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Pd e Comunali, i separati in casa e il banchetto delle alleanze

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La settimana scorsa il sindaco di Benevento e leader di Noi Campani, Clemente Mastella, ha ufficializzato la volontà “di allestire almeno dieci liste e di armonizzare il quadro locale con quello regionale lavorando ad una coalizione che metta insieme le forze che sostengono il presidente della Campania Vincenzo De Luca”, in vista delle prossime amministrative, che dovrebbero celebrarsi con grande probabilità a metà settembre.

Un’affermazione di intenti, dunque, di riprodurre l’ampia alleanza e l’asse Mastella-De Luca costruiti in occasione delle scorse regionali 2020.

Si lavora per organizzare una coalizione che vede sei liste di diretta espressione mastelliana e le quattro Psi, De Luca Presidente, Campania Libera e lista Principe che verranno preparate dagli alleati con “l’obiettivo di impegnarsi per la città di Benevento e di continuarne il percorso di risanamento”.

Questo il quadro entro cui tessere le relazioni programmatiche: nulla di straordinario, se non foss’altro che tra le liste che hanno confermato l’adesione all’asse Mastella-De Luca, vi è la “De Luca Presidente”, in cui figura – come si ricorderà dalle scorse regionali – il già vice sindaco nelle passate legislature, Raffaele Del Vecchio, ex contendente di Mastella alla sindacatura alle amministrative del 2016 e attualmente consigliere di opposizione a Palazzo Mosti nelle file del Pd. Dalle ultime indiscrezioni, però, per lui non ci sarebbe una volontà di candidatura, ma solo quella di un appoggio alle liste mastelliane con la benedizione del governatore.

Tra i nomi protagonisti dell’asse Mastella-De Luca anche quello di Francesco De Pierro, consigliere comunale di opposizione essendo ancora formalmente capogruppo del Pd in Consiglio Comunale, nonostante l’aperta e pubblica sfiducia da parte dello stesso Partito Democratico nei mesi scorsi.

Due nomi e due storie diverse che evocano per l’uno, Raffaele Del Vecchio, l’antica spaccatura interna al Pd cittadino culminata, a settembre scorso in piena campagna elettorale per le regionali, con un confronto aspro e a suon di comunicati con il deputato Umberto Del Basso De Caro e con la nascita della corrente interna al partito “Essere Democratici”.

Della leadership decariana, Del Vecchio aveva parlato di “visione padronale che ha distrutto la comunità del Partito Democratico” e ancora di “pretesa egemonia assurda e inutile che in contrapposizione continua con il governatore De Luca – sebbene suo alleato di governo e compagno di partito – non ha permesso al Sannio di cambiare marcia e allinearsi al resto della Regione.”

Da qui la scelta di Del Vecchio di staccarsi anche in termini simbolici generando un nuova corrente, ma con la chiara intenzione di continuare “il percorso politico in pieno accordo con la segreteria nazionale e regionale del Partito Democratico. E con il Governo regionale”, visti i suoi 1.841 voti di preferenza a Benevento alle Regionali ottenuti “a mani nude” nell’ambito dei 10.973 consensi alla liste De Luca Presidente.

Dell’altro, Francesco De Pierro, in caso di conferma per Mastella a guida della città, potrebbe prospettarsi il ruolo di vice. Il suo è un trascorso politico nell’Udeur, dove ha mosso i suoi primi passi in politica e dal quale si è dimesso nel 2013 avocando a sé il diritto e il desiderio di “varcare la soglia di casa come il giovane che esce dalla propria famiglia per costruire la propria autonoma esistenza altrove”, dopo – come si legge nella lettera di dimissioni datata 18 febbraio 2013 – “una maturata coscienza del divenire sempre più minoritario del progetto politico.”

Ora il ritorno al padre politico dopo la rottura con il suo “altrove” piddino – in virtù del quale ha pure riconosciuto di aver svolto la funzione di opposizione che l’elettorato gli ha consegnato – e l’ancorarsi nuovamente e fiduciosamente “all’opinione dei cittadini di Benevento che sempre ci hanno supportato.”

Coerenza vorrebbe un atto di coraggio, quello di lasciare formalmente il Pd, da lui stesso definito dopo la sfiducia “un tribunale senza popolo che ha mosso contro di me un processo sommario”, non foss’altro che per ricostruire quella fiducia tra gli elettori, di cui tanto evidenzia la capacità di discernere, “sulla sua persona e sul suo operato”.

Se, però, dalle direzioni centrali del Partito democratico arriva, in vista delle amministrative, l’invito di Zingaretti ad “un’autonomia dei territori e a una vocazione unitaria nell’orizzonte di un’alleanza con M5s e LeU, senza alcuna decisione dall’alto”, il futuro di chi a livello locale è manifestamente disunito è incerto.

Il rischio per i due è che l’assenza dell’appoggio da parte del partito cittadino, già a lavoro con il M5s per le amministrative e che non ha mai nutrito forte simpatia per il governatore campano De Luca, – che, intanto, prepara l’asse con Mastella -, l’aspetto opportunistico dei nuovi equilibri tra Del Vecchio, De Pierro e Mastella e la potenziale confusione nell’elettorato, potrebbero collocarli in una difficilmente aggirabile morsa costituita dalle mosse di Mastella e Del Basso De Caro.

Del resto la posizione di Del Basso De Caro, guida spirituale del Pd cittadino è chiara e manifesta nel condividere “il documento dei quindici dirigenti del Pd cittadino volto alla costruzione di una coalizione ampia per una scelta antimastelliana alla guida della città di Benevento.”

Riposizionamenti, dunque, per cogliere occasioni. Ma nel ventaglio delle opportunità è necessario calcolare anche i rischi: per la coalizione l’opportunità è ottenere il più ampio consenso in termini di numeri di voto; per le singole persone il rischio è vederlo sottratto.

Un’analisi attenta del comportamento elettorale porta a immaginare, tra le tante ipotesi possibili, anche una probabile stanchezza degli elettori nell’essere osservatori e destinatari di peregrinaggi orientati spesso meramente a riconquistare spazi di presenza. E prima ancora c’è la grande incognita del congresso del Pd.

A domanda su aspettative, ruoli auspicati e scenari possibili nessuna risposta per ora, se non quella di affidarla a un comunicato ufficiale.

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