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‘La peste’ è il consociativismo: politica, imprenditoria e camorra allo stesso tavolo
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Il secondo appuntamento di "Incontri con l’autore", organizzato da Rete Rose Rosse Campania in collaborazione con L@P Asilo 31, ha avuto come ospite Tommaso Sodano, che ha presentato il suo ultimo libro: "La Peste. La mia battaglia contro i rifiuti della politica".
E’ stato un incontro molto partecipato, con un tema, quello dei rifiuti, estremamente importante per noi sanniti, – ricorda la nota di Rete Rosse Campania – visto che il nostro territorio è stato spesso accostato, ultimamente anche dal Procuratore napoletano Lepore, alla possibilità di ospitare nuove discariche per raccogliere una grossa fetta dei rifiuti provenienti da Napoli e provincia.
“L’attenzione dei presenti, relatori e pubblico in sala, è stata catalizzata principalmente su quello che io stessa – dichiara Elvira Santaniello – ho definito come la novità principale espressa dal libro di Sodano: la partecipazione diretta agli eventi, la condivisione totale del Sodano uomo, autore e politico, l’essere lui stesso vittima della vicenda rifiuti e del consociativismo che l’ha caratterizzata e la caratterizza tutt’oggi.
Infatti, proprio la partecipazione allo stesso tavolo organizzativo non solo dell’eterna emergenza ma anche delle apparenti soluzioni (discariche e termovalorizzatori, ad es.) da parte di politici di tutti gli schieramenti, di imprenditori e camorristi, è la peste descritta nel libro, una peste peggiore di quella narrata da Manzoni e da Camus, peggiore perché incancrenita nel cuore degli uomini, proprio di quegli uomini che dovrebbero difendere il territorio e di quelli che dovrebbero curarne lo sviluppo economico.
E proprio dal vissuto di Tommaso, vittima in prima persona del consociativismo che ha perfettamente descritto, dal suo vivere sotto scorta, dal suo agire in prima linea da uomo quasi comune (visto che è stato relegato dalla politica che conta a ruoli meno incisivi, passando da senatore e presidente della Commissione Territorio, Ambiente e Beni Ambientali del Senato a consigliere provinciale di Napoli) siamo partiti nella nostra analisi, molto ben guidata dal giornalista Billy Nuzzolillo, fino ad arrivare a quelli che sono i collegamenti della vicenda rifiuti con il nostro territorio sannita”.
Queste tematiche sono state affrontate dall’Assessore Provinciale all’Ambiente di Benevento, Gianluca Aceto, il quale si è soffermato particolarmente, e con interessanti dettagli, “sul Piano Provinciale dei Rifiuti e sulle sue caratteristiche all’avanguardia per quanto riguarda il riciclo della frazione indifferenziata e della relativa impiantistica (sul modello del Centro di Riciclo Vedelago) nonché sulla questione degli ex lavoratori dei Consorzi”, del cui reintegro al lavoro si è parlato in maniera positiva.
Molto significativo, perché profondamente ispirato dal coinvolgimento in prima persona nella vicenda rifiuti di S. Arcangelo Trimonte e della sua discarica, poi, è stato l’intervento di Nicola Colangelo, presidente del CODISAM (Comitato difesa Salute Ambiente) di S. Arcangelo, il quale ha sottolineato, ringraziando e complimentandosi con Sodano, “la necessità di farsi per così dire ‘ambasciatori’ delle buone pratiche in tema di rifiuti e di sostenere in tutte le realtà territoriali una raccolta differenziata spinta, unica vera soluzione per iniziare ad avviarsi verso una soluzione del problema rifiuti”.
Ha concluso il dibattito l’intervento di Piero Mancini, rappresentante dei lavoratori degli ex Consorzi Rifiuti, il quale, oltre a sottolineare le difficoltà dei lavoratori degli ex consorzi, che non ricevono la cassa integrazione dal mese di agosto scorso, ha evidenziato “come non solo le ‘favoropoli’ e le ‘parentopoli’ descritte nel libro di Sodano trovano molte somiglianze anche nella realtà sannita, ma anche come gli sversamenti illegali siano da tempo una realtà evidente anche nel Sannio, il cui territorio è necessario difendere con le unghie e con i denti affinché non diventi il mondezzaio di Napoli”.