POLITICA
Antonio Bassolino presenta il suo libro “Napoli Italia”
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Un rapporto molto forte quello tra Antonio Bassolino e la sua terra. Due mandati a sindaco di Napoli, altrettanti da governatore della Campania. Con nel cuore il sogno del cosiddetto “rinascimento napoletano”. Bassolino ha affidato a 184 pagine del libro “Napoli Italia”, edito da Guida, la memoria di 20 anni di esperienza politica e amministrativa, tra retroscena e racconti inediti. Il libro è stato presentato nell’auditorium del Convento di Sant’Agostino di Benevento. Presenti al tavolo dei relatori, accanto a Bassolino, il rettore dell’università del Sannio, Filippo Bencardino, Gennaro Masiello, Cosimo Rummo e Maria Felicia Crisci. Ad introdurre il dibattito Alfonso Viola. Il testo legge dal di dentro l’esperienza di quegli anni. Sulla copertina la bandiera dell’Italia, fermata ad un filo da due mollette, a voler indicare il legame tra la questione napoletana e campana e lo scenario nazionale.
“Napoli Italia”, ha dichiarato Bassolino, “significa nel bene e nel male, un rapporto molto forte. Necessario, però, fare il possibile per ripartire dalle nostre terre, pur nella consapevolezza che non risolveremo mai i nostri problemi di fondo senza un adeguato intervento del governo nazionale e senza investimenti delle forze imprenditoriali del nord”.
Un mezzogiorno, che stando all’ex governatore della regione Campania, non ha mai avuto l’attenzione che meritava. Tranne in un momento della storia politica: il governo Prodi del 1996, quando “la crescita del mezzogiorno è stata, seppur di poco, superiore alla media del paese”.
In questo libro sono raccontate anche le ragioni di una sconfitta, quella sui rifiuti. Commissario straordinario per l’emergenza rifiuti dal 2000 al 2004, rinviato a giudizio dalla Procura di Napoli per frode contabile, i rifiuti sono il tallone d’Achille di Bassolino.
“Non siamo ancora usciti dalla crisi strutturale dei rifiuti”, ha dichiarato Antonio Bassolino, citando le vicende che hanno coinvolto Guido Bertolaso nei due commissariamenti, che pur, stando alle parole dell’ex governatore, hanno determinato un passo in avanti nell’avviare un’uscita dall’emergenza. Il primo commissariamento sotto il governo Prodi, poi Bertolaso va via e ritorna con il governo Berlusconi. Bassolino ricorda anche l’emergenza rifiuti del 2008, quando vennero individuate le maxi discariche nella regione Campania, tra cui quella di Sant’Arcangelo Trimonte. “Si trattava di un governo (quello Berlusconi) più unito rispetto a quello dell’unione, che riuscì ad ottenere misure legislative giuste, su cui sono stato d’accordo, come quelle che dichiaravano siti di interesse strategico nazionale le discariche ed il termovalorizzatore di Acerra.” Anche se, precisa Bassolino, quella non era la soluzione strutturale definitiva.
Questi gli scenari futuri, per Bassolino, per la questione rifiuti: “I rifiuti torneranno in strada presto, perché nel decreto, approvato dal Parlamento, sono state cancellate tre discariche, senza individuarne delle nuove”.
Erika Farese