ECONOMIA
Rifiuti, Confindustria Benevento vuole il cambio di passo: “Rivedere piano d’ambito e coinvolgere i privati nella gestione”
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La revisione della pianificazione d’ambito provinciale, tenendo conto degli impianti esistenti e degli operatori privati attivi e un ripensamento delle scelte relative all’individuazione del soggetto gestore coinvolgendo anche le aziende in una logica di partenariato pubblico/privato.
In tema di rifiuti sono queste le istanze che Confindustria Benevento ha rivolto – in rappresentanza degli operatori del settore – alla politica e alle istituzioni sannite con l’iniziativa tenuta nel pomeriggio presso il Centro l’Impiego.
Insomma, la richiesta è a cambiare passo e a cambiare direzione, come ribadito nel documento redatto dall’associazione degli imprenditori e in cui si sottolineano i ritardi dell’Ato rifiuti Benevento, incapace – a distanza di otto anni dall’entrata in vigore della nuova legge regionale – di completare l’iter previsto né per la parte di pianificazione né per l’individuazione del soggetto a cui affidare e far gestire il servizio.
Ma l’iniziativa della Confindustria si è rivelata utile anche per mettere le aziende del territorio impegnate nel settore rifiuti – e in quello estrattivo – a confronto con la Regione Campania, rappresentata dal vicepresidente Fulvio Bonavitacola. E per il numero 2 di palazzo Santa Lucia nessun dubbio: “I ritardi degli ambiti sono troppi ed evidenti. Per questo la Regione è intervenuta a luglio, con una nuova legge, fissando tempi certi. E dunque: o gli ambiti si attivano o utilizzeremo i poteri sostitutivi”.
A portare un contributo alla discussione, tra gli altri, anche Chicco Testa, presidente di AssoAmbiente. Che non ha dubbi: la svolta può arrivare solo se si riconosce spazio e protagonismo all’imprenditoria privata: “Al Nord ci sono già tante aziende che investono nel settore, riciclando tutto ciò che è possibile riciclare e inviando al termovalorizzatore il resto. E le tariffe sono più basse di quelle che troviamo da Roma a scendere”.