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Rincari e guerra mordono il Sannio: a rischio anche la filiera della Marchigiana
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Un patrimonio economico e di grandissima tradizione a rischio nel Sannio. La crisi economica dovuta alla guerra, il caro dei prezzi, e i due anni drammatici legati al covid rischiano di spezzare la filiera zootecnia, una delle più importanti e storiche del territorio.
Costi triplicati per foraggi e mangimi, bollette elettriche che crescono a dismisura e rifornimenti di materie prime che si riducono sempre di più: sono le ultime difficoltà che gli allevatori sono costretti ad affrontare nel tentativo di tutelare allevamenti e mandrie che rappresentano un fiore all’occhiello della produzione della provincia di Benevento.
Ntr24 ha incontrato Salvatore Caretti, uno dei titolari della Tenuta Agricola Caretti di San Giorgio La Molara per approfondire un tema delicato e che merita di entrare a pieno titolo nel dibattito pubblico locale e regionale.
Gli allevamenti di Marchigiana rappresentano un tassello fondamentale per l’economia delle zone interne del Sannio e del Fortore in particolare. Una filiera che coinvolge agricoltori ed aziende collegate al settore che costituiscono un indotto non trascurabile. L’aumento esponenziale de costi e la sostanziale stagnazione dei prezzi di vendita stanno mettendo a dura prova un settore che rischia di vedere chiudere numerose piccole imprese.
“Il settore – ha aggiunto Nicola De Leonardis, coordinatore Area agricola di Confcooperative – andava, lentamente, verso un momento di ripresa, ma la guerra ha assestato un colpo durissimo al comparto. Nel nostro Sannio non parliamo di grande aziende, ma di molte piccole realtà che costituiscono un patrimonio economico e di conoscenze inestimabile. Bisogna intervenire – ha concluso – per sostenere il comparto e l’intero indotto che costituisce la spina dorsale del territorio”.