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Gioco d’azzardo, Libera: “Italia primo paese in Europa per numero di scommesse”
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Un giro d’affari che oscilla tra gli 88 e i 94 milioni di euro annui, dovuti ad una spesa media di 1260 euro per cittadino. Numeri preoccupanti che descrivono la situazione del mercato del gioco d’azzardo legalizzato.
Scommesse sportive, gratta e vinci e lotterie in Italia, secondo il dossier Azzardopoli realizzato dall’associazione Libera, rappresentano il 4% del Pil nazionale e l’unico settore che, nonostante il periodo di crisi, continua a crescere facendo registrare un aumento del 400% dal 2004 ad oggi.
Numeri da capogiro che però nascondono un problema sociale ed economico: secondo Libera infatti “la crescita smisurata degli introiti del gioco d’azzardo legalizzato non corrisponderebbe ad un contestuale aumento dei guadagni per l’erario”.
Un fenomeno che preoccupa anche dal punto di vista sociale. La difficile congiuntura economica, infatti, invece di scoraggiare i cittadini a scommettere ha fatto addirittura lievitare la schiera dei giocatori.
I dati parlano chiaro: sono circa 36 milioni gli italiani che almeno una volta hanno giocato d’azzardo. Una cifra che fa della penisola il primo paese europeo per scommesse e il terzo nel mondo. A questo si aggiunge una voce di spesa per lo Stato che oscilla intorno a 5 milioni di euro, relativa ai costi sociali e sanitari legati al gioco.
Per ridurre il problema Libera propone una legislazione più severa e un maggiore controllo, soprattutto per quanto riguarda spot pubblicitari e gioco minorile.
Ma contemporaneamente al gioco d’azzardo legale cresce anche il mercato di quello fuori legge. Secondo quanto stimato da Libera si tratta di un giro d’affari che sfiora i 15 miliardi di euro l’anno e che viene gestito da 49 clan sparsi sul territorio nazionale.