Comune di Benevento
Consiglio comunale, Cangiano (Api) contro Miceli: “Le sue dichiarazioni offensive e insensate”

Ascolta la lettura dell'articolo
Il consigliere comunale dell’Api Mario Cangiano ha inviato una nota per spiegare i motivi della sua assenza dal Consiglio Comunale di Benevento per l’approvazione del bilancio. Duro l’attacco al capogruppo del Pd Angelo Miceli che aveva accusato l’esponente rutelliano in merito alla sua assenza in sala consiliare.
“Non credevo – spiega Cangiano – di aver bisogno di giustificare ulteriormente l’assenza alla seduta di consiglio comunale tenutasi ieri, ma invece devo ricredermi. Le considerazioni espresse ieri in Consiglio dal capogruppo del Pd mi sono apparse se non offensive, visto che si mette in discussione la veridicità delle mie affermazioni, quanto meno insensate.
“Il capogruppo del Pd – aggiunge l’esponente Api riferendosi ad Angelo Miceli – ha richiesto una verifica della maggioranza in ragione della mia assenza alla seduta di consiglio purtroppo legata a seri problemi di salute e quindi del tutto giustificata, e peraltro, illustrata e documentata.
Il capogruppo del Pd mette in dubbio la giustificazione che ho addotto epperò, a vederla bene mi batte sul tempo”. Infatti, – continua – a richiedere la verifica della maggioranza avrei dovuto essere io visto che è proprio questa maggioranza, anzi per meglio dire una parte di questa maggioranza ad esprimere nei fatti la volontà di procedere da sola dimenticando alleanze, programmi e progetti. Non voglio fare bacchette, ma non posso neanche accettarne”.
“Continuo – sottolinea – a rinnovare l’invito a non rinnegare le alleanze, a non sfaldare la maggioranza in ragione di beghe personalistiche o corse individuali e ciò nell’imteresse della città. Io sono qui per apportare il mio contributo, in virtù delle scelte programmatiche prodomiche all’avvio del percorso amministrativo, scelte programmatiche che hanno giustificato l’aggregazione in sede di competizione elettorale e che ritengo insuscettibili di essere poste all’angolo per abbandoni individuali”.
“Vorrei ricordare al capogruppo del Pd – conclude Cangiano – la sua assenza in una seduta di consiglio che lui stesso attribuì all’assunzione di funghi avvelenati: all’epoca amico mio nessuno si sognò di mettere in dubbio le tue affermazioni o di richiedere una verifica del tuo ruolo politico, ma forse eravamo tutti un pò più eleganti”.