POLITICA
Dall’ex assessore regionale Fucci petizione per riaprire l’ospedale di Cerreto Sannita
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Una petizione alle istituzioni regionali e nazionali per la riapertura dell’ospedale ‘Maria delle Grazie’ di Cerreto Sannita. A promuoverla sono l’avvocato caudino Vittorio Fucci, ex assessore regionale, insieme con Gianmariamichele Ciaburri.
“Nella qualità di cittadini – scrivono – avvertiamo da tempo la necessità della riapertura dello storico Ospedale di Cerreto Sannita, diventa esigenza
inderogabile in questa fase di emergenza planetaria per combattere la pandemia del coronavirus. La pochezza dei presidi ospedalieri (allo stato il depauperato Ospedale di S. Agata dei Goti e l’Ospedale Padre Pio di Benevento) del Sannio, territorio privo di idonee strade di collegamento che
lo rendono disarticolato e difficilmente percorribile, pone la indifferibile necessità di incrementare i presidi ospedalieri sanniti al fine di meglio fronteggiare la drammatica emergenza e di restituire ad un territorio di confine la vitale assistenza sanitaria ed ospedaliera.
Lunga – aggiungono – è la sequela di tragici e letali episodi che hanno visto soccombere numerosi cittadini della Valle Telesina per la mancanza di un vicino pronto soccorso ospedaliero.
Pertanto come cittadini, pronti a forme di protesta anche estreme, ma sempre nei limiti della legalità, non accettando di essere considerati Italiani e Campani figli di un Dio minore e, quindi, carne da macello, – concludono Fucci e Ciaburri – reclamiamo e sottoscriviamo il presente documento per l’urgente ed indifferibile riapertura dell’Ospedale Maria delle Grazie di Cerreto Sannita per il quale negli ultimi anni sono stati investiti milioni di euro rendendo la struttura idonea al suo immediato utilizzo”.
L’ex assessore Regionale Vittorio Fucci e presidente di “Progetto Sannio” – si legge in una nota a sua firma – “già nei giorni scorsi, di fronte ad un assordante silenzio di alcune istituzioni, ha lanciato l’appello alla Regione ed al Governo Nazionale affinché, difronte alla drammatica emergenza determinata dalla pandemia del coronavirus, sia immediatamente riaperto l’Ospedale di Cerreto Sannita, sia immediatamente aperto l’Ospedale di S. Bartolomeo in Galdo, costruito nel lontano 1960 e mai funzionante, siano potenziati seriamente, a fronte dei pochissimi posti di terapia intensiva di cui dispongono le strutture ospedaliere sannite, gli Ospedali di S. Agata dei Goti e di Benevento. Necessità ancora più viva per il Sannio, abbandonato al suo destino perché privo di una idonea rete viaria di collegamento, e pertanto, isolato.”
“L‘ex assessore – continua la nota – si è affidato anche ad un video pubblicato nei giorni scorsi sulla sua pagina pubblica di Facebook, annunciando anche l’avvio di una sottoscrizione da parte dei cittadini della Valle Telesina, finalizzata ad ottenere la immediata riapertura dell’Ospedale di Cerreto Sannita, riavviandone l’attività, come anche per quello di S. Bartolomeo in Galdo, con l’installazione di ventilatori polmonari per i reparti di terapia intensiva. Un diffondersi della pandemia nel Sannio, considerato l’atavico isolamento in cui versa, determinerebbe una letalità altissima ed imperdonabile.”