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CRONACA

Lutto nella Chiesa beneventana: addio a mons. Pasquale Maria Mainolfi, storico parroco di San Gennaro

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Lutto nella Chiesa beneventana. All’età di 67 anni si è spento questa mattina don Pasquale Maria Mainolfi, storico parroco della Chiesa di San Gennaro.  Originario di Cervinara, in provincia di Avellino, dove era nato il 12 febbraio 1958, don Pasquale era stato ordinato il 29 aprile 1983.

Nato a il 12 febbraio 1958, quinto di sette figli di Michele ed Immacolata Miele, mons. Mainolfi ha compiuto gli studi medi e liceali presso il seminario regionale di Benevento,dove ha concluso anche quelli filosofici e teologici, ed è stato ordinato sacerdote il 29 ottobre 1983 dall’allora arcivescovo metropolita di Benevento mons. Carlo Minchiatti. Ha svolto gli studi accademici presso la Pontificia Facoltà Teologica dei padri Gesuiti di Posillipo.

Vice-parroco dell’Addolorata in Benevento, poi parroco-arciprete di Sassinoro, dove ha dato nuovo slancio all’antico culto di Santa Lucia, restaurandone il Santuario di straordinaria e rara bellezza. Laureato in Pedagogia, è stato oratore e conferenziere. Ha tenuto corsi di aggiornamento e di esercizi spirituali a sacerdoti, religiosi e laici in diverse diocesi italiane. Ha curato in Tv la rubrica religiosa settimanale “Maranathà”.

Tra le altre cose, è stato Cancelliere, poi Difensore del Vincolo e infine Giudice Istruttore presso il Tribunale Ecclesiastico interdiocesano e d’appello beneventano. Assistente Ecclesiastico della F.U.C.I., Responsabile della Pastorale Universitaria in Benevento, Assistente dell’associazione “Sacra Famiglia” e dell’Istituto Secolare delle “Missionarie della Regalità di Cristo”, Responsabile Regionale degli Istituti Paolini “Gesù Sacerdote” e “Santa Famiglia” e Consigliere Nazionale dell’Istituto “Gesù Sacerdote”.

Dal 1997 Cappellano Magistrale del Sovrano Militare Ordine di Malta e Cappellano di Sua Santità dal 1998. Delegato Arcivescovile per il grande giubileo dell’Anno 2000, per l’Anno Bartolomeano e del Discepolato 2001-2002 concluso dal Card. Crescenzio Sepe, dell’Anno Eucaristico 2002-2003 e del Primo Congresso Eucaristico della Chiesa Beneventana concluso dal Card. Joseph Ratzinger, allora Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, dell’Anno Benedettino 2003-2004 concluso dal Card. Zenon Grocholewski, Prefetto della Congregazione per l’Educazione Cattolica, e dell’Anno Januariano 2004-2005 concluso dal Card. Renato Raffaele Martino, Presidente del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace e del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti.

Più volte componente e segretario del Consiglio Presbiterale. Direttore dell’Ufficio Cultura e Pastorale Universitaria dell’Arcidiocesi di Benevento, è stato direttore dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose “Redemptor Hominis” e Viceprefetto dello Studio Teologico “Madonna delle Grazie”, affiliati al Pontificio Ateneo “Antonianum” di Roma, presso i quali ha insegnato anche Teologia Morale e Teologia Dogmatica. Presidente del Comitato Etico della Provincia di Benevento, è stato Assistente ecclesiastico del Movimento Cristiano Lavoratori.

Iscritto all’Albo Nazionale dei Giornalisti dal 1989. Ha scritto su “l’Osservatore Romano”, “Avvenire”, “Tempi Nuovi”, “Chiesa informa”, “Benevento”, sulla rivista di cultura e politica scolastica “Scuola cattolica”, su “I Quaderni Casa Sollievo della Sofferenza”, dirige la Collana “Quaderni dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose “Redemptor Hominis” e diverse riviste di Istituti religiosi. E’ stato autore di circa sessanta titoli sulla storia della Chiesa, esegesi biblica e tematiche di stringente attualità dogmatico-spirituale. Collabora regolarmente da anni con “Realtà Sannita”.

Attivissimo per fervore liturgico e zelo pastorale, in occasione dei quarant’anni dell’istituzione della Parrocchia di San Gennaro, ha arricchito il complesso parrocchiale del Centro d’accoglienza “Giovanni Paolo II” e dell’Oratorio “Beato Carlo Acutis” e del Banco alimentare “Papa Orsini”, inaugurati l’8 dicembre 2022 dall’arcivescovo Felice Accrocca, e dal sindaco della città, Clemente Mastella.

A Benevento sarà accolto dai fedeli ed amici nel pomeriggio odierno alle ore 15.00. Sabato alle 16.00 saranno, invece, saranno celebrati i funerali nella Chiesa di San Gennaro. Questa mattina, intanto, è stata allestita la camera mortuaria a Cervinara.

I MESSAGGI DI CORDOGLIO – “Apprendo con sincero dolore e profondo cordoglio la notizia della morte di monsignor Pasquale Maria Mainolfi: è stato per me un amico vero e un riferimento spirituale importante e ha dato alla vita ecclesiale, sociale e culturale della Città un contributo di elevatissima fattura”, lo scrive in una nota il sindaco di Benevento Clemente Mastella. “Nei suoi quarantadue anni di sacerdozio, ha lasciato un’impronta incancellabile, tanto nelle parrocchie dell’Addolorata, di Sassinoro e quindi di San Gennaro, quanto nelle istituzioni culturali e nelle multiformi attività nelle quali la sua rara brillantezza culturale gli ha permesso di distinguersi.  La statura intellettuale indubitabile, che si è tradotta in innumerevoli scritti e pubblicazioni e in omelie sempre raffinate, si univa ad un afflato pastorale altrettanto alto: ricordo l’orgoglio con cui nel 2022 mi chiamo per inaugurare il Banco alimentare Papa Orsini, uno dei lasciti di quest’uomo di Chiesa alla società. Condoglianze ai familiari e a tutti i fedeli che – innumerevoli- gli hanno voluto bene”, conclude il Sindaco.

“È con profondo dolore e sentito cordoglio che l’associazione Res Publica apprende la notizia della scomparsa di Monsignor Pasquale Maria Mainolfi. La Chiesa beneventana e l’intera comunità perdono una delle sue figure più significative. Noi, come associazione, perdiamo un amico leale e un prezioso punto di riferimento”. Così Pierpaolo Izzo, Presidente Associazione “Res Publica – Amici di Mino Izzo”. “Monsignor Mainolfi – continua Izzo – ha dedicato tutta la sua vita al sacerdozio. Lo ricorderemo per la sua operosità eccezionale nel culto e nell’impegno per la sua comunità. Figura cardine per lo spirito, ha donato alla vita ecclesiale, sociale e culturale di Benevento e dell’intera provincia un patrimonio di inestimabile valore. La sua cultura profonda e innegabile, espressa attraverso una ricca produzione di scritti, pubblicazioni e prediche sempre curate, si fondeva con un altrettanto nobile impegno pastorale. Era un uomo che portava sempre in dono la sua cultura, la sua speranza e la sua incrollabile fede. Come amava dire nel suo programma radiofonico, “Maranatha (Venga il Signore)”, Monsignor Mainolfi era un faro di attesa e di luce. Per la nostra associazione, Don Pasquale è stato molto più di un sacerdote. Prima amico e confessore spirituale del fù Sen. Mino Izzo, poi amico sincero e convinto sostenitore dell’associazione Res Publica – Amici di Mino Izzo, che due anni fa tenne a battesimo alla Rocca dei Rettori insieme a numerose autorità, tra cui il Presidente della Provincia Nino Lombardi e il senatore Maurizio Gasparri, all’epoca Vice Presidente del Senato”. “In questo momento di lutto tutti i soci si uniscono al dolore dei familiari, dei suoi fedeli e di quanti, come noi, hanno avuto il privilegio di conoscerlo e amarlo. La sua assenza lascerà un gran vuoto, ma il ricordo del suo esempio e del suo prezioso contributo rimarrà indelebile nei nostri cuori. Salutiamo Monsignor Mainolfi con le sue stesse parole, che ben rappresentano il suo spirito di donazione e rinascita: ‘Se il chicco non muore, la spiga non nasce’”, conclude Pierpaolo Izzo.

“Una figura luminosa dell’Arcidiocesi Metropolita di Benevento ci ha lasciati: Monsignor Pasquale Maria Mainolfi, parroco della chiesa di San Gennaro a Benevento. La sua vita è stata un dono di sapienza, per noi popolo di Dio e per la nostra Chiesa. Teologo, mariologo, professore, formatore e predicatore instancabile, ha incarnato con dedizione e amore appassionato per la parola di Dio, lo spirito del Concilio Vaticano II e i valori della dottrina sociale della Chiesa. Il suo impegno pastorale e accademico ha lasciato un’impronta profonda in chi ha avuto la grazia di conoscerlo. Le Acli, con riconoscenza lo ringraziano per la passione e l’amicizia. Che il Signore lo accolga nella luce eterna”. Così Filiberto Parente, consigliere nazionale delle Acli.

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