POLITICA
‘Al peggio non c’è mai fine: diffamazione e maldicenza per screditare l’interlocutore’
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La nota della responsabile donne del Pdl, Giovanna Razzano, giunta alla vigilia della manifestazione che un coordinamento diffuso di associazioni e partiti ha allestito per domenica, nel segno dello slogan “Se non ora, quando?”, ha portato al centro del dibattito proprio quel rapporto fra donne e dignità nel mondo politico per il corretto ristabilimento del quale c’è il raduno in piazza Carlo Torre. Alla nota della Razzano ha replicato a tambur battente il vicesegretario provinciale del Pd, Graziella Gaudiello, con l’intervento che riportiamo di seguito.
“Davvero al peggio non c’è mai fine. Ci sono circostanze nelle quali l’indignazione non basta e mi riferisco , nello specifico, alle dichiarazioni della sig.ra Giovanna Razzano, coordinatrice delle donne del PDL relativamente alle quali “un bel tacer non fu mai scritto”. Il richiamo all’etica, alla morale, alla politica delle cose concrete, mai come in questo caso, risultano aberranti per davvero
Le modalità attraverso le quali si articola la reazione sono ben note; la diffamazione e la maldicenza utilizzate per screditare l’interlocutore, per indebolirne la forza dell’opinione è uno stile che contraddistingue certo modo di stare sulla scena politica. Ci piacerebbe sapere, intanto, a quale bunga bunga la sig.ra Razzano si riferisce perchè è troppo semplice utilizzare l’insinuazione e, nel contempo, pretendere di “ fare chiarezza”. Non mi risulta che esponenti del PD locale siano stati coinvolti in vicende giudiziarie con minorenni come protagoniste.
Non mi risulta che vi siano in circolazione, a carico di esponenti del PD locale, intercettazioni telefoniche o altri argomenti probatori, dai quali sia possibile evincere compravendita di carne umana . Non mi risulta, infine, che siano attribuibili al PD locale presenze femminili, nelle istituzioni o nelle stanze dei bottoni, che abbiano dovuto preventivamente sostenere l’esame della lap dance. Ma può anche essere che alla sig.ra Razzano risulti diversamente e se è così sarebbe il caso che “le storie di bunga bunga nel PD locale , note e che ben ricordano tutti” fossero disvelate con chiarezza e con onestà anche perchè quando si attribuiscono condotte equivoche se non illecite occorre essere coerenti e conseguenziali.
Per quanto riguarda il riferimento, grottesco, alla figura di Nilde Iotti, il cui percorso personale e politico appartiene alla storia di questo paese, l’unico possibile commento è che ci sono fatti e persone che non rientrano in certe disponibilità.
Nilde Iotti non è nella disponibilità della sig.ra Razzano”.