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POLITICA

Dissesto: “Voci infondate e strumentali, la mia amministrazione lo ha chiuso”

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Il candidato sindaco del centrosinistra, Fausto Pepe, ha tenuto oggi una conferenza stampa presso la Segreteria provinciale del Partito Democratico alla presenza del consigliere regionale Umberto Del Basso De Caro e del segretario provinciale Erasmo Mortaruolo. Al centro dell’incontro importanti novità sulla situazione finanziaria del Comune di Benevento. 

Avviando i lavori, Fausto Pepe ha dichiarato: “Qualcuno cerca a tutti costi di avvelenare la campagna elettorale. Pur di colpire un candidato sindaco si parla male dell’istituzione comunale, procurando danni enormi alla città sul piano dell’immagine e della credibilità. Quando si afferma che il Comune è sull’orlo del dissesto scatta un meccanismo pericoloso, creando allarme e preoccupazione tra le imprese e i cittadini. E’ un atteggiamento che non può andare avanti; chi si candida a governare la città deve avere più rispetto e serietà comportamentale”. 

Venendo al merito della conferenza stampa, Fausto Pepe ha sottolineato: “Sin dal mio insediamento, gli esponenti politici che oggi parlano di dissesto finanziario del Comune, hanno paventato l’imminente rischio di un tracollo finanziario, minacciando continuamente di presentare esposti e denunce. Nessuno di loro però ha mani detto che la mia Amministrazione ha pagato oltre 19,5 milioni di euro di debiti fuori bilancio, tutti maturati prima del mio insediamento; oltre ad essersi fatta carico di altri 6 milioni per la chiusura definitiva del dissesto. Eppure nel 2006, alla vigilia delle elezioni, questi stessi signori avevano assicurato che la città aveva messo a posto i conti. Lo avevano fatto anche attraverso manifesti che oggi però si rivelano delle burle visto che vengono alla luce questi debiti che noi abbiamo pagato”. 

In merito al debito di 1,4 milioni che il Comune deve pagare a privati per procedure di espropri di terreni, il candidato sindaco ha ricordato che “si tratta di un debito nato negli anni ‘80. In ogni caso posso assicurare che non è una cifra tale da mettere a rischio le finanze del Comune di Benevento. E questo non lo dico io ma lo stesso dirigente Lanzalone che ha firmato la comunicazione dove si afferma che non c’è la possibilità di compromettere l’equilibrio finanziario”. 

Fausto Pepe poi ha dato conto alla stampa di una nota della Procura regionale della Corte dei Conti che contesta ai componenti della passata Giunta, guidata da Sandro Nicola D’Alessandro, di aver provocato al Comune un danno erariale di circa 500.000 di euro. 

E’ un invito a presentare deduzioni e documenti o ad essere ascoltati personalmente, quello cui ha fatto riferimento l’ex sindaco Fausto Pepe in questo passaggio della conferenza stampa odierna. Un invito che la Procura Regionale presso la sezione giurisdizionale della Corte dei Conti per la Regione Campania ha notificato appunto a Sandro D’Alessandro, Luigi Bocchino, Gianfranco Ucci, Nazzareno Orlando, Mario Pasquariello, Costanzo Di Pietro, Giovanni Izzo, Fernando Petrucciano, Lucia Catalano, Antonio Luciano, Luigi De Minico, Umberto Maio, Nicola Boccalone 8ed a funzionari amministrativi e revisori dei conti dell’epoca), informandoli che è in corso un’istruttoria di re­sponsabilità amministrativa. 

La vertenza nasce dalla trasmissione, da parte dell’Ispettorato Generale di Finanza del Ministero dell’Economia e delle Finanze, di una relazione ispettiva redatta a seguito della verifica amministrativo/ contabile effettuata presso il Comune di Benevento. Fra le irregolarità e disfunzioni emerse dall’ispezione ministeriale, l’attenzione si è soffermata sugli sprechi conseguenti alla eccessiva spesa per il personale, derivante anche dall’errata quantificazione del fondo per il finanziamento delle politiche di sviluppo delle risorse umane e della produttività, vale a dire il fondo per l’erogazione delle risorse accessorie al personale e i successivi incrementi nel corso degli anni (e già le controdeduzioni dell’epoca furono ritenute “assolutamente inidonee”).

L’incremento delle risorse decentrate variabili ex art. 15, comma 5, del CCNL del’01.04.99 era legato a presupposti rigorosi (evidenziati anche da un parere dell’Arpa del settembre 2004), disconosciuti, secondo la relazione dell’Ispettorato, nelle deliberazioni di Giunta comunale susseguitesi negli anni. Tali indebiti incrementi sono stati quantificati dall’ispettore ministeriali in complessivi € 485.225,00, così ripartiti:
€ 46.225,00 per l’anno 2004;
€ 46.225,00 per l’anno 2005;
€ 130.925,.00 per l’anno 2003;
€ 130.925,00 per l’anno 2007;
€ 130.925,00 per l’anno 2008.

Tale distrazione di somme, rappresenta “il danno erariale” di cui devono rispondere (in solido) i destinatari dell’invito della Corte dei Conti. 

“Sono queste persone a dover dare spiegazioni alla città – ha detto Pepe -, altro che affiggere in città manifesti che non offrono alcun elemento di chiarezza. E’ stata la mia Amministrazione a mettere mano alla manovra swap che questi signori avevano fatto passando da un tasso fisso a un tasso variabile, indebitando il Comune e rendendolo tra i più fragili d’Italia. E il tempo ci sta dando ragione su quanto abbiamo fatto per Benevento. Proprio ieri, ad esempio, il TAR Campania ha riconosciuto che abbiamo esercitato un’azione amministrativa corretta sulla procedura del depuratore salvando la nuova gara d’appalto e la scelta del nuovo sito per l’impianto”.

Tutti i dettagli della conferenza stampa nel video.

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