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CRONACA

Casalduni, fiamme all’alba nello Stir: a fuoco i rifiuti nel capannone

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Incendio all’alba allo Stir di Casalduni, l’impianto gestito dalla Samte e di proprietà della Provincia di Benevento che lavora la frazione di rifiuti solidi indifferenziati.

L’allarme è scattato intorno alle 5:40, quando alla sala operativa del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco sono arrivate numerose segnalazioni.

Sul posto le squadre dei pompieri provenienti da Benevento e dai tre distaccamenti, con il supporto di due autobotti e un’autoscala, che stanno intervenendo per spegnere le fiamme sviluppatesi all’interno del capannone di circa 300 mq. Ingenti i danni alla struttura, dalla quale sarebbe partito il fuoco, che poi si è propagato anche all’esterno interessando del materiale presente in una vasca del piazzale.

I caschi rossi sono al momento impegnati nel tentativo di domare l’incendio, ma anche di abbassare le temperature all’interno dell’edificio per mettere in sicurezza l’area.

A Casalduni anche il presidente della Provincia, Claudio Ricci, gli agenti della Questura di Benevento e i carabinieri che hanno avviato le indagini per ricostruire quanto accaduto e capire cosa abbia causato il rogo dei rifiuti.

“È un disastro. Siamo in emergenza. Al momento ci possiamo soltanto augurare che i Vigili del fuoco riescano a spegnere le fiamme all’interno dello Stir,  ma certamente si profilano tempi molto duri per il Sannio”. È questa la prima dichiarazione a caldo di Ricci, davanti al capannone in fiamme dello Stir.  Accanto a lui il sindaco di Casalduni, Pasquale Iacovella.

“Appresa la notizia del terribile incendio che ha interessato parte dell’impianto STIR di Casalduni, in particolare quella adibita all’accettazione della frazione rifiuti indifferenziati, – scrive l’amministratore unico della Samte, Fabio Solano – ho avviato tutte le iniziative conseguenti.

Ho il dovere in primo luogo di riservare un pensiero di gratitudine ai Vigili del fuoco e alle Forze dell’ordine che da molte ore stanno operando sull’impianto di Casalduni con la solita, riconosciuta professionalità e abnegazione. Grazie a nome di tutta la Samte.  La stima precisa dei danni dell’incendio sarà fatta nelle prossime ore appena completate le operazioni da parte dei Vigili del fuoco e non appena sarà possibile effettuare un sopralluogo tecnico.

La Samte ha attivato ogni iniziativa per avviare gli interventi di manutenzione al fine di poter ripristinare la piena operatività dello STIR. Purtroppo disagi nel conferimento della frazione indifferenziata saranno ineludibile in questa fase. Siamo in contatto con gli uffici regionali, con la Provincia e la Prefettura per porre in essere soluzioni alternative in questa fase al conferimento presso altri STIR della Regione Campania.

Ringrazio il Presidente della provincia Ricci per l’immediata visita effettuata allo Stir e il Vice Presidente della Regione Bonavitacola per la loro immediata presenza a Casalduni e le misure che hanno messo in campo per scongiurare la crisi. Ringrazio anche il Prefetto di Benevento Cappetta per la grande vicinanza istituzionale e la grande sensibilità dimostrata. Saranno formalizzate nelle prossime ore le soluzioni che consentiranno i conferimenti alternativi allo Stir si Casalduni in questa fase delicata.

La Samte si rialzerà e, per quanto mi riguarda, spenderò tutte le mie forze per ripristinarne la piena operatività. Sono vicino e solidarizzo con il Sindaco e la gente di Casalduni e i Comuni limitrofi, nonché con i lavoratori dello Stir. Ringrazio i tanti Sindaci per gli attestati di solidarietà adesso dobbiamo essere tutti uniti e lavorare ognuno per le proprie competenze per il superamento di questo brutto momento”.

A seguito della grave emergenza, il sindaco della Città Metropolitana di Napoli, Luigi de Magistris ha disposto che la S.A.P. NA. S.p.A. (Sistema Ambiente Provincia di Napoli), la società partecipata che per conto dell’Ente di piazza Matteotti si occupa della gestione integrata dei rifiuti, consenta ai comuni della provincia di Benevento di conferire almeno 50 tonnellate al giorno presso le proprie strutture.

“Abbiamo deciso subito di correre in aiuto alla Provincia di Benevento – ha detto de Magistris – per evitare che in quel territorio si potesse presentare una nuova grave emergenza”.

“Quanto sta avvenendo ribadisce due urgenze: va verificato dalle autorità competenti se esiste una comune matrice dolosa per gli incendi che si sono verificati nelle ultime settimane in varie parti della regione; la Regione Campania deve al più presto predisporre un forte piano per la gestione del ciclo completo dei rifiuti in Campania in grado di garantire l’ordinario e fare fronte in maniera adeguata alle eventuali emergenze”.

Intanto il Presidente della Conferenza dei Sindaci, Clemente Mastella, ha convocato un’assemblea straordinaria dei sindaci per valutare l’impatto sulla sicurezza sanitaria ed ambientale. L’incontro con i primi cittadini della provincia si terrà sabato 25 agosto, alle ore 10, presso la Sala Consiliare di Palazzo Mosti, a Benevento.

LE REAZIONI – “Mi sono recato stamane presso lo Stir di Casalduni, dove stanotte si è sviluppato un incendio nel capannone di prima ricezione dei rifiuti indifferenziati provenienti dai Comuni della provincia di Benevento. Si tratta – scrive il vice presidente della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola – di un secondo episodio, dopo l’incendio che l’anno scorso ha interessato una parte dei rifiuti stoccati in balle da molti anni in area limitrofa allo Stir. Desidero ringraziare i Vigili del Fuoco per il tempestivo ed efficace intervento di spegnimento. Ho confermato al Sindaco di Casalduni ed a tutti i presenti la massima attenzione del Presidente De Luca e dell’intera amministrazione regionale sulla grave situazione che si è determinata, unitamente all’impegno per fornire ogni sostegno per affrontare e superare l’emergenza.

L’accumulo dei rifiuti combusti in un’area operativa d’accesso ne pregiudica il regolare funzionamento. Si rende necessario, pertanto, velocizzare le analisi di rito ed operare la rapida  evacuazione dal sito di tale materiale. Per fronteggiare la situazione abbiamo previsto che i rifiuti non conferibili allo Stir di Casalduni siano, in via provvisoria, destinati presso gli Stir delle province di Napoli , Caserta ed Avellino. Nel riparto si terrà conto della contiguità geografica fra i territori dei 78 Comuni di provenienza dei rifiuti ed i siti ove si trovano i tre Stir di destinazione provvisoria : BN1 verso Stir Tufino; BN2 verso Stir di Santa Maria CV ; BN3 verso Stir di Pianodardine. Sono certo che tutte le istituzioni interessate forniranno ogni proficua e solidale disponibilità per aiutare un territorio che nel passato non ha mai fatto mancare ogni responsabile collaborazione in ambito regionale, anche in fasi particolarmente difficili.

Nel pomeriggio con l’Arpac sono state anche definite le azioni per una veloce caratterizzazione dei rifiuti combusti, presupposto per la pronta rimozione e ripristino della funzionalità dello Stir al servizio della Provincia di Benevento.

Nel corso dell’incontro che, successivamente al sopralluogo, ho avuto presso la sede della Provincia di Benevento, presenti il Presidente Ricci ed il Prefetto Cappetta, sono stati definiti i dettagli operativi delle azioni da intraprendere, tra cui l’eventuale messa in sicurezza del capannone ed adeguamento dell’impiantistica se dovessero essere richiesti tali interventi  in esito alle verifiche che saranno effettuate in sede tecnica dopo lo spegnimento. Si tratterebbe d’interventi complementari a quelli già finanziati di recente dalla Regione per 1 milione di Euro, i cui lavori, appaltati dalla Provincia, dovranno avere inizio ad inizio di settembre. Altro tassello importante – conclude Bonavitacola – è costituito dalla rimozione delle ecoballe stoccate in area limitrofa all’impianto, in attuazione di quanto già previsto dalla Regione fin dagli inizi del 2016, con inserimento del sito di Casalduni nella prima tornata di gare per lo smaltimento delle ecoballe”.

“Dopo questo ennesimo incendio all’interno dello STIR di Casalduni – evidenzia la deputazione sannita del M5s – è chiaro che qualcosa non stia funzionando. Peraltro, e questo rende la vicenda ancora più grave, in questo caso l’incendio ha coinvolto l’interno del capannone dove viene riversato il rifiuto trasportato all’impianto. Quindi, in presenza di sistemi di monitoraggio che avrebbero dovuto fornire un alert in seguito a modifiche dei parametri ambientali, come peraltro è già accaduto anche in altre occasioni. Chiaramente spetterà alla Magistratura definire eventuali responsabilità ma di certo, ripetiamo, qualcosa non ha funzionato.

Adesso, per la provincia di Benevento, si apre molto probabilmente un periodo di crisi perché di certo lo Stir si fermerà per alcuni mesi. A questo va aggiunto che ci sono difficoltà anche per altri siti provinciali nei quali avviene il conferimento, impasse che si sommano alle difficoltà che sta vivendo l’inceneritore di Acerra.

Insomma, una debug della politica di gestione dei rifiuti messa in piedi dalla Regione Campania. Ad oggi – proseguono i pentastellati sanniti – la Giunta De Luca infatti non ha trovato soluzioni al problema delle ecoballe, non è riuscita a dare esecuzione alla sua legge sulla gestione dei rifiuti e, conseguentemente, non è riuscita a dare piena funzionalità agli ATO che a livello provinciale dovrebbero gestire il ciclo dei rifiuti. Non è più il momento dell’indignazione, ma di rimboccarsi le maniche e far funzionare questa filiera così da non dover più vivere queste pagine nere. La salute dei cittadini si tutela attraverso la buona politica, e questo finora non è stato permesso proprio da chi oggi parla di indignazione.

È evidente, quindi, che ci troviamo nuovamente sull’orlo di una crisi di sistema con un conseguente stato di emergenza sul quale è facile intuire chi ne potrà trarre beneficio. Inevitabile, all’interno di questa cornice, ricordare la famosa inchiesta di Fan Page dalla quale emergeva una nuova commistione tra politica e camorra per la gestione dei rifiuti.

Dell’accaduto abbiamo informato i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle e il Ministero dell’ambiente per il tramite del sottosegretario Salvatore Micillo.

È doveroso, poi, – conclude la deputazione M5s – ringraziare il Corpo dei Vigili del Fuoco che ancora una volta sono in prima linea per mettere in sicurezza l’impianto. Infine, un pensiero va alla popolazione di Casalduni e dei paesi vicini, che tanto sta soffrendo per una scelta scellerata calata dall’alto e il cui prezzo da pagare diventa sempre più alto”.

“I fatti di Casalduni – scrive il deputato sannita del Pd, Umberto Del Basso De Caro – sono gravissimi e sono il segnale che serve un’attenzione maggiore verso l’ambiente. È per questo che è necessario velocizzare nel potenziare tutto ciò che è relativo alla sicurezza di questi luoghi come ad esempio l’installazione di telecamere di videosorveglianza così come richiesto qualche mese fa, con una mozione in Consiglio, dal Consigliere regionale Erasmo Mortaruolo. Sono questi sistemi, insieme ad altre importanti azioni,  modi per tenere lontano da questi luoghi chi non ha rispetto e cura per sé stesso e per la collettività. Accanto al tema della sicurezza vi è poi quello della rimozione delle ecoballe dagli impianti, così come già programmato dal Governo Renzi che aveva posto questo tema tra le priorità.

Oggi – conclude il parlamentare – è necessario superare i buoni propositi e avviare azioni concrete che possano risolvere concretamente le criticità del territorio”.

“Quanto accaduto presso l’impianto STIR di Casalduni è l’ennesimo attentato all’ambiente e alla salute dei cittadini. Ancora non sono chiare le origini del rogo ma si tratta di un atto da condannare fortemente. La sicurezza e la tutela del territorio e dei suoi abitanti sono priorità che non possono più attendere. Per questo motivo presenterò una interrogazione parlamentare al Ministro Costa affinché si adottino le giuste misure per scongiurare il ripetersi di simili episodi di stampo criminale. Per intanto mi preme esprimere la mia vicinanza, all’amministrazione, ai cittadini, alla società Samte che gestisce lo Stir, ed un ringraziamento ai Vigili del Fuoco per l’ottimo lavoro che, in queste ore, con professionalità e coraggio, stanno svolgendo”. Lo dichiara la senatrice sannita di Forza Italia, Sandra Lonardo.

“Terribile questo ennesimo incendio nel deposito dello Stir di Casalduni! Quando i rifiuti sono divorati dalle fiamme, nell’aria si diffondono sostanze nocive per la salute umana, quindi, la mia prima preoccupazione è per chi vive nelle immediate vicinanze e per le eventuali coltivazioni locali. Il vento, soffiando, trasporta ovunque le particelle, generate dalla combustione”. Lo dice Angela Ianaro, portavoce alla Camera del MoVimento 5 Stelle, che, appresa la notizia, ha informato prontamente il ministro dell’Ambiente, il generale Sergio Costa, che ha delegato a seguire l’accaduto, il sottosegretario Salvatore Micillo, dal quale la deputata sannita ha ricevuto rassicurazioni, che: “stanno seguendo la vicenda attraverso le forze dell’ordine locali”.

“Sento di ringraziare il Sottosegretario all’Ambiente Micillo per la prontezza e la sensibilità dimostrate per l’incendio allo Stir di Casalduni. – continua Ianaro – Ho ricevuto da lui rassicurazioni, che stanno monitorando l’incendio e acquisiranno nei prossimi giorni gli elementi utili a fare luce su questo grave rogo, e, che presto, si recherà personalmente sul posto per constatare la situazione ed i danni provocati. Il MoVimento 5 Stelle è presente attivamente sul territorio e nelle difficoltà può contare sui propri vertici e rappresentanti di Governo. Non ci lasciano soli, tutti insieme formiamo una grande squadra. L’Italia degli incendi arriva purtroppo, anche in provincia di Benevento, con le fiamme presso lo Stir, di cui c’eravamo occupati già il 16 aprile scorso quando una delegazione del MoVimento 5 Stelle visitò il sito insieme al consigliere regionale Vincenzo Viglione e sempre per un incendio avvenuto la settimana prima ad un cumulo di ecoballe”.

“Occorrerà adottare ora gli opportuni accorgimenti perché questi incendi preoccupano e vanno approfonditi. Non aspetteremo che ce ne sia un terzo ancora. Nei prossimi giorni acquisiremo la relazione dei vigili del fuoco unitamente agli esami dell’aria compiuti dall’Arpac poi valuteremo il da farsi ma così, non si può andare avanti. La situazione deve cambiare! E presto” conclude amareggiata Angela Ianaro componente alla Camera della Commissione Politiche dell’Unione europea.

“Sono profondamente amareggiato per quanto accaduto presso l’impianto Stir di Casalduni. È un grave atto a danno della salute dei cittadini e dell’ambiente che merita una forte condanna”. Così il consigliere regionale e vicepresidente della Commissione Agricoltura della Campania, Erasmo Mortaruolo.

“Gli ingenti danni al capannone principale – afferma Mortaruolo – dove vengono lavorati i rifiuti fa già ipotizzare gravi ripercussioni sui lavoratori e sulla piena operatività dello Stir per le prossime settimane. Ritengo a tal proposito doveroso ringraziare di cuore i dipendenti e il management dell’impianto, il Corpo dei Vigili del Fuoco e tutte le Forze dell’Ordine per l’intervento professionale, immediato e coraggioso che hanno condotto nell’area dello Stir e che consentito di scongiurare danni ancora maggiori.

Ho già partecipato al Governatore Vincenzo De Luca e al presidente della Commissione Ambiente, Gennaro Oliviero quanto accaduto a Casalduni ribadendo la necessità che si faccia tutto il possibile per la sicurezza di quel sito chiedendo un intervento forte e urgente per tutelare il territorio sannita e la salute dei cittadini. Anche con uno specifico approfondimento in Commissione Ambiente.

La linea con i criminali che mortificano l’ambiente per la Regione Campania resta una sola: tolleranza zero! Ai cittadini sanniti assicuro che andrò avanti in questa battaglia chiedendo, dopo l’approvazione che c’è stata in Consiglio della mia mozione in cui ho richiesto il potenziamento dell’impianto di videosorveglianza, che venga fatto di più per scongiurare anche per il futuro il ripetersi di simili, devastanti, episodi”.

“La FP CGIL – scrive la sindacalista Giannaserena Franzè – esprime vicinanza e solidarietà ai 54 lavoratori dello Stir di Casalduni, per il danno ulteriore che subiranno in conseguenza dell’incendio occorso stamani. Lavoratori già colpiti dal sacrificio del contratto di solidarietà, necessitato dalla crisi aziendale, che ha comportato il concordato in continuità, di cui non hanno alcuna responsabilità.

Con estremo rammarico constatiamo che le nostre doglianze, avevano un fondamento, infatti in sede di incontri sindacali con l’azienda, abbiamo sempre espresso la preoccupazione circa le condizioni “a limite” in cui si lavorava, ai limiti delle potenzialità contenitive dell’impianto, soprattutto nella stagione estiva, a temperature elevate.

Chiediamo alle istituzioni competenti di adoperarsi per il ripristino immediato dell’operatività dell’impianto. In queste ore abbiamo peraltro, sollecitato un incontro in prefettura, per esprimere assoluto dissenso per la “piega” che la vertenza va assumendo, in particolare a seguito dell’incontro avuto con il presidente della Provincia Claudio Ricci, in qualità di socio unico della Samte srl .

Incontro che abbiamo chiesto ed ottenuto immediatamente dal presidente a ridosso di ferragosto; emerge che la crisi di liquidità è causata unicamente dal mancato pagamento della tariffa, da parte dei comuni della provincia. Tariffa che non solo è la più bassa della regione, ma la cui legittimità è stata sancita dal Consiglio di Stato più di un anno fa.

L’urgenza e la necessità dell’incontro in prefettura – prosegue la Franzè – nasce dalla aiuto che speriamo voglia darci Sua Eccellenza il Prefetto, nel ottenere dai comuni inadempienti, ancor di più in un momento critico per l’ impianto, l’ osservanza dei loro doveri istituzionali e di creditori per un servizio di cui si avvalgono regolarmente senza pagarlo.

Nostro obiettivo unico e prioritario: non far perdere il posto di lavoro a padri di famiglia che difficilmente potrebbero trovare altro lavoro sul nostro asfittico territorio provinciale.

Il Presidente Ricci, lo ha detto chiaramente, non ci sarebbero esuberi presso lo stir di Casalduni, se i comuni pagassero regolarmente il servizio reso di conferimento e trattamento dei rifiuti indifferenziati.

Appare evidente che siamo di fronte ad un cortocircuito istituzionale che, se non sanato in tempi bevi, continuerà ad arrecare danni sempre e solo ai lavoratori, che non hanno alcuna responsabilità delle difficoltà aziendali. Lavoratori i quali, tra l’altro, svolgono un lavoro difficile e usurante a causa delle numerose problematiche che spesso si trovano a fronteggiare per evitare grossi disagi ai cittadini e al territorio sannita. Vorremmo che con serietà istituzionale, i sindaci agissero coerentemente, pagando il dovuto, ben sapendo che lo Stir di Casalduni è assolutamente strategico e vantaggioso per tutta la comunità provinciale , perché, grazie al lavoro quotidiano dei 54 uomini, si riesce a contenere il costo della tariffa, che ribadiamo, è il più basso dell’intera regione e a fornire un servizio di qualità”.

“Mi sono recato questa mattina sul luogo dell’incendio del capannone dello STIR di Casalduni, che ha coinvolto un’area di circa 300 metri quadrati adibito alla vagliatura dei rifiuti. Prezioso, come sempre, – scrive Leonardo Ciccopiedi, Responsabile organizzativo di Forza Italia in provincia di Benevento – l’intervento di tre squadre del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco che hanno iniziato a domare l’incendio già dall’alba. Il rogo odierno rappresenta un pericolo ambientale ed un rischio per la salute dei cittadini, oltre ad un danno per i lavoratori e per il servizio di smaltimento dei rifiuti.

È necessario che le autorità competenti facciano immediata luce sulla natura dell’incendio, dal momento che leggiamo sui media non essere il primo avvenuto in Campania, e che diano informazioni ai cittadini rispetto al livello d’inquinamento causato dalla combustione. Essendo questo l’unico punto per lo smaltimento dei rifiuti, si creerà sicuramente un problema al servizio. L’incendio di questa mattina porta all’attenzione dei cittadini e dei media le gravi responsabilità del Presidente della Regione, Vincenzo De Luca, circa la sua inefficienza nel predisporre un piano integrato per la gestione del ciclo completo dei rifiuti in Campania, in grado di garantire l’ordinario e d’intervenire prontamente al verificarsi di emergenze come questa.

Aspettiamo pertanto con impazienza – conclude Ciccopiedi – la risposta di De Luca, oltre ad azioni concrete, augurandoci che questo non sia l’ennesimo fallimento della Regione a discapito dei cittadini del Sannio, così come sta avvenendo in ambito sanitario con l’ospedale Rummo”.

“Quello della notte del 23 agosto, cui è seguito un nuovo tentativo di appiccare le fiamme da parte di ignoti nella notte successiva, è un atto di assoluta gravità che, oltre al danno ambientale, avrebbe potuto causare, nell’immediato, la ‘paralisi del ciclo dei rifiuti’ per l’intero Sannio con le conseguenze che tutti possiamo immaginare”. Così in una nota il segretario provinciale del Pd, Carmine Valentino.

“La ‘paralisi’ è stata fortunamente scongiurata per il solerte intervento delle Istituzioni che hanno provveduto, sotto la regia della Provincia di Benevento, all’immediata adozione di un Piano Straordinario per il conferimento della frazione indifferenziata dei rifiuti (il cui sito di stoccaggio appare il più danneggiato dall’incendio) da parte dei 78 Comuni sanniti presso gli Stir di Tufino, Pianodardine e Santa Maria CV, secondo un criterio di prossimità territoriale. Il Piano è stato approntato e licenziato, nelle ore immediatamente successive all’evento incendiario, al termine del Summit convocato ad horas dal Presidente Ricci, con la presenza del Vice Presidente e Assessore all’Ambiente della Regione, Fulvio Bonavitacola, del Prefetto di Benevento, Francesco Cappetta, nonché dello Staff tecnico dei competenti enti.

Evitata la crisi immediata per l’inagibilità dello Stir, grazie al pronto e solidale sostegno messo in campo dalla Regione Campania, ora è necessario procedere celermente ai previsti lavori di aggiornamento dell’impianto, potenziandone anche la sicurezza con l’istallazione delle telecamere di videosorveglianza già richieste qualche mese orsono, con una specifica mozione, dal consigliere Erasmo Mortaruolo. È evidente che, come ha avuto modo di affermare il Presidente Ricci, ‘meno tempo dureranno i lavori, minore sarà la durata della crisi’. In questo senso è necessario che tutta la classe dirigente faccia sistema evitando i soliti cliché della polemica strumentale, completamente scollata dalla pragmatica soluzione dei problemi che, ad oggi, appaiono identificabili in tre categorie.

La prima è connessa alla tempestività dei necessari ed urgenti ‘lavori di ripristino dell’impianto’, permettendo di unificarli con quelli già programmati, finanziati ed appaltati per l’ammodernamento dello stesso, il cui avvio è calendarizzato per il 3 settembre prossimo.

La seconda riguarda la crisi occupazionale che potrebbe derivarne. È bene ricordare come i ’54 lavoratori’ dello Stir di Casalduni siano già colpiti dal sacrificio del ‘contratto di solidarietà’, in conseguenza del deficit di liquidità dell’azienda cui il managment stava provvedendo proprio in queste settimane. Anche qui i tempi di ripristino e rimessa a regime dell’impianto sono essenziali.

La terza inerisce la ‘rimozione delle ecoballe’ dal sito di Toppa Infuocata. È indispensabile che la Regione dia rapida esecuzione agli impegni presi in tal senso. Un rigraziamento, non di rito, va infine ai Vigili del Fuoco, alle Forze dell’Ordine e all’Arpac per gli interventi effettuati nella massima professionalità, dedizione ed immediatezza, grazie ai quali ulteriori danni sono stati evitati. Piena solidarietà e vicinanza alle popolazioni dei Comuni interessati per il disagio ambientale che si trovano, loro malgrado, a vivere”.

“Quanto accaduto presso l’impianto STIR di Casalduni è l’ennesimo duro colpo per la nostra comunità, è un atto di inaudita gravità contro la salute dei cittadini di Casalduni e dei paesi limitrofi. E’ un danno all’ambiente e a tutte le economie locali”. Così in una nota Vittoria Guerrera, capogruppo “Democratici di Casalduni”.

“In qualità di capogruppo consiliare di minoranza dei “Democratici di Casalduni” – scrive -, esprimo tutta la solidarietà del caso ai miei concittadini e a quelli dei paesi limitrofi per il disagio ambientale che loro malgrado stanno vivendo, ai 54 dipendenti dello STIR che sono i primi a dover fronteggiare una situazione di forte disagio e che da tempo li vede coinvolti dal sacrificio del “contratto di solidarietà”.

Ora è necessario che “tutti”, le istituzioni, la politica facciano sintesi e diano seguito alle parole con atti concreti e risolutivi, evitando strumentalizzazioni propagandistiche e gratuite.

Ben vengano al più presto tutte le azioni atte al potenziamento della sicurezza, dello STIR, dei suoi dipendenti e di tutta la popolazione interessata. Il problema rifiuti/STIR NON è solo di Casalduni e dei casaldunesi, la sua risoluzione darà benefici all’intero Sannio”.

 

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