Alternativa per Benevento sceglie il candidato sindaco. Perifano, M5s e l’operazione di ‘distrazione di masse’ di Mastella

Ci siamo: mancano poche ore e l’alleanza “Alternativa per Benevento” – formata da M5s, Pd, Italia Viva, Centro Democratico, Articolo Uno, Benevento Futuro, Città Aperta, Cittadini in Comune, CivicA, I Moderati, Patto Civico e Riformisti – ufficializzerà il nome del candidato sindaco che guiderà la coalizione antimastelliana alla competizione elettorale amministrativa di ottobre. Alle 18:30 di oggi le delegazioni che compongono il fronte, più volte definito da alcuni dei diretti interessati di “liberazione da Ceppalonia”, si incontreranno all’Hotel Italiano di viale Principe di Napoli: con molta probabilità i delegati convergeranno all’unanimità sulla figura di Luigi Diego Perifano.

Il suo nome è girato spesso e, addirittura, è stato lo sindaco uscente Clemente Mastella a rafforzare il convincimento che l’alleanza avrebbe trovato convergenza sull’ex presidente dell’ASI: già nelle ore successive al noto sondaggio del 22 aprile scorso che interpellava la popolazione beneventana sulla valutazione dell’operato dell’attuale amministrazione, sulla fiducia in alcuni personaggi della politica cittadina (come si ricorderà erano stati elencati tutti nomi dell’area di centrosinistra) e sulla propensione di voto e che veniva indicato come “farlocco” dalla segreteria provinciale di Noi Campani, è stato lo stesso sindaco Mastella, attraverso una sorta di operazione di distrazione di masse, a incalzare il M5s a più riprese sulla ormai nota questione di coerenza etica dell’eventuale sostegno a un massone.

Stando a fonti vicine all’alleanza “Alternativa per Benevento”, pare, infatti, che da quel famoso sondaggio il nome di Perifano avrebbe raggiunto il 98% in quanto a propensione di voto e fiducia. Un segnale che, dunque, avrebbe messo sul chi va là non poco il sindaco uscente, forse neanche per il nome stesso e per ciò che rappresenta storicamente e politicamente Perifano, quanto probabilmente per un anticipato giudizio sulla sua attività da primo cittadino.

Qualunque sia stata la motivazione, sta di fatto che nei giorni successivi al sondaggio, Mastella ha messo in atto tutte le sue strategie da “leone” della politica quale è per provare a dividere ulteriormente la coalizione dall’equilibrio già provato dalle diatribe interne al Pd e al movimento morettiano Civico 22 (quest’ultimo – come è noto – ha deciso di staccarsi dall’alleanza e di correre da solo), puntando su quello che poteva essere il bersaglio più semplice: la questione della coerenza con un regolamento, che – come ha poi replicato la consigliera pentastellata Farese facendo notare “la non pertinenza del sindaco sulla materia” – potrebbe essere oggetto di modifiche così come è avvenuto in occasione di altre competizioni elettorali o di cambiamento ad hoc come “caso Benevento” se le tempistiche non dovessero coincidere, in attesa della “rivoluzione contiana” del Movimento Cinquestelle. Di fatto, anche il M5s cittadino si allineerà alle scelte della coalizione, presentando successivamente un documento in cui spiegherà le ragioni del proprio agire.

Intanto, però, a noi sembra che al di là delle questioni interne ai partiti o ai movimenti, ciò che può interessare all’elettore è sapere – o meglio percepire – quell’uomo o quella donna indicati come potenziale futuro sindaco della città di Benevento in grado di fare buona amministrazione, che, dando priorità al bene comune e collettivo, sia, cioè, capace di ben governare. E, dunque, ciò che importa è che a prescindere dall’esercizio sacrosanto di libertà di ognuno di associarsi, la presenza in giunta o in consiglio comunale di un appartenente a questa o quell’associazione non incida, in termini di soddisfacimento degli interessi collettivi, sul buon andamento della cosa pubblica. In questo senso, come più volte sostenuto da uomini e donne vicine alla coalizione antimastelliana, Perifano sarebbe “l’uomo giusto grazie alla sua competenza politica e amministrativa” per guidare l’alleanza “Alternativa per Benevento” e la città di Benevento.

Avvocato amministrativista, Luigi Diego Perifano ha da sempre condiviso l’impegno professionale con la passione politica. Esperto nel diritto dei servizi pubblici e società partecipate, negli appalti del settore sanitario e dei lavori pubblici, nel campo delle energie da fonti rinnovabili, docente universitario, Perifano ha un lungo curriculum di attività dirigenziali e di vertice in numerosi enti: dal 2012 al 2017 è stato presidente del Consorzio di Sviluppo Industriale; dal 2010 al 2011 amministratore unico della Samte, la società provinciale per la gestione del ciclo integrato dei rifiuti; dal 2005 al 2010 direttore generale dell’agenzia di sviluppo “Sannio Europa”.

Numerose, poi, le attività all’interno dei consigli di amministrazione di società strumentali della Provincia e di associazioni di categoria come Confindustria. Di estrazione socialista, già candidato sindaco nelle file dell’Ulivo nel 1996 e sfidante dell’allora sindaco uscente Pasquale Viespoli, il suo impegno politico si è innestato su una tradizione che fa risalire al 1893 – come si legge nel suo libro del 2004 “Il topo e il leone” – la nascita di un partito culminata nel 1913 con l’elezione del primo sindaco socialista, Luigi Basile e che, in una città roccaforte papalina, si distinse presto per la capacità di “agganciare quel ceto medio della piccola borghesia professionale vessato da tasse e impoverito”, e “propenso a stringere accordi con i partiti democratici affini per sfidare l’ostilità della cricca governativa che occupava le istituzioni cittadini”, quel partito che concretizzo in senso riformista “la battaglia per spezzare l’intreccio di poteri e di interessi su cui il notabilato cittadino fondava i propri privilegi.”