzione dall’opera di modesti passacarte.