Nessuna apertura da parte di Pepe ai finiani: “Non permettero che quelli che hanno perso nel 2006 possano sostituire quelli che hanno vinto”

Aveva annunciato il suo discorso alla serata conclusiva della festa del partito democratico con un post su facebook, via sms, ma il discorso del sindaco di Benevento Fausto Pepe non ha fatto prigioneri. Deluso chi si aspettava notizie succose su future candidature o fuoriuscite dal partito. Lui resta fedele ai valori democratici. Ma su un punto il sindaco è stato irremovibile: lui alleanze con i finiani non ne vuole. “Abbiamo messo all’opposizione un modo tracotante e chiuso di fare poilitica, io non permetterò che quelli che hanno perso nel 2006 possano sostituire quelli che hanno vinto”, ha dichiarato il primo cittadino di benevento, durante il convegno che vedeva come ospite d’eccezione Giuseppe Fioroni, presidente del Forum Welfare del PD.
A prendere per primo la parola per i saluti finali, in un teatro De Simone affollato come nelle migliori occasioni, il consigliere regionale Umberto del Basso De Caro.
“Siamo a un punto di svolta”, ha dichiarato Del Basso, “E’ la fine del PDL, non so se anche del Governo. Un protagonista assoluto, come il PD, deve sapere cogliere quest’occasione”, ha continuato il consigliere, riferendosi a quanto accaduto alla convention umbra di Futuro e Libertà, il nuovo partito di Gianfranco Fini, svoltasi questa mattina.
“L’attuale governo non è in grado di dare speranza e fiducia al mezzogiorno, ormai abbandonato a se stesso”, ha poi continuato, “e paraddossalmente quest’anno si celebrano i 150 anni dell’unità d’Italia”. Del Basso ha poi elencato i problemi principali che gli italiani sono costretti ad affrontare, dalla disoccupazione, al precariato, alla carenza delle riforme. Causa per lui: la sottovalutazione della crisi da parte del governo Berlusconi.
Momento di autocritica. “Perchè il partito democratico non decolla? mancano alleanze credibili? Manca un leader credibile? Probabilmente si”. Queste le riflessioni del consigliere regionale.
Se le falle del berlusconismo sono venute alla luce dopo 17 anni, tocca ora al partito democratico rispondere. “Altro che governo del fare, Governo del fare nulla, anche in regione Campania”, attacca Del Basso De Caro, “dopo quasi 100 giorni si cammina con il freno a mano tirato”.
Non poteva mancare un riferimento al tema dei rifiuti, che sono costate le elezioni regionali alla sinistra. “Abbiamo difeso il nostro territorio, rifiutando di far arrivare a Sant’Arcangelo Trimonte i nostri rifiuti. Non per spirito leghista, ma perchè non possiamo accettare che altre provincie non realizzino la differenziata”.
Ipotizza anche futuri scenari politici l’on. Del Basso De Caro: “Anche la giunta regionale imploderà come il governo centrale”.

A seguire il tanto atteso intervento di Fausto Pepe.
“Io nel 2006 sono stato eletto sindaco di una coalizione di centro sinistra unita, indicata dall’udeur.” Inizia cosi, ricordando questo dato storico, il discorso del sindaco di Benevento.Si è poi soffermato su alcuni dei risultati postivi raggiunti dalla sua amministrazione: il primo quello dei rifiuti. “Un’esperienza che voglio salvaguardare”. Ma non solo. “Se a Pompei crollano i muri, qui siamo facendo crescere la città”, ha proseguito Pepe nel suo discorso dal vago sapore quasi di commiato.
“Quando Mastella è andato via, portandosi molti nel centro destra, io sono rimasto a sinistra.”, ha esordito Pepe.Quasi uno sfogo, una dimostrazione di lealtà ad un partito, il PD, in cui lui c’è e vuole continuare a restarci. Ma Sulla questione alleanze Pepe non scende a compromessi. No a chi ha perso le elezioni, ma no anche a PdL, Viespoli e Mastella.
E chi attendeva la risposta alla domanda più gettonata, quella su una sua nuova candidatura, è restato deluso. Non è questa la sede per tali ragionamenti. Questa sembra essere la linea dettata dal partito.
E Pepe nel partito democratico c’è e ci vuole restare, dichiara “accetto quello che mi viene detto, parliamo della città in altre situazioni”.

Argomento centrale del dibattito politico oggi, la convention dei finiani, a cui anche il sindaco fa riferimento. Ma il ragionamento di Fini non convince Pepe, che lo definisce come "un uomo che vuole sostituire Berlusconi, ma che di fatto non fa nulla per mandarlo a casa." Proprio sulle dichiarazioni di Fini, che in Umbria a chiesto a Berlusconi di dimettersi, è stato chiamato ad intervenire l’on. Giuseppe Fioroni. "Il dato più importante è che Fini ha sancito che la maggioranza non esiste più", è quanto ha dichiarato il presidente del Forum Welfare. Attenzione però ai tempi, avverte Fioroni, si rischia di andare avanti con "un governo che tira a campare".